Tosca (Puccini)

[pbagnoli]

magari potresti mettere qualche file audio della Tosca con i tuoi beniamini di area tedesca e non. Cosi' potrei avere sotto mano le differenze tra Gobbi (edizione Emi) e gli altri.

Perché?
Tu una qualsiasi altra incisione di Tosca che non comprenda Gobbi nel cast non ce l'hai?
A parte gli scherzi: certo, metterò prossimamente qualche altro ascolto, ma le differenze di base fra Gobbi e gli altri le puoi già percepire sentendoti Taddei, McNeil o chi vuoi tu.
Ma, a parte le facezie, in cosa ravvedi tu l'eccezionalità dello Scarpia di Gobbi?
Nel viscidume?
Nel canto?
Nell'occhio strizzato?
Nella biechezza?
Perché per me è sempre così ovvio, scontato, prevedibile, stimbrato?
Non ho mai capito niente io?

[Luca]

Praticamente era meglio che cambiava mestiere, no?
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Vittorio: questo lo dici tu ! Non io, ma se Gobbi avesse avuto una maggior finezza e avesse risolto con lo studio alcuni problemini vocali sarebbe stato un bel pezzo avanti, ma era figlio del suo tempo (specialmente negli interpreti maschili lo studio era sovente un pò trascurato) quindi l'effetto se si poteva fare tanto meglio a discapito di una vocalità compita.
Alberich, giustamente, ha menzionato tre modelli diversissimi tra loro: Battistini, Tagliabue e Galeffi. Ecco se Gobbi avesse prestato un pò più l'orecchio a questi signori, bel forse un 'mezzo modello' sarebbe sortito. Non credi ?
Siamo oggettivi qualche volta anche sui nostri beniamini. Ti faccio un esempio: a te che rifiuti la Sutherland dico subito che la Signora in questione se avesse rinunciato a qualcosa (che ha fatto proprio male: Adriana e Suor Angelica) ne avrebbe guadagnato !

Saluti, Luca.

[VGobbi]

Ma, a parte le facezie, in cosa ravvedi tu l'eccezionalità dello Scarpia di Gobbi?

Te l'ho gia' scritto qualche post fa sull'eccezionalita' dello Scarpia di Gobbi. Devo ripetere le stesse cose?

Non ho mai capito niente io?

Forse il discorso varrebbe anche per me, non credi?

Praticamente era meglio che cambiava mestiere, no?
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Vittorio: questo lo dici tu !

Sei davvero convinto? Ti sei letto l'ultimo post? Una sequela di critiche tali da ammazzare un toro. Eppure la sua carriera l'ha fatta, eccome se l'ha fatta, a livello mondiale. Che piaccia e non piaccia, costituisce colonna portante nel mondo dell'opera. Poi logicamente non tutti gli anelli non son riusciti con il buco. E non sono sicuramente il suo Scarpia, il suo Michele od il suo Simone.

[Luca]

Vedo che manca l'oggettività, caro Vittorio: non ci si può appellare ad un proprio fan e perdonargli tutto ! Gobbi non è un modello di interpretazione e nemmeno di canto, conveniamone ! Da Battistini a Taddei fino ad arrivare a Bruson altri sono stati i modelli. Inoltre l'argomento è Tosca ed io francamente continuare a parlare di un solo personaggio di quest'opera e in modo particolare viziato da una determinata (e aggiungerei deteriore)interpretazione sono abbastanza stufo.....
Ripeto: a chi piace se lo....tenga.

Saluti, Luca.

[VGobbi]

Inoltre l'argomento è Tosca ed io francamente continuare a parlare di un solo persionaggio di quest'opera e in modo particolare viziato da una determinata (e aggiungerei deteriore)interpretazione sono abbastanza stufo ...

E' colpa mia se vi concentrate piu' sui difetti vocali ed interpretativi di Gobbi, piuttosto che sui meriti e pregi di altri cantanti che vi garbano? Io ho espresso dettagliatamente cosa mi convince dello Scarpia di Gobbi, ora tocca a voi farlo, cercando di andare al di la' di un semplice mi piace Taddei o tal dei tali.

[Luca]

Vittorio: attenzione !!!
Si parlava di Scarpia in generale e di Taddei e tu sei venuto fuori con quanto segue:
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Gobbi è il miglior Scarpia inciso in studio.
Gobbi è il migliore della discografia live.
Gobbi è il migliore di tutti.
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Un ragionamento abbastanza apodittico e direi quasi ... apofatico. Mi pare eccessivo, ma ripeto: se tu ami Gobbi ascoltalo e non imporlo come dogma di fede (che non è assolutamente: oltre a Taddei, coevi a Gobbi ci sono stati Tagliabue e, perfino - e sarebbe interessante trovarne una registrazione -, il grandissimo (e qui veramente occorre dirlo) Bruscantini).

Poi i limiti di Gobbi te li ha detti Pietro e quindi mo' a mio parere basta....

Saluti, Luca.

[Scarpia]

Dunque...mi allontano da questa analisi su Tito Gobbi e mi concentro su quanto chiesto a inizio 3d.
Oltre le classiche De Sabata e Karajan 1 aggiungerei: la Tebaldi al Met nel 56 in una delle sue serate piu' straordinarie; la Olivero (in qualsiasi live); Del Monaco (peccato nn ci siano live).

[Luca]

Per riprendere un pò le fila...

un'altra buona edizione di Tosca è quella diretta da Mehta: non tutto è perfetto, anche se la Price (un pò agée) Domingo (giovane) offrono buoni momenti (meno lo Scarpia di Milnes), ed il punto di forza è la direzione di Mehta.

E cosa pensate dell'edizione Scotto, Domingo, Bruson, Capecchi diretti da Levine ?

Saluti, Luca.

[pbagnoli]

Per riprendere un pò le fila...
un'altra buona edizione di Tosca è quella diretta da Mehta: non tutto è perfetto, anche se la Price (un pò agée) Domingo (giovane) offrono buoni momenti (meno lo Scarpia di Milnes), ed il punto di forza è la direzione di Mehta.

Ce l'ho, la conosco bene.
Mah.
Non mi convince.
E' sicuramente un discreto prodotto, ma mi sembra assemblato in fretta e furia tanto per mettere una Tosca in più sul mercato.
Non è il mio ideale. Fa parte di quelle registrazioni di routine che per gli appassionati valgono un tanto al chilo. In un panorama così vasto come la discografia di quest'opera mi sembra che se ne possa fare a meno

[Luca]

E, allora Pietro, della seconda ? Quella diretta da Levine: è analoga a quella diretta da Mehta ?

Saluti, Luca.

[pbagnoli]

E, allora Pietro, della seconda ? Quella diretta da Levine: è analoga a quella diretta da Mehta ?

Saluti, Luca.

Confesso di non conoscerla. Sulla carta mi attira di più, ma non ho mai avuto occasione di ascoltarla. I casi della vita...

[bergonzi]

Le Tosche da avere :

- De Sabata Callas-Di Stefano-Gobbi EMI e NAXOS Historical
- Karajan Price-Di Stefano-Taddei DECCA
- Mitropoulos Tebaldi-Tucker-Warren live 1956 NY ex ARKADIA, ora MYTO(ladri!) e ANDROMEDA(basso prezzo)
- Adler Price-Corelli-MacNeill live 1962 NY MYTO

Quanto a Bruscantini, tirato in ballo da Luca, esiste un live della LIVING STAGE con lui, Corelli e la Bakocevic, Lisbona 1973, direttore De Fabritiis: grandissimo Bruscantini, peccato la sua frequentazione di Scarpia fu assai scarsa.

A me piace anche un Myto fuori catalogo, ora Living Stage -chiaramente inferiore alle edizioni sopra richiamate- con Bergonzi, l'eterea Steber, un immenso London e Kurt Adler sul podio, live 1959 NY.

Autentica perla è una Tosca cantata da Corelli a Parma nel 1967, dal vivo,con la Gordoni e D'Orazi, direttore Morelli, dove Corelli fu chiamato all'ultimo momento per sostituire il tenore ammalato. Ci sono delle note tenute così a lungo, tali da far gridare al miracolo e, seppur fatte fuori spartito, non rovinano affatto la linea musicale, perchè cantate con un gusto supremo. Una meraviglia, da ascoltare! E ve lo dice uno che non ama particolarmente Corelli, a causa della sua voce un po' caprina. Disponibile per la Myto e per la più economica Bel Canto Society.

Ci sono tante altre edizioni interessanti, ma le prime 4 sono le fondamentali.

[VGobbi]

E cosa pensate dell'edizione Scotto, Domingo, Bruson, Capecchi diretti da Levine ?

La sorpresa maggiore, nonostante una direzione superficiale di Levine, e' la prova vocale ed interpretativa di Bruson, Scarpia regale come pochi. Imho, e' lui il punto di forza e di maggior interesse dell'incisione. Naturalmente e' da parecchio tempo che non l'ascolto. Chissa' che riascoltandola, rivaluti certe mie lontane impressioni.

A me piace anche un Myto fuori catalogo, ora Living Stage -chiaramente inferiore alle edizioni sopra richiamate- con Bergonzi, l'eterea Steber, un immenso London e Kurt Adler sul podio, live 1959 NY.

Anche questa Tosca, ascoltata parecchio tempo fa, l'acquistai per la presenza di London. E la delusione fu immensa, sopra tutto per l'incapacita' di seguire il dettato pucciniano. Uno Scarpia monocorde ed incapace di darci l'idea che il personaggio fosse un barone d'estrazione regale. Sembrava, piu' che altro, un misero guitto. Bergonzi in quell'occasione fu piu' sciolto del solito, regalandoci un signor Cavaradossi. Molto brava pure la sempreverde Steber.

[pbagnoli]

Vorrei riprendere la discussione per chiarire qualche aspetto che mi sembra interessante.
Io sono dell'idea che sia difficile trovare una Tosca dove tutte le componenti vanno perfettamente al loro posto.
In realtà, la cosa difficile è trovare un'interprete attendibile del title role: Diva o Donna? Isterica o languida?
Prendiamo la Callas, per esempio: mi irrita.
E' sempre talmente sopra le righe che io non riesco a godermi tutto ciò che di bello riesce a dire.
Trovo che, per esempio, la Tebaldi con il suo fraseggio ampio e rilassato riesca ad essere più credibile, anche se la sensualità sta decisamente da un'altra parte.
Idem per la Freni. Nessuna delle due incisioni è completamente credibile; meglio comunque la seconda della prima (per l'intesa col direttore), anche se nella prima era più giovane.
La Price mi sembra una buona soluzione di compromesso, ma io sono di parte perché la adoro.
Voi come la vedete?

[Luca]

E' in effetti un personaggio molto impegnativo e sfaccettato ed è - a differenza di altre eroine pucciniane - profondamente calata nell'immaginario collettivo e popolare. Certo L. Price è la Tosca maggiormente riuscita in quanto, a mio personale avviso, è la sintesi tra le morbidezze tebaldiane e la drammaticità callasiana aggiungendo alla sintesi una forte dose di sensualità, ma avendo un limite nella non perfetta dizione. Le altre interpreti (Freni, Caballé, Kabaiwanska, Milanov, Olivero ecc., citate senza alcun ordine epocale ed interpretativo) le reggono lo strascico.....


Saluti domenicali, Luca.