Oggi edizione RAI 1951:
Aldo Bertocci (Arvino), Mario Petri (Pagano), Miriam Pirazzini (Viclinda), Maria Vitale (Griselda), Mario Frosini), Mario Frosini (Pirro), Bruno Franchi (Priore della citta di Milano), Renato Pasquali (Acciano), Gustavo Gallo (Oronte), Renata Broilo (Sofia)
Coro e Orchestra sinfonica della RAI di Milano, Ermanno Wolf-Ferrari (conductor)
Edizione discontinua, molto, molto invecchiata, ma interessante testimonianza di un certo modo di fare Verdi.
Un paio di considerazioni e domande al Mattiolone (ciao! come stai?) e agli altri esperti verdiani:
1. Maria Vitale nella preghiera "Salve Maria" del primo atto sostituisce "tapini" con "infelici". Ora, ammettiamo che "tapini" fa molto Paperino (vero Enrico? ), ma che senso poteva avere questa alterazione testuale? Evitare il termine desueto (e forse un po' ridicolo)? Rendere le parole più comprensibili? Allora si doveva riscrivere il 98% del libretto di Solera... Mah...
2. Esistono due versioni alternative per la musica della cabaletta di Oronte “Come poteva un angelo”.
Sentite Marcello Giordano:
E Pavarotti:
Sono al momento privo di qualunque ausilio bibliografico, per cui invoco il vostro aiuto:
E' questa forse l'aria alternativa scritta per Antonio Poggi (il marito di Erminia Frezzolini, prima Giselda e prima Giovanna)? Oppure è la musica della cabaletta equivalente ma tratta da Jerusalem (opera che ho ascoltato due volte solo in vita mia)?
ILLUMINATEMI!!!!!
DM