DottorMalatesta ha scritto:Scusa teo.emme,
parlavo di tecnica, non di gradevolezza! Non volevo offendere nessuno, e se ti sei sentito offeso, mi scuso.
Quanto ad Adriana la trovo nettamente superiore a Cavalleria e Pagliacci che, musicalmente, trovo decisamente di basso livello (sarà forse per questo che non ho poi approfondito molto le altre opere di L&M). Però anche Fedora e Chenier mi sembrano superiori al dittico Cav&Pav. Ma sono il primo a riconoscermi assolutamente ignorante su questo repertorio operistico.
Mai scritto né pensato che si tratti di robaccia per ritardati musicali, retrograda e involuta.
Anzi, ben venga la riscoperta anche di questo repertorio!
Anche perché è territorio per buona parte inesplorato.
Ciao,
DM
Ma la mia era una battuta...
Quanto al resto delle mie considerazioni: non mi riferivo a te, ma a moltissima critica togata che da sempre considera il '900 italiano e ciò che gli sta intorno come una roba da ritardati. Ci sono molti pregiudizi (anche di natura extramusicale) e fraintendimenti di fondo. Un atteggiamento alla Hanslick, insomma. Eppure per comprendere il nostro '900 bisognerebbe fare un minimo di sforzo storico e culturale: capire, ad esempio, l'evoluzione del nostro linguaggio musicale che, da sempre, è incentrato sulla voce e il canto (in altri repertori, invece, è più importante il tessuto orchestrale). Da Rossini a Bellini, A Donizetti, a Verdi, Puccini, a Cilea, a Mascagni..c'è un'evoluzione che parte dal canto. E' solo un linguaggio diverso rispetto a Berg o a Strauss, ma non per questo inferiore o sciocco.