Mi piacerebbe rientrare in topic, visto che altrove si è fatto cenno a Tosca. Vorrei dire un po' come la penso, giacchè leggendo di sfuggita i vostri interventi mi ritrovo e non mi ritrovo. Tanto per cominciare gli isterismi di Tosca. Tosca è la tipica bella ragazza, un po' superficialotta, che si crede arrivata solo perchè ha raggiunto il successo ma, diremmo oggi, fa semplicemente parte dello starsystem. E ha un caratteraccio. E' la classica rompic****ni, gelosa anche per le minime cose, di quelle che decidono loro cosa e come senza consultarti ("stasera canto ma finisco presto, tu aspettami quì all'uscita che andiamo a casa tua"
ma se io volevo andare in giro per Roma? se c'avevo da fa'?!?), di quelle false moraliste che si fanno il segno della croce e poi nell'intimità.... Di quelle che ti fanno una testa tanta per le stupidaggini ("si ok hai ragione.... ma falle gli occhi neri
"
). E' mooolto esagitata, tutt'altro che languida. Un tipino travolgente si direbbe, ma la sua bellezza non stà in una sensualità intrinseca bensì nel suo essere capricciosa e prevaricatrice, è una di quelle donne che ti affascinano perchè ti mettono i piedi in testa, che vogliono stare al centro dell'attenzione, ma sempre con fare da ragazzina. Non è la donna consumata dalla sensualità prorompente che è Carmen. La Callas in questo mi pare pertinente, certo le manca un po' il senso della gioventù, e forse appare fin troppo poco sprovveduta. E già, perchè Tosca ne combina delle belle, cerca di essere all'altezza della situazione ma non le crede nessuno, è terribilmente teatrale, nel senso di "sceneggiata napoletana" ("piuttosto giù m'avvento..." e cose del genere) e terribilmente piagnona e autocommiserativa ("Vissi d'arte, vissi d'amore, non feci mai male ad anima viva...perchè Signore me ne remuneri così?"... a leggerla così, senza quella musica bellissima, viene il disgusto...). Ed è incoscente... (ammazza Scarpia, molla tutto e va via... poi va da Mario, gli racconta dell'omicidio e come se niente fosse si lancia in un duetto d'amore, cose se avesse risolto i suoi problemi così). E certo la Callas lo è abbastanza. Ah, lasciate perdere la Tosca di De Sabata... cioè bella, bellissima, ma la Tosca di Maria è quella con tanti problemi vocali del 1964 (registrazione di Londra con Cioni, integrale e dal suono godibilissimo). Se poi vi contentate di metà del II atto nel 1956 (Callas e Mitropoulos) vi potete fare un'idea di quel che era Callas-Tosca.
Price, Tebaldi... si ok, "bella voce" direbbe la Gencer
Ma se la giurata fede (di Maria) debbo tradir ne voglio altra mercede...
Karajan-Ricciarelli... poteva funzionare effettivamente. Ma la Ricciarelli sembra non concretizzare mai certe buone intenzioni e Karajan le offre solo il destro per essere ancora più "molle" e superficialmente ricercata. Karajan è Karajan, prendere o lasciare, l'ascolto è suggestivo assai ma al solito troppo sinfonico. Altrove va bene, ma non in un thriller noir! Per inciso, non credo alla storia del "profumo di Roma" o della "sensualità milanese"... con rispetto, mi paiono sciocchezze di contorno.
La Mirella con Sinopoli stupisce. Mi fa quasi dimenticare che siamo nel 1990 o giù di lì e che lei è abbastanza a pezzi ormai. E' attenta alla parola come non mai, a tratti sopra le righe (come? la Freni sopra le righe?), ok sembra un po' la nonna di Tosca, ma mi dà di più la sensazione di una donna presa e sbattuta in qualcosa di più grande di lei. Sinopoli poi, aldilà delle dietrologie, lo trovo più funzionale di Karajan, più da cinema in bianco e nero. E live? concordo con chi dice la Steber! Travolgente, con quel tanto in più di diva che alla Freni veniva così poco spontaneo...
In video, oltre a raccomandare banalmente la Callas (del resto l'unico suo interesse nel ruolo era dato dall'aspetto attoriale del II atto), suggerisco Gheorghiu-Pappano. Il film non è in verità come me lo sognerei, ma i protagonisti sono eccezionali. La Gheorghiu (che a me non piace) non sarà grande fraseggiatrice, ha un timbro sgraziato e quant'altro, ma forse anche fortuitamente, azzecca il personaggio come poche prima di lei. La sua Butterfly è leziosa e superficiale, la sua Rondine un po' kitch, ma in Tosca sguazza a meraviglia e, come giustamente osservato, è una delle poche che centra il carattere della cantante romana al primo atto, azzardo io l'atto più difficile, in cui Tosca si presenta letteralmente (il II è un film e come tale si racconta da se). E poi viva Pappano, che non è Karajan o Sinopoli, ma che per il gusto e l'attenzione a certi dettagli rimane uno dei più grandi direttori italiani di oggi.
Se poi vi piace la Tosca traditional, prendete la Kabaivanska, brava molto, ma vecchio stile. Prego tenersi lontani da tutto il resto (sempre in video parlo).
I Cavaradossi vanno bene tutti, purchè siano generosi (e vai con Di Stefano, Domingo, Alagna... e persino un disinibito Bergonzi!). Quanto a Scarpia... Raimondi eccellente! Per me il giusto compromesso. Ramey molto bene, ma rischia l'eccesso contrario di Gobbi, che ammetto esageri in certe istrioniche manifestazioni, ma per quel che mi riguarda ha sempre il suo fascino in certe frasi tutt'altro che buttate là (stimbrato, corto, la cosa a me non urta...). Scarpia è sì barone ma tutto sommato è un mezzo-bandito, una sorta di boss della malavita (non proprio, ma è per esprimere il concetto
), non un nobile serioso, compassato e calcolatore (alla Jago per intenderci)... del resto si lascia andare a porcate e berciaggini assortite (parlo del libretto e, conseguentemente, della scrittura musicale). Non sottovaluterei quindi la lettura di Gobbi. Taddei è più fine vero, ma ne fà anche lui. Così come London, che non mi pare Scarpia eccezionale ed eccezionalmente signore, nè mi par da buttar via. Riassumendo:
STUDIO
Freni-Domingo-Ramey-Sinopoli
Gheorghiu-Alagna-Raimondi-Pappano (anche in video)
LIVE
Steber-Bergonzi-London-Mitropoulos
Callas-Cioni-Gobbi-Cleva