Nozze di Figaro - Currentzis

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Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda vivelaboheme » mar 25 feb 2014, 21:36

AVVISO AI NAVIGANTI!

L'appena sortita incisione delle Nozze di Figaro (Sony- dal Festival di Perm) a firma di Teodor Currentzis è imperdibile, a causa della SCONVOLGENTE direzione e impostazione: si posson trovar difetti nei singoli interpreti (ma tutti funzionali al progetto) e discuterne alcuni aspetti, ma è una di quelle RARISSIME che cambiano il corso interpretativo di un'opera o dicono qualcosa di realmente nuovo o di raramente espresso a tale intensità. Sto terminando l'ascolto, da Currentzis potevo aspettarmelo, ma, ugualmente, più procedo più stupisco, e per ora mi fermo, credo ne riparleremo a lungo, ma andava detto subito, e prima di tutto nel forum e nel luogo giusto.

marco vizzardelli

p.s terminato ascolto second'atto e non ho dubbi: siamo a ciò di cui si dice "c'era un prima e ci sarà un dopo, ma qui c'è un punto fermo". Straordinario Currentzis.
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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda Luca » mar 25 feb 2014, 22:48

In Youtube c'è la presentazione e qualche brano delle Nozze e del Così commentate dal direttore. Da quanto ho potuto ascoltare la direzione è molto interessante, ma avrei qualche dubbio sui cantanti. Comunque se non costano molto Le Nozze mi interessa prenderle...

Saluti, Luca.
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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda vivelaboheme » mer 26 feb 2014, 0:17

Infatti ho premesso: singoli interpreti da valutare, o meglio da non valutare uno per uno ma nel quadro complessivo. E il peggior torto che si può fare a queste Nozze è ascoltarle a frammenti, dunque evitare youtube (anche se basterebbero, a dire, un esempio di frammenti, la "vestizione" atto 2 di Cherubino, o ancora, atto 2, l'arrivo del Conte, o atto 1, l'orchestra "con" Figaro in "Se vuol ballare" e in "Non più andrai"...).
Ma trascendentale è quel che, nel complesso della visione e nei singoli momenti mai fini a se stessi, "esce" dalla testa di Currentzis (solo sulla sensualità del suo Mozart si aprirebbe tutto un discorso, e il Requiem disponibile in disco era già un paradigma di religiosità "sensuale") : "testa" sostenuta, qualità che lo differenzia dai musicisti-musicologi della filologia (anche dai massimi), da una tecnica direttoriale magistrale. Harnoncourt (per cui stravedo, sia chiaro) è un grandissimo intellettuale "che dirige". Gardiner un grande intellettuale "che dirige". Minkowsky, più scaltro tecnicamente e validissimo interprete, non è ancora definibile, però, sul piano "tecnico", un Salonen, un Rattle. Né lo è lo stesso Jacobs, ex-cantante "diventato" direttore sulla base di spiccate doti intellettuali, con esiti musicali talora ottimi ma tecnicamente molto variabili. In Currentzis testa e braccio e tecnica coincidono: mai sentite applicare agli strumenti originali una tale flessibilità e ricchezza di dinamiche, e un suono così sontuoso (tant'è vero che ho ascoltato dal vivo Currentzis in Verdi, Don Carlo, con orchestra moderna - la non favolosa Bastille di Parigi - e, oltre al fatto che la concezione e il suono creato erano tali da realizzare una vera rappresentazione in musica dell'Inquisizione - Don Carlo! - l'orchestra era tecnicamente prodigiosa in mano a lui e quello è proprio il SUO suono, dote di pochissimi che sanno trattare l'orchestra come il proprio strumento).
Ha vastità di interessi spaziante nelle epoche e nei generi, lirica e sinfonica. I racconti sul clima che si respira al suo Festival di Perm varrebbero il (lungo) viaggio. Sarà direttore di assoluto spicco negli anni a venire, se gli estri del carattere (ha avuto in dote da Santa Madre Russia - seconda madre: la prima è la Grecia, è di Atene - dal 2012, chiavi in mano, il suddetto Festival di Perm - vi ha in programma La Boheme il 30 marzo, oltre alle Nozze il 14 e 16 - chiedendo come condizione "assoluta" di poter fare "assolutamente" quel che vuole, e glielo hanno dato) lo renderanno regolarmente digeribile ai "nostri" teatri occidentali. Da milanese, pur desiderando riascoltarlo, gli sconsiglio vivamente la Scala e il suo pubblico e la stampa che vi gravita: ha un look "noir", ma non è direttore da cimiteri o mummifici (del resto credo nutra una sana detestazione per il nostro teatro lirico-carrozzone-tipo: in un'intervista raccolta qualche tempo fa da La Repubblica era stato chiaro al riguardo). Non credo verrebbe capìto, in loco. Non lì e ora. Il che - devo dire - depone ampiamente a suo favore.

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda DottorMalatesta » mer 26 feb 2014, 10:32



Alle prime note dell´ouverture ho pensato, nell´ordine: Currenzis è un pazzo :shock: Currentzis è un genio :shock: :shock: Currentzis doveva dirigere sotto l´effetto della cocaina :shock: :shock: :mrgreen:
Provo a dirvi perché.
Con questa incisione siamo ben oltre il concetto di “normalitá”. Queste Nozze di Figaro travalicano ampiamente i limiti dell´esecuzione “normale”. Bastano le prime battute dell´ouverture per capirlo. Il “bel suono” in sé non esiste più. Nazi, raramente, è capitato di ascoltare delle sonoritá cosí sgradevoli dal punto di vista della qualitá fisica del suono. Archi dalle sonoritá aspre, fibrose, stoppose (altro che gli archi setosi dei Wiener dell´incisione con Muti!), che contengono tuttavia una carica energetica mai sentita prima. Delle vere sciabolate di corrente elettrica ad altissimo voltaggio. Il suono ha qui una valenza esclusivamente teatrale. Il concetto di “bello” è per Currentzis del tutto privo di significato. Per Currenzis, il suono o è portatore di un significato o semplicemente non è. Basta sentire il duetto tra Figaro e Susanna: ogni intervento orchestrale si fa parola, il significante si fa significato, la forma si fa contenuto. In questo la direzione di Currentis si pone sulla linea delle intrerpretazioni “filologiche”: la cura per gli aspetti formali non è fine a se stessa, ma si traduce in valenza espressiva, il contenitore diventa tutt´uno con il contenuto. Ma qui il contenuto ha una forza, un´energia espressiva mai udita prima. Sembra davvero di aver assunto una sostanza stupefacente in grado di ampliare le capacitá sensoriali: i colori, i dettagli timbrici, le pulsioni dinamiche sono sbalzate in una direzione tridimensionale, che ti si conficca nel cervello. Addio al Mozart apollineo, divinitá sorridente e sorniona, addio al rococò viennese, addio alle palline di cioccolata e all´eleganza settecentesca. Qui il dramma è esasperato. I personaggi vivono una bruciante umanitá, dove la violenza delle emozioni è a tratti feroce (sentire, a titolo di esempio, il “Se vuol ballare” o l´aria della Vendetta di Bartolo).
Se dal punto di vista delle sonoritá adottate e dell´impostazione “tecnica”, Currentzis si dimostra erede dei grandi direttori filologi (in primis Harnoncourt), dal punto di vista interpretativo – e questa ossimorica contrapposizone spiega in parte il fascino di questa incisione e di questo direttore in questo repertorio – Currentis è il grande direttore-demiurgo di impostazione romantica: in ogni attimo di questa incisione traspare una personalitá gigantesca, in grado di fondere nel magma della sua visione interpretativa un´opera che tutti noi pensavamo di conoscere a fondo (sbagliando!), per ricreare qualcosa di profondamente, radicalmente diverso.
Un´incisione che fará storcere il naso a molti puristi del “bel suono”, un´incisione che si potrá adorare o detestare, ma di fronte alla quale non si potrá restare indifferenti. Di questo ha bisogno l´opera: di letture forti, incisive, personali. Ricordo il passo dell´Apocalisse: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca”. Nessun pericolo per il vulcanico Currentzis di sembrare tiepido!
Un´incisione da ascoltare e riascoltare. Magari discutendone insieme. Perché non sceglierla come opera del mese? Anche Mozart, come Rossini, è stato tenuto per molto tempo in un cassetto… :roll:
Che dite?

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda vivelaboheme » mer 26 feb 2014, 15:11

"Se dal punto di vista delle sonoritá adottate e dell´impostazione “tecnica”, Currentzis si dimostra erede dei grandi direttori filologi (in primis Harnoncourt), dal punto di vista interpretativo – e questa ossimorica contrapposizone spiega in parte il fascino di questa incisione e di questo direttore in questo repertorio – Currentzis è il grande direttore-demiurgo di impostazione romantica: in ogni attimo di questa incisione traspare una personalitá gigantesca, in grado di fondere nel magma della sua visione interpretativa un´opera che tutti noi pensavamo di conoscere a fondo (sbagliando!), per ricreare qualcosa di profondamente, radicalmente diverso".


Condivido in pieno. Lo stesso Currentzis (molto estremo e colorito nelle sue opinioni non sempre esattamente lusinghiere su direttori tradizionali anche eccelsi) riconosce in Harnoncourt un suo maestro (d'altra parte mi risulta abbia frequentato un "tradizionale" quale Temirkanov che è direttore dal suono fra i più "sontuosi", fra i viventi). Rispetto al quale (eccezionale intellettualmente) qui oltre all'intelletto straordinario, c'è il braccio (quel che anche tecnicamente ottiene dai suoi "Musica Aeterna" è sbalorditivo!). L'orchestra filologica diretta dal grande direttore-demiurgo di impostazione romantica: hai azzeccato perfettamente il concetto.
Aggiungo quanto al suono, che io non lo trovo così "brutto" talmente è "funzionale": non è brutto, ad esempio, quando "avvolge", in un vortice di sensualità, Cherubino vestito da Contessa e Susanna nella scena-capolavoro dell'atto 2. E rivado al suono di Currentzis con orchestra moderna in quel Don Carlo che ascoltai alla Bastille: anche lì il suono (nell'occasione BELLISSIMO) era perfettamente funzionale all'impostazione: una impressionante rappresentazione sonora di oro, velluto, sangue, inquisizione. Il fatto è che Currentzis sa esprimere il suono che vuole a fini di espressione ed interpretazione.
Credo ci attendano tempi d'ulteriore scoperta: anche la Sony gli ha fatto contratto chiavi in mano, e le prossime incisioni - tutte legate a quanto farà o ha già fatto anche dal vivo a Perm e altrove - comprendono il Sacre di Stravinskij (di cui La Repubblica riferiva di un eccezionale esito-live) e le Nove di Beethoven. E l'uomo che ci propone questo Mozart è quello che ha eseguito uno sbalorditivo Macbeth e quello che a fine marzo, a Perm, eseguirà La Boheme. E che ha portato a Zurigo la Lady Macbeth di Sostakovic. E che, quando parla di musica, e la esegue, spazia fra i generi e le epoche.
Quando lo ascoltai la prima volta a Parigi (grazie, Gerard Mortier, che lo ha "importato" in Occidente!) nel 2008 rimasi certo che quanto ora comincia ad avvenire, si materializzasse: raramente accade l'incontro con personalità di questo tipo. Discutibili? ENTUSIASMANTI!

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda DottorMalatesta » mer 26 feb 2014, 17:20

vivelaboheme ha scritto: Aggiungo quanto al suono, che io non lo trovo così "brutto" talmente è "funzionale": non è brutto, ad esempio, quando "avvolge", in un vortice di sensualità, Cherubino vestito da Costanza e Susanna nella scena-capolavoro dell'atto 2. E rivado al suono di Currentzis con orchestra moderna in quel Don Carlo che ascoltai alla Bastille: anche lì il suono (nell'occasione BELLISSIMO) era perfettamente funzionale all'impostazione: una impressionante rappresentazione sonora di oro, velluto, sangue, inquisizione. Il fatto è che Currentzis sa esprimere il suono che vuole a fini di espressione ed interpretazione.


L'hai scritto molto bene: un suono funzionale al teatro.

Circa la bellezza fine a se stessa, prova a domandare a chi è cresciuto ascoltando solo Mozart suonato dai Wiener se trova "convenzionalmente bello" il suono degli archi dell'ouverture in questa incisione così pazzescamente straordinaria! :mrgreen:

Comunque segnalo che queste Nozze sono disponibili su youtube. Così come lo straordinario Dido & Aeneas (che ho scoperto grazie ad una segnalazione di reysfilip, che ringrazio), per trovare il quale è però necessario digitare "Dido Aeneas Kermes" (non compare inserendo Currentzis, va a capire perchè...). Su Spotify invece non si trova invece il Requiem (o almeno io non sono riuscito a trovarlo...)

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda vivelaboheme » gio 27 feb 2014, 14:16

Atto 2 il gioco sensuale, la furia drammatica condotte a ritmo e intensià inauditi. Dall'atto 3 le immerge nell'incanto notturno fino allo svelamento di un fantastico "Contessa, Perdono", addirittura esalato più che detto dal Conte, che si ascolta a fiato sospeso prima dello scioglimento finale. Edizione semplicemente memorabile, nella concezione e nella realizzazione.


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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda vivelaboheme » gio 27 feb 2014, 19:57

E. se volete constatare di COSA è capace in Verdi (di cosa era già capace nel 2003!), andate su Youtube e sintonizzatevi su Aida Novosibirsk 2003 (regia Tcherniakov direzione Currentzis) e ascoltate (Amneris è la Makarova) la scena del giudizio di Radames dall'ultimo atto... come fosse il Giudizio Universale! Intensità al limite dell'umanamente sostenibile, fino al gong conclusivo! Ascoltatela!

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda vivelaboheme » gio 27 feb 2014, 20:59

Aggiungo: tematicamente e musicalmente, queste sono - con grande evidenza - le Nozze "del Conte" (fra l'altro Bodarenko, l'interprete, è il solo eccezionale in un cast tutto sommato non significativo). Currentzis individua in lui il "motore" e direi che è più che giusto. Direi anche che si "respira" una certa latente "misoginia" (la Contessa della Kermes è francamente, direi programmaticamente antipatica) e questo è un po' inquietante (come notava Francesco sono Nozze di grandiosa concezione ma non "facili", non piaceranno a tutti). Aggiungo ancora: a Currentzis non passa neanche per la testa di farci ascoltare Le Nozze di Figaro come un'opera perfetta e ugualmente "elevata" in tutti i suoi momenti. Ce ne sono alcuni in cui, addirittura, lo diresti annoiato. E anche qui, alla fin fine, mi ci ritrovo: le ho sempre pensate come discontinue anch'io, capolavoro sì, ma non opera costante o totalmente bilanciata nell'ispirazione (Don Giovanni mi sembra esserlo in altra misura).

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda DottorMalatesta » ven 28 feb 2014, 14:05

Marco ti ho inviato un messaggio privato.

vivelaboheme ha scritto:Direi anche che si "respira" una certa latente "misoginia" (la Contessa della Kermes è francamente, direi programmaticamente antipatica)


Tu trovi?

Io invece sono piuttosto colpito dal modo con cui viene presentata la figura della contessa (interpretata dalla Kermes). Interessantissima (e del tutto inaudita) l'esecuzione del "Porgi amor", nell'intepretazione della Kermes: voce bianchiccia, algida, decisamente esile, nulla a che vedere con il sensuale velluto timbrico che siamo soliti associare alla vocalità della Contessa. In questa incisione la Contessa è poco più che una ragazzina (probabilmente coetanea della stessa Susanna), che soffre come un'adolescente per un amore diventato in breve freddo come il ghiaccio...

A settembre prevista l'uscita degli altri due pannelli del trittico mozartian-dapontiano:

http://www.gramophone.co.uk/classical-m ... art-operas

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda DottorMalatesta » gio 06 mar 2014, 18:52

Vorrei ringraziare pubblicamente Marco Vizzardello per aver accettato il mio invito a recensire la recente edizione delle Nozze di Figaro di Currentzis. E`una recensione scritta così bene che fa venire voglia di ascoltare il disco anche solo a leggerla!

: Thumbup :


Torno a domandarvi: volete che come "registrazione del mese" ascoltiamo queste Nozze? Avete altre proposte?

Venite pure avanti, vezzose mascherette!

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda VGobbi » gio 06 mar 2014, 20:23

Io propendo per queste Nozze di Currentzis.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda reysfilip » gio 06 mar 2014, 22:01

DottorMalatesta ha scritto:Torno a domandarvi: volete che come "registrazione del mese" ascoltiamo queste Nozze? Avete altre proposte?


Ci piace! Vada per le Nozze (come siamo sempre così accondiscendenti :mrgreen: )
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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda DottorMalatesta » mer 12 mar 2014, 20:13

Allora, che mi dite di queste Nozze?
Sarebbe interessante ascoltarle e discuterne anche alla luce di quanto scritto da Sardelli a proposito di edizioni filologiche, pseudo-filologiche, etc etc...

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Re: Nozze di Figaro - Currentzis

Messaggioda mattioli » mer 12 mar 2014, 20:22

Sentito solo il primo atto. Pazzesco, dunque interessante.
Ma troppo poco per parlarne...

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