Domande sulla discografia

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Domande sulla discografia

Messaggioda torretower » lun 14 set 2015, 9:28

Ieri dopo aver acquistato il nuovo CD di JK mi è sorto una domanda a cui effettivamente non riesco a dare una risposta.

Come riesce a stare in piedi economicamente la produzione di CD e DVD di musica classica/Opera?

Il volume di vendite è certamente inferiore rispetto al circuito pop e in più i costi di produzione mi sembrano decisamente più alti. In tutto questo la torta delle vendite va spartita tra molte più persone. A differenza dei CD pop dove il cantante è solo uno (o tre/quattro in caso di una band) nelle produzioni operistiche ci troviamo davanti ad una moltitudine di artisti (cantanti principali, coro, orchestra, direttore del coro, direttore dell'orchestra...).

Peggio mi sento se penso ai DVD d'opera dove le vendite saranno ancora più risicate e dove come beneficiare degli introiti vanno aggiunti gli artisti che hanno realizzato lo spettacolo (regista, scenografo,....). Non so se sono pessimista ma proprio non mi tornano i conti.

Forse qualcuno di voi lavora in questo mondo e mi sa dare dei lumi...e anche dei numeri. Per esempio, un CD/DVD d'opera di successo quanto vende? E uno di musica classica? Esiste un numero minimo medio di vendite sotto il quale la casa discografica ci perde?
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Re: Domande sulla discografia

Messaggioda DottorMalatesta » lun 14 set 2015, 13:23

Gran bella domanda! Si consideri anche il fatto che è possibile che buona parte degli acquisti di musica si sta "virtualizzando". In altre parole, si tende a comprare sempre più spesso musica in formati diversi dal CD, per lo più in abbonamenti tipo quelli proposti da Spotify o da itunes musica. Magari la cosa è meno evidente nel mercato di musica "classica", però penso sia un fenomeno reale.

Circa le problematiche della discografia vi ricordo l´interessantissima intervista realizzata tempo addietro con Luciano Rebeggiani, Direttore Classica e Jazz della Sony Italia.

http://www.operadisc.com/vis_tutto_back ... ?idback=92

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Re: Domande sulla discografia

Messaggioda torretower » mar 15 set 2015, 8:17

Grazie per la risposta. Ho letto con attenzione l'intervista che mi hai segnalato. Ad un certo punto trovo scritto questo:

Come discografico, che idea ti sei fatta di Spotify?

Spotify sta cambiando e cambierà totalmente nel prossimo futuro la fruizione della musica registrata. Il supporto rimarrà per pochi che richiedo un “rivestimento” del suono fatto allo stato dell’arte: copertina, note di copertina, carta ecc. Personalmente ritengo che vedremo la scomparsa del supporto fisico – intendo a livello di mercato di massa - entro 5 anni. Per la classica la “resistenza” durerà di più ma sarà, credo, gestita solo da realtà piccole


Ecco, io penso che la scomparsa del supporto fisico per quanto riguarda la musica classica rischi di essere davvero problematico. Mi spiego meglio. Il percorso che mi porta a comprare un CD normalmente è questo: prima scarico il file che mi interessa, ascolto e se proprio mi conquista compro il CD. E lo faccio perchè nel comprare un oggetto fisico ottengo quel qualcosa in più che il file non mi da.....fosse anche solo una sensazione questo è il motivo per cui l'acquisto. Se domani non avessi il supporto fisico a disposizione dubito fortemente che dopo l'ascolto deciderei di sostituire il file con uno scaricato da Itunes&co. File per file...cosa mi interessa averlo originale?

Tornando all'argomento con cui ho aperto il topic mi chiedo se qualcuno conosce, o ha mai chiesto nel dettaglio come funziona esclusivamente dal punto di vista economico la produzione e la vendita di un CD d'opera. Sarebbe interessante conoscere un caso reale e vedere il budget per la creazione del disco, i risultati di vendita con ii relativi introiti e la divisione degli stessi tra artisti e casa di produzione/distribuzione.
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Re: Domande sulla discografia

Messaggioda Tucidide » ven 25 set 2015, 15:16

Forse questo stralcio del libro autobiografico della Fleming (The inner Voice, p. 128) può fornire qualche dato. Ne allego foto.
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Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Domande sulla discografia

Messaggioda bergonzi » mer 30 set 2015, 16:01

Illuminante quanto dice la Fleming......
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