La strada greca del Barocco

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La strada greca del Barocco

Messaggioda pbagnoli » ven 29 lug 2011, 23:46

Incuriosito, mi sono lasciato tentare: ci sono alcune registrazioni di repertorio barocco - soprattutto haendeliano - caratterizzate dall'essere eseguite e prodotte in Grecia da interpreti tutti provenienti da quell'area. In questo momento mi sto ascoltando un bel Tamerlano, eseguita da una Orchestra of Patras (on period instruments, of course), diretta da George Petrou ed eseguita da Nicholas Spanou (Tamerlano, controtenore) e Tassis Christoyannis (Bajazet, baritono).
Gli stessi complessi accompagnano cantanti diversi per un Giulio Cesare che invece non mi è ancora arrivato.
L'ascolto del Tamerlano è interessante, a maggior ragione se si considera che il titolo non è trattato benissimo dalla discografia: le dinamiche orchestrali sono varie e gli interpreti sono molto tecnici e, nel contempo, fantasiosi.
Particolarmente interessanti mi sembrano i due protagonisti maschili. Eccovi Spanos:
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: La strada greca del Barocco

Messaggioda teo.emme » sab 30 lug 2011, 3:53

E' molto bello quel Giulio Cesare (ce l'ho già da tempo). Petrou ha all'attivo diverse incisioni handeliane e sono tutte molto interessanti. Tra l'altro a breve dovebbe uscire una interessantissima Lodoiska di Mayr.
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Re: La strada greca del Barocco

Messaggioda elvino » dom 31 lug 2011, 2:12

Io posseggo sia il Tamerlano in questione che l'Arianna in Creta eseguita dallo stesso "team" e tutte e due mi sono sembrate sia dal punto di vista direttoriale che da quello vocale ottimi,sopratutto l'Arianna,opera poco conosciuta ma che è davvero una miniera di splendide arie. La Lodoiska uscirà il 15 agosto in Inghilterra e il 19 in Germania,dagli estratti proposti sembra interessante. Fra l'altro si dice sulla rete che Petrou inciderà o ha già inciso l'Alessandro di Haendel,che dovrebbe essere la sua prima incisione per la Archiv,e dovrebbe uscire per la fine di quest'anno inizi di quello venturo.
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Re: La strada greca del Barocco

Messaggioda teo.emme » lun 01 ago 2011, 3:11

elvino ha scritto:Petrou inciderà o ha già inciso l'Alessandro di Haendel,che dovrebbe essere la sua prima incisione per la Archiv,e dovrebbe uscire per la fine di quest'anno inizi di quello venturo.

Ottima notizia, soprattutto perché l'unica edizione disponibile dell'opera è semplicemente orrenda (con uno Jacobs - in veste controtenorile - che fa pena)
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Re: La strada greca del Barocco

Messaggioda elvino » lun 01 ago 2011, 22:07

teo.emme ha scritto:
elvino ha scritto:Petrou inciderà o ha già inciso l'Alessandro di Haendel,che dovrebbe essere la sua prima incisione per la Archiv,e dovrebbe uscire per la fine di quest'anno inizi di quello venturo.

Ottima notizia, soprattutto perché l'unica edizione disponibile dell'opera è semplicemente orrenda (con uno Jacobs - in veste controtenorile - che fa pena)


Quindi mi consigli di aspettare l'edizione di Petrou?!
Perchè avevo una mezza intenzione di acquistarla l'edizione della DHM appena rieditata in edizione economica, allettato dal prezzo e dalla musica ascoltata che ha mio parere è fra le più belle di Handel,ma ero frenato dai pareri contrastanti che ho letto e da quel pò ascoltato parlando del versante vocale,che la direzione e l'orchestra mi son sembrate ottime!
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Re: La strada greca del Barocco

Messaggioda teo.emme » mar 02 ago 2011, 3:48

elvino ha scritto:Quindi mi consigli di aspettare l'edizione di Petrou?!


L'opera è bellissima e contiene alcune delle musiche più belle scritte da Handel (con un'orchestrazione molto ricca e coinvolgente). Effettivamente a prezzo ribassato, l'edizione DHM è appetibile (più per valore documentaristico però). L'orchestra è buona (anche se Kuijken è un po' secco...ma risale agli anni '80, quando ancora si era nella prima fase delle orchestre barocchiste). Sul piano vocale, però, è un mezzo disastro: il peggiore è Jacobs, un Alessandro assai poco credibile e in difficoltà ovunque (e ha ben 7 arie!), timbro bianchiccio, personalità assente, coloratura più che approssimativa...davvero pessimo! Gli altri non brillano (a cominciare dall'orrida pronuncia). Aspettare Petrou sarebbe meglio (anche se non ho idea di quando uscirà), ma visto il prezzo bassissimo, l'edizione di Kuijken (pur non consigliandola assolutamente) può essere un utile tappabuchi in attesa di meglio!
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