Opera Disc

Ecco un'opera che io adoro, eppure non sono davvero tante le registrazioni disponibili.
Perché?
Difficoltà delle parti? Potrebbe essere. A tal proposito, proprio oggi su Operashare c'è un tizio che chiede una registrazione con la Price (suppongo Leontyne) che mi risulta l'abbia provata per un po' prima di rinunciarci, per cui sarei curioso di sapere a quale edizione il lettore faccia riferimento.
Apparente lontananza dalle tematiche della poetica pucciniana? Questa mi sembrerebbe una risposta più interessante.

Le problematiche sono due:
l'arditezza della costruzione melodica, così lontana dagli schemi affabili di Puccini
l'apparente happy end che non prevede la solita sublimazione attraverso il sacrificio della donna
Però, è oggettivamente un peccato che le registrazioni siano così poche!

pbagnoli ha scritto:A tal proposito, proprio oggi su Operashare c'è un tizio che chiede una registrazione con la Price (suppongo Leontyne) che mi risulta l'abbia provata per un po' prima di rinunciarci, per cui sarei curioso di sapere a quale edizione il lettore faccia riferimento.

Caro Pietro, nel sito del Met risulta che la Price abbia cantato Minnie per alcune recite, ne biennio 61-62. Il debutto è avvenuto accanto a Tucker e Colzani. Nn ho mai visto una reg. in giro a riguardo...

Per quanto riguarda il perchè delle poche edizioni disponibili...credo che La Fanciulla sia un'opera sicuramente singolare ecn grandi differenze rispetto alle altre. Poi naturalmente affrontare un ruolo cm Minnie dove occorre unire una grandissima espressività cn una scrittura vocale a dir poco scomoda... in poche ne escono bene. Persino la Dimitrova cn la voce che aveva nn mi convince completamente. O la Tebaldi che ci ha lasciato eroine pucciniane straordinarie, qui cn le note acute è spesso alle corde. Stesso discorso (ma in misura minore) per i tenori e baritoni.
Segnalo un cast per me ideale... cn Minnie-Olivero, Remerrez-Del Monaco, Rance-Gobbi. Cm direttori c'è un bella scelta, che va da Mitropoulos, Sinopoli e anche Votto.

Scarpia ha scritto: O la Tebaldi che ci ha lasciato eroine pucciniane straordinarie, qui cn le note acute è spesso alle corde

Sarà, però la Tebaldi Minnie l'ha fatta spesso e anche bene. Certo, con gli acuti era spesso alle corde, ma chi non lo è stata in questa parte?...
Credo che qui sia proprio esplicitamente richiesto un bel declamato, col che si spiegherebbe l'atipia del ruolo rispetto agli standard pucciniani (era una partitura particolarmente amata da Schoenberg).
Sono d'accordo con le indicazioni per il tenore; in effetti il Marione l'ha fatta diverse volte lasciando ottime testimonianze, in primis quella del 1954 da Firenze con la direzione di Mitropoulos (e la splendida Steber).
Complessivamente sono abbastanza d'accordo anche per il baritono, che però ha una scrittura forse meno singolare quanto ad arditezze rispetto agli standard pucciniani; mi sembra giusto comunque segnalare che, oltre a Gobbi, numerosi baritoni - a cominciare da Pasquale Amato, che fu il primo - hanno lasciato un bel segno su questo ruolo; io, personalmente, ho un debole per McNeil, Milnes e persino il buon vecchio GG Guelfi

pbagnoli ha scritto:Sarà, però la Tebaldi Minnie l'ha fatta spesso e anche bene.

Non tanto spesso, a dire il vero.
Negli anni '50 l'ha cantata due volte e solo in studio (una volta per la Decca, poi alla RAI). Il debutto scenico è avvenuto solo negli anni 70 ...e probabilmente poteva risparmiarselo.

Per me l'unica Minnie possibile è la Steber, l'unica che non posa a starlette western: una vera Calamity Jane, con il fuoco e la passione nella voce. Non esiste nessuna che sia vera come lei, secondo me.

Che mi dite della Nilsson? Dovrebbe averla incisa, se non ricordo male.

Alberich ha scritto:Che mi dite della Nilsson? Dovrebbe averla incisa, se non ricordo male.

Ricordi bene!
Per la EMI con Matacic.
Doveva esserci la Callas, ma dopo i litigi seguiti all'Affaire "Manon" rinunciò.
Io ho una selezione di quella Fanciulla e francamente non la trovo affatto persuasiva.
Certo, quando sale "su, su, su, oltre le stelle" c'è solo lei.

MatMarazzi ha scritto:

pbagnoli ha scritto:Sarà, però la Tebaldi Minnie l'ha fatta spesso e anche bene.

Non tanto spesso, a dire il vero.
Negli anni '50 l'ha cantata due volte e solo in studio (una volta per la Decca, poi alla RAI). Il debutto scenico è avvenuto solo negli anni 70 ...e probabilmente poteva risparmiarselo.

Infatti.
Cmq quell'edizione mi piace a metà anche per la direzione di Capuana, a mio avviso impersonale e sbiadita. Chissà magari cn qualche altro direttore il risultato sarebbe stato diverso. Chiamare l'Olivero al posto della Tebaldi nn sarebbe stata una cattiva idea, secondo me...

Molto interessante - ma è un video - l'edizione con Barbara Daniels insieme al solito Domingo e a Milnes (molto in parte) diretti da Slatkin. Esiste però anche in disco la Jones (mi pare con Bonisolli) che io tuttavia non ho mai udito.
Certo, la parte è difficile (ma non sfiancante per lunghezza come ad esempio Cio cio san) ed è per scrittura vocale quella che io definisco - in modo del tutto personale - l'anticamera di Turandot. Il segreto è trovare la commistione tra Nilsson e Scotto.

Per la protagonista anche io sono rimasto impressionato dalla Steber più che dalla Tebaldi (sempre grande, ma con molti "ma"....).

Saluti, Luca.

Esiste però anche in disco la Jones (mi pare con Bonisolli) che io tuttavia non ho mai udito.

Non prendermi per matto, Luca, ma ti assicuro che c'è una Minnie della Silja in tedesco che è interessantissima.
Sempre tra le "declamatrici" mi dissero benissimo di Karen Armstrong.
Oggi non saprei a chi chiedere di cantare questa parte... davvero non saprei.

Salutoni.
Matteo

MatMarazzi ha scritto:Non prendermi per matto, Luca, ma ti assicuro che c'è una Minnie della Silja in tedesco che è interessantissima.

Guarda che il matto non sei tu, quanto la Silja.

Non ti prendo per matto, davvero ! Ma la Silja la vorrei ascoltare davvero in questa parte !

Salutoni, Luca.

VGobbi ha scritto:

MatMarazzi ha scritto:Non prendermi per matto, Luca, ma ti assicuro che c'è una Minnie della Silja in tedesco che è interessantissima.

Guarda che il matto non sei tu, quanto la Silja.

E perché, scusa?
E' una parte dove il declamato gioca un ruolo fondamentale.
Richiede acuti sfolgoranti.
Esige personalità.
Se c'è una cantante adatta, è proprio lei

Oggi non saprei a chi chiedere di cantare questa parte... davvero non saprei.
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Forse Janice Baird, oppure Lisa Gasten.
Che ne pensi ?

Saluti, Luca.

La Gasteen mi sembra un po' troppo stagionata e troppo fradicia di Wagner per essere credibile.
Anche la Baird comincia ad essere un po' passatella, ma mi sembra tendenzialmente più interessante