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il minimalismo

MessaggioInviato: lun 29 set 2008, 16:44
da gustav
Cari forumisti,

vi volevo chiedere un parere su questa corrente nell'ambito musicale...Qualcuno ha mai ascoltato John Adams, che ne pensate? :mrgreen:

Re: il minimalismo

MessaggioInviato: lun 29 set 2008, 16:45
da pbagnoli
No, ma sarei curioso

Re: il minimalismo

MessaggioInviato: mar 30 set 2008, 11:18
da pbagnoli
E di Heggie e Floyd cosa ne pensi?

Re: il minimalismo

MessaggioInviato: mar 30 set 2008, 13:44
da gustav
Caro Bigandalu,

ti ringrazio per i video e la risposta. Talvolta, sul minimalismo, ho pensato che forse questa era la nuova via per riportare o riavvicinare un pubblico più vasto a certa musica (Kagel ecc., del resto, sono distanti anni luce).
Non c'è dubbio riguardo alla fruibilità a diversi livelli, quindi alti e bassi, delle composizioni come quelle del celeberrimo Glass. Non per caso il cinema ha attinto a piene mani dal loro repertorio! :D
Solo che per chi si abitua male, ossia a certa musica "dell'incomprensione" questo della comunicatività può fare paura. Non perchè si voglia negare che l'arte in quanto linguaggio è comunicazione, ma perchè si ha sempre il timore di suoni un pò furbetti, "fatti su misura", sull'esempio di quello che è riportato oggi nell'intevista a Luca Francesconi sul corriere a proposito di un Einaudi o di un Allevi. Non è ovviamente il discorso di un Riley o di un Adams.

Comunque l'autore che riconducibile alla catalogazione minimalista che apprezzo e conosco magiormente è Arvo Part. Posso dire che ne ho una "passione" sconfinata.
Di Corigliano ascoltavo ieri un bellissimo pezzo suonati da Hlene Grimaud, "Fantasia on an Ostinato ".
Ultima cosa, guardando i video che hai postato, l'aderenza musicale alle immagini è un effetto da prendere veramente sul serio; oggi l'immagine ha un'importanza troppo rilevante. Alcuni della classica sembrano averlo scordato o sembrano tenerne poco conto.

Re: il minimalismo

MessaggioInviato: mar 30 set 2008, 14:44
da gustav
Il Federico di Battiato mi incuriosisce, però...

I dubbi su Einaudi ... derivano, a mio avviso, da quell'immenso potenziale comunicativo - evocativo che ha lo stile (tecnica?) minimalista...Ad esempio la musica del video che ti posto posside una suggestione tale da andare bene per qualsiasi tipo di pubblico; e questo va bene, sia chiaro...Il problema è quando quest'eredità musicale viene raccolta dagli epigoni o dagli imitatori, non è la stessa cosa...

http://it.youtube.com/watch?v=QL8lQU_1a ... re=related

Re: il minimalismo

MessaggioInviato: mar 30 set 2008, 18:26
da gustav
Ah Sgalambro, il suo nome è già un programma...Uno che mi sembra ci giochi a fare il provocatore. Così riesce a rendersi simpatico, almeno perchè lo si può guardare senza prendere sul serio...Però qualche buono spunto lo dà.

Avendo parlatto del forte impatto emotivo del minimalismo a livello musicale, ti volevo chiedere di cosa ne pensi dell'effetto nelle altre arti.
A me ad esempio convince già di meno...Rimanendo nell'ambito musicale, se minimalista può essere considerato Denis Krief, pur avendolo apprezzato, proprio quella forte comunicatività la vedo scarseggiare...

Re: il minimalismo

MessaggioInviato: mer 01 ott 2008, 21:49
da gustav
Dato che in alcuni precedenti post di questo topic ho nominato Luca Francesconi, volevo chiedervi se per caso qualcuno ha modo, in questi giorni, di visionare gli spettacoli alla Biennale di musica relativi...Visto che non ci sarò se qualcuno passerà da quelle parti e vorrà estrenarmi le sue impressioni lo ringrazio...