vittoriomascherpa ha scritto:Difficilissimo (o fin troppo facile...) capire, infatti, perché mai "degenerata" non sia divenuta la Salome
...
Quindi, le considerazioni razziali mi pare pesassero ben piú che quelle di contenuto politico.
Hai scritto cose molto interessanti.
In effetti "Salome" avrebbe avuto sulla carta tutti gli elementi per poter essere bollata come "Entartete Oper". Al di là della scabrosità della vicenda (quell'estetismo decadente e velenoso dove l'erotismo ha il profumo nauseabondo di un'orchidea in putrefazione!), mi permetto solo di aggiungere il fatto, probabilmente non secondario, che il libretto era stato ricavato dal dramma di Wilde, scrittore omosessuale condannato al carcere per "sodomia" e "indecenza"...
Inoltre, accanto a considerazioni legate a religione, razza, tematiche affrontate, aspetti politici, probabilmente pesava molto anche l'aspetto "formale". Musicisti anche geniali dal linguaggio "oscuro", difficile, informale, articolato erano inevitabilmente destinati alla condanna. Mentre autori anche mediocri ma dal linguaggio immediato e dalle forme ben tornite avevano vita facile ed erano apprezzati. Basti pensare al successo di molti scrittori d'operetta nella Germania Nazista. E questo anche nelle opere visive: veniva apprezzato un Arno Breker... non certo un Kokoshka!
I punti di contatto tra le "opere d'arte ufficiali" sotto i due grandi regimi del Novecento (stalinista e nazista) sono abbastanza evidenti (confrontare ad esempio i filmoni di propaganda girati sotto Stalin e i film della Leni Riefenstahl). Sarebbe invece interessante cercare di capire se esistano (e quali siano) i punti di contatto e le differenze tra le opere considerate "degenerate" nella Germania nazionalsocialista e nella Russia stalinista. Peraltro riguardo queste ultime penso di conoscere solo la Lady Macbeth del Distretto di Mcensk...
Argomento interessantissimo. Da riprendere e approfondire!
Grazie!
DM