Milady ha scritto:
...Sì,Tosca e Cavaradossi sono psicologicamente due giovani ,dominati dalle loro passioni, fragili, incuranti delle loro flagranti contraddizioni esistenziali,ingenui sognatori, quindi facili prede di illusioni senza riscontro alcuno nella realtà, incapaci di valutare le conseguenze dei loro gesti.
Due giovani immaturi destinati ad essere fatalmente schiacciati da una macchina implacabile ,che, proprio loro, hanno messo in moto.
Cavaradossi è un perdente nato.
Floria ora recita ora è sincera; è del tutto sincera nella sua sensualità e soprattutto nella sua rovinosa gelosia ossessiva.Ora è diva , ora è una sorta di bambina viziata, abituata ad avere tutti ai suoi piedi.
Quanto ai suoi rapporti con Scarpia, avanzo l'ipotesi che , pur nella pregressa formalità dei rapporti sapesse perfettamente di essere desiderata da lui - una donna , a meno che non sia tonta lo capisce- e che pensasse ingenuamente di fare leva proprio su questo dato per riuscire a tenerlo in pugno.
Scarpia si trova ad avere , proprio grazie alla sventata passionalità giovanile ed alla gelosia cronica che ottenebra Tosca,la carta vincente per possedere finalmente l'oggetto del suo desiderio, animato per di più da una robusta dose di sadismo, dato il contesto e la "professione" da lui esercitata .
Però, per quanto scafato conoscitore del comportamento delle sue vittime, pur conoscendo e sfruttando al massimo il tallone d'Achille di Tosca, non riesce a prevedere la sua ribellione ...Milady
Complimenti davvero! Di tutte le letture e le interpretazioni dei personaggi questa è finora quella che più mi affascina e convince!
...E, infine , grazie a chi riconosce quanto sia ancora oggi sconvolgente e moderno il finale della Butterfly cantato dalla Callas...Milady
Condivido pienamente! Ricordo ancora la fortissima emozione provata al primo ascolto di questa edizione non solo per la magistrale interpretazione della Callas ma anche per la direzione di Karajan...Soprattutto nel finale ,il senso di angoscia e di morte che riesce a trasmettere attraverso gli strumenti, i tempi...resta per me ancora incredibilmente sconvolgente(se a questo poi aggiungiamo il canto e l'interpretazione della Callas!)...
Approfitto qui per chiedere ,a chi la conosce,qualche parere su una edizione live di Tosca che ho acquistato qualche tempo fa...(poi se è il caso si va a discuterne nella apposita sezione).
Si tratta di un live per l'appunto del ' 69 diretto da Maazel( etichetta Bella Voce) con Pilar Lorengar, Franco Tagliavini e Ingvar Wixell...A un primo ascolto mi aveva entusiasmato (forse perchè essendo il riversamento su cd discreto il suono è buono e soddisfacente)...La direzione di Maazel mi pareva abbastanza accurata e coinvolgente e l'interpretazione della Lorengar azzeccata e convincente con la sua squillante vitalità...Il tenore Franco Tagliavini(che francamente non conoscevo) abbastanza bravo e affascinante Wixell con uno Scarpia che qui si presenta in tutta la sua immediatezza con cattiveria,arroganza,sicurezza, senza dover ricorrere ai soliti mezzucci delle vocine falsificate per ingannare gli altri...Mi era sembrato poi anche per il timbro uno Scarpia meno vecchio rispetto ai soliti che conosciamo...Mi aveva colpito molto tra le altre la scena del Te Deum soprattutto per la direzione e l'orchestrazione in cui mi sembra che ogni nota,ogni passaggio sfumi in quello successivo contribuendo a creare un effetto di sovapposizione e inebriante vortice che ben suggerisce l'idea dello stordimento dato dagli incensi e dal fastoso cerimoniale in chiesa...Poi però riascoltando attentamente ho pensato che forse mi ero imbattuto nella ennesima rappresentazione hollywodiana di quest'opera...La direzione forse sempre tanto "magnificamente" esplicitata tutta tesa ad ottenere l'effettaccio cinematografico e poco attenta alle atmosfere e alle sfumature...La Lorengar brava ma un tantino monotona con la sua voce sempre squillante e viperina, in qualunque situazione...Wixell,anche lui bravo ma forse monocorde, troppo, a tratti noioso nell'ostentare in continuazione la sua arroganza e cattiveria...
Poi però , dopo queste considerazioni su Tosca e i suoi personaggi e alla luce delle ultime letture date sulla personalità e il carattere della protagonista mi sono riposto il problema: e se quella della Lorengar fosse ,se non la più azzecata, comunque una delle migliori interpretazioni di questo personaggio?...Perchè mi pare che la sua voce ben si presta alla descrizione di un personaggio, una ragazza passionale,un pò ambigua e molto capricciosa , sostanzialmente quello che esce dalle diverse considerazioni qui fatte (insomma non la rabbiosa isteria mista a languore di una nevrotica Callas o il timbro felino e misterioso di una, per me ,meravigliosa Price)...Voi cosa ne pensate?...
Saluti Raffaele