vittoriomascherpa ha scritto:flipperinodoc ha scritto:voi conoscete altre opere? penso magari a korngold, krenek...
Del Korngold operista conosco solo, come molti altri, la
Città morta, per averla vista qualche anno fa in una bella messinscena della Fenice. Sarei disonesto se dicessi che musicalmente m'abbia entusiasmato.
Di Krenek conosco la registrazione del
Carlo Quinto (credo sia l'unica opera al mondo in cui si nomina il nobile borgo di Pizzighettone...) [...]
In un 'orbita tardoromantica e decadentistica si muove anche il
Suono lontano di Schreker, che vidi a Berlino una decina d'anni fa [...]
Insomma: queste opere circolano poco da noi, ma Oltralpe hanno ancora una certa diffusione. La loro scarsa fortuna italiana dipende, a mio parere, piú dall'invecchiamento dell'interesse drammaturgico sommato alla non comprensibilità della parola cantata (di traduzioni non si parla proprio piú, almeno qui) che non dal linguaggio musicale, abbastanza vicino alla tradizione.
Di Korngold conosco anche
Das Wunder der Heliane (musicalmente più interessante della
Città morta) e la molto meno ispirata
Die Kathrin. Poi ci sarebbero i lavori di Kurt Weill - anche se a parte
Die Silbersee - non li ricondurrei al "genere" operistico. Il discorso sul'Entartete Musik è molto ampio e molto vario al suo interno: in questo senso, dicevo, non si può prescindere da ragioni ideologiche quali vero ed unico comun denominatore): da Weill a Kreneck, da Korngold a Goldschmidt, da Braunfels a Hindemith, da Hartmann a Eisler o Dessau, passando per Mahler, Schoenberg e Berg, ma anche Mendelssohn venne inserito nell'arte degenerata e persino (almeno inizialmente) l'Orff dei Carmina Burana. Opere e autori diversissimi.