I ruoli Nozzari

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I ruoli Nozzari

Messaggioda Tucidide » gio 14 ago 2008, 12:37

... ossia il baritenore rossiniano.
Categoria misconosciuta da tempo immemorabile, i ruoli Nozzari sono stati affidati nelle riproposte precedenti la Rossini Renaissance a tenori chiari, leggeri (come Agostino Lazzari), privi della scansione martellante e della forza virtuosistica richieste da questi micidiali ruoli (Pirro, Otello, Antenore, Agorante, Rinaldo, Rodrigo di Dhu ecc).
Poi venne Chris. Il tenore americano fu sensazionale vocalmente, riuscendo a salire e scendere dal pentagramma con una facilità irrisoria, squillando come una tromba in acuto e piombanmdo su note gravi sonore e potenti, scendendo talvolta a patti con l'intonazione, mai con la coloratura, ma ho sempre trovato le sue interpretazioni poco centrate da un punto di vista intepretativo. Non sarà un caso se Merritt, una volta abbandonato il repertorio rossiniano, si sia dedicato a ruoli come Erode di Salome, di antieroe. A questo carattere lo spingeva il fraseggio, privo di reale enfasi drammatica, anzi piuttosto querulo, e l'accento talvolta pacioso ("Illustre donna rispettabile è sempre" canta altezzoso Pirro in Ermione: Merritt è, per timbro ed accento piuttosto molle).
Poi venne Ford, designato erede di Merritt dal ROF in beglle produzioni di Ricciardo e Zoraide, Zelmira e Otello. Tenore poco dotato timbricamente, aveva un'emissione un po' nasale, ma senza avere la forza vocale di Merritt sapeva accentare molto bene.
Adesso...? Kunde non possiede le note (anche se 15 anni fa fu bravissimo come Rinaldo a fianco della Fleming), e ieri come Pirro l'ha purtroppo dimostrato - meglio andò l'anno scorso come Otello.
Conoscete tenori che possano far ascoltare questi ruoli con pertinenza vocale ed interpretativa?
E in passato, quando questi ruoli manco si sapeva ci fossero, chi avreste visto bene alle prese con essi?
Io avrei un nome... ma non oso dirlo perché suonerebbe come una bestemmia... Del Monaco (previo studio della coloratura)
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Re: I ruoli Nozzari

Messaggioda pbagnoli » gio 14 ago 2008, 14:12

Ti ho già risposto in altro thread: per me, oggi, ci sarebbe von Bothmer. Naturalmente non soddisfa tutti, però...
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Re: I ruoli Nozzari

Messaggioda Riccardo » mar 26 ago 2008, 20:26

pbagnoli ha scritto:Ti ho già risposto in altro thread: per me, oggi, ci sarebbe von Bothmer. Naturalmente non soddisfa tutti, però...

:D Pietro, il mio è un sorriso affettuosissimo! Ma non ho saputo trattenerlo... :roll:


Del Monaco non è affatto una bestemmia, è un'idea interessante. E perché non anche Bonisolli? Lui tra l'altro cantò Giacomo V, ma credo sarebbe stato più in parte come Rodrigo...

Io ho però sempre in mente un nome che è meno fantascientifico, perché qualche ruolo Nozzari l'ha inciso: il giovane Carreras.
I suoi Otello e Leicester, nonostante soffrano dei tagli di tradizione, hanno un piglio e un'autorevolezza che secondo me solo il Kunde di oggi ha saputo recuperare.

Bruce Ford mi sembra che si collochi su un piano inferiore. E' stato un valido sostituto di Merritt in più occasioni, ma non mi pare abbia dato una spinta storica a questi ruoli.
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Re: I ruoli Nozzari

Messaggioda Ilaria » mar 26 ago 2008, 22:51

Per i ruoli Nozzari servono, è lapalissiano dirlo, in primis le note. Ma riconoscere, vent'anni dopo il furore, che Merritt non possedeva né il fraseggio, né l'enfasi drammatica, né l'eleganza che a detta di tutte le cronache dell'epoca facevano il tenore di Vertova veramente grande agli occhi dei contemporanei, non significa di conseguenza ammettere che nemmeno lui ne è stato la perfetta incarnazione moderna?
Per me la sua eccezionale estensione vocale non basta a collocarlo su un piedistallo quando poi l'intonazione non è mai stata ineccepibile, le agilità (soprattutto quelle in discesa verso i gravi) già a partire dai primi anni '90 hanno cominciato a mostrare evidenti segni di centrifugamento e le cadute di gusto (quanti gli acuti lanciati in momenti e modi davvero inopportuni!) non erano un'eccezione. Non vorrei passare per una feroce detrattrice di Chris, ma a lui riconosco soltanto il merito di una natura vocale molto particolare che ha permesso di dare nuovo lustro - perlomeno a livello filologico di note - ai ruoli Nozzari agli albori di un periodo favorevole di riscoperta e di riproposizione di opere desuete quale la Rossini Renaissance è stata. Lo considero un punto di partenza, non una vetta inarrivabile che non ha più conosciuto uguali...
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Re: I ruoli Nozzari

Messaggioda Tucidide » mer 27 ago 2008, 9:15

Riccardo ha scritto:Bruce Ford mi sembra che si collochi su un piano inferiore. E' stato un valido sostituto di Merritt in più occasioni, ma non mi pare abbia dato una spinta storica a questi ruoli.

Per me invece, fatti salvi i limiti di una voce ben poco affascinante (ecco, quella era una voce brutta, mica quella di Blake! :D ), e le tante nasalità, è stato un ottimo interprete, dal piglio notevole e sempre grande energia nell'abbordare le note estreme della tessitura. Nel disco Opera Rara "Three tenors" dove canta duetti e terzetti nei ruoli Nozzari, è splendido: Rinaldo, Otello, Rodrigo di Dhu...
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Re: I ruoli Nozzari

Messaggioda pbagnoli » mer 27 ago 2008, 15:42

Ilaria ha scritto: Ma riconoscere, vent'anni dopo il furore, che Merritt non possedeva né il fraseggio, né l'enfasi drammatica, né l'eleganza che a detta di tutte le cronache dell'epoca facevano il tenore di Vertova veramente grande agli occhi dei contemporanei, non significa di conseguenza ammettere che nemmeno lui ne è stato la perfetta incarnazione moderna?

Ilaria, l'hai mai visto a teatro?
Hai mai avuto l'opportunità di constatare cosa facesse questo grasso signore dell'Oklahoma quando aveva il palcoscenico in mano?
Per esempio, nella grande aria del Quarto Atto del "Guglielmo Tell" con relativa cabaletta finale.
Se ci fossi stata, ti saresti resa conto che a nessuno sarebbe importato un piffero dell'eleganzza, giacché il fraseggio e l'enfasi drammatica erano veramente quelle di un leone.
E' stato veramente un punto d'arrivo, perché purtroppo dopo di lui non c'è più stato nessuno con caratteristiche anche solo paragonabili :(
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Re: I ruoli Nozzari

Messaggioda Ilaria » mer 27 ago 2008, 16:38

pbagnoli ha scritto:
Ilaria ha scritto: Ma riconoscere, vent'anni dopo il furore, che Merritt non possedeva né il fraseggio, né l'enfasi drammatica, né l'eleganza che a detta di tutte le cronache dell'epoca facevano il tenore di Vertova veramente grande agli occhi dei contemporanei, non significa di conseguenza ammettere che nemmeno lui ne è stato la perfetta incarnazione moderna?

Ilaria, l'hai mai visto a teatro?
Hai mai avuto l'opportunità di constatare cosa facesse questo grasso signore dell'Oklahoma quando aveva il palcoscenico in mano?
Per esempio, nella grande aria del Quarto Atto del "Guglielmo Tell" con relativa cabaletta finale.
Se ci fossi stata, ti saresti resa conto che a nessuno sarebbe importato un piffero dell'eleganzza, giacché il fraseggio e l'enfasi drammatica erano veramente quelle di un leone.
E' stato veramente un punto d'arrivo, perché purtroppo dopo di lui non c'è più stato nessuno con caratteristiche anche solo paragonabili :(


Sai che le tue domande d'esordio sono retoriche: non ho mai visto Merritt in un ruolo Nozzari e me ne rammarico, ero nel mio primo decennio d'età quando il simpatico tenorone dell'Oklahoma spadroneggiava in Rossini. Però mi chiedo come le registrazioni audio e video possano discostarsi così diametralmente da quello che Merritt dev'essere stato dal vivo. Nessuno mette in dubbio il piglio e l'energia, ma davvero il fraseggio e l'enfasi drammatica erano incanalate in giusti binari? Perché a me, sinceramente, nella maggioranza dei casi sembrano proprio generici e lontani dal senso e musicale e scenico del brano. Che poi la torrenzialità di questa voce così peculiare fosse in grado di trascinare, beh, non lo metto in dubbio. Ma fidati che i requisiti di gusto e di eleganza li avrei richiesti anche a siffatto leone. Tutti, qualora ne siano in possesso, sono capaci di fare sfoggio dei propri talenti. Secondo me il genio sta nel valorizzare questi talenti attribuendo un intimo, personale senso ad ogni gesto, ad ogni nota e, di conseguenza, al tutto. Merritt mi pare che spesso non capisca nemmeno cosa stia cantando (e ciò talvolta è confermato dalla storpiatura ripetuta di fonemi che diventano cose incomprensibili ed involontariamente comiche). Io continuo a non considerarlo un punto d'arrivo, con buona pace. :)

Tu hai mai sentito Von Bothmer dal vivo? Io non posso fornirti un paragone live fra i due basandomi sulla mia esperienza personale, ma sono piuttosto sicura nell'affermare che sono lontani anni luce l'uno dall'altro. E che il tenore tedesco con Nozzari ha molto, ma molto poco a che fare.
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Re: I ruoli Nozzari

Messaggioda Riccardo » mer 27 ago 2008, 17:22

Un momento però... Siccome Arnold non è un ruolo Nozzari ma Nourrit, può benissimo essere che lì Merritt fosse davvero fantasmagorico.
Del resto Pietro non è il solo a dire che in quel Tell di Muti il gran Chris fosse strepitoso.

Sui ruoli Nozzari il discorso è ben diverso e sono d'accordo con Ilaria nel dire che le letture di Merritt sono state una prima riabilitazione ma non certo un punto d'arrivo.
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