Cari Amici,
mi piacerebbe sapere quali sono i migliori Mezzosoprani del panorama lirico attuale. Se si può fare una classifica!
Io metterei sicuramente Luciana D'Intino e Daniela Barcellona.
Fedele.
Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham
pbagnoli ha scritto: Era la migliore cantante del mondo, e chiedo scusa se sembro un po' iperbolico.
Adesso non so più dove sia finita, cosa canti e, soprattutto, cosa ne sia stato di una carriera che avrebbe potuto ripercorrere i fasti di una Horne.
pbagnoli ha scritto:Ragion per cui, i nomi da fare sono altri.
...Sara Mingardo...
...Sonia Prina...
Riccardo ha scritto: Ma Pietro!![]()
Va bene che questo sito si chiama OperaDisc e che non è belcantocentrico (meno male), ma dare per dispersa la Barcellona mi sembra semplicemente assurdo!
Non è che siccome non inaugura più abitualmente la Scala con Muti e non incide molti dischi debba per forza essere sparita dalla circolazione.
teo.emme ha scritto: Le altre citate: Prina, Garanca, Mingardo, mi sembrano unicamente prodotti discografici!
teo.emme ha scritto:Beh, però, a dire la verità, lo stato attuale della Barcellona è assai modesto, e il suo debutto in Calbo nel Maometto II del ROF, lo trovo più che azzardato, folle! La Barcellona aveva un grande potenziale, una bellissima voce, che ahimè ha rovinato! Ora è ingolatissima, corta, vibrante. Con bassi parlati e acuti strillati. Davvero un peccato, visto l'enorme potenziale.
Riccardo ha scritto:Io sono dell'idea che la Barcellona non sia mai stata questo prototipo di ortodossia e enorme potenziale vocale (inteso come lo intendono coloro che oggi la reputano al capolinea). Già nella tanto osannata Donna del lago di Pesaro c'erano tutte quelle caratteristiche vocali che oggi fanno storcere il naso a chi la critica (fatica negli acuti, voce non sempre timbrata e a fuoco in tutta la gamma etc...).
Il punto è che il suo modo di cantare Rossini è del tutto rivoluzionario e che non ha nulla in comune con le illustri interpreti del passato, di scuola americana (Horne) e non (Valentini).
teo.emme ha scritto: Mi sono espresso male: non intendo per "prodotti discografici" cantanti che si esibiscono esclusivamente in sale di incisione, ma piuttosto mi riferisco a cantanti che nascono in tali sedi ed in virtù di operazioni di marketing vengono imposte/i nei grandi teatri ed inserite/i in pompa magna in varie produzioni (che magari poi ritornano sul mercato come live recording). Oltretutto spesso dal vivo rivelano molte più magagne vocali di quanto parrebbe dall'ascolto del cd (e mi riferisco in particolare alla Prina e alla Mingardo). Altro esempio di tale genere è la Bartoli, puro prodotto da microfono, dato che in teatro la sua voce (e i suoi ...) ben difficilmente oltrepassano le prime file di platea (e questo qualche anno fa, quando ancora si degnava di cantare in Italia, con voce, immagino "migliore" di oggi). La Garanca dal vivo non l'ho ancora sentita
teo.emme ha scritto: Mi spiace che valutazioni - evidentemente contrarie al pensiero dell'interlocutore e a questi sgradite - vengano spesso liquidate con sprezzo...
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