La profezia di Marfa
Inviato: dom 20 ott 2013, 19:05
E' uno dei momenti del teatro d'opera russa che amo maggiormente. Vorrei proporvene alcune versioni:
Un doveroso omaggio a Irina Arkhipova, imponente e monumentale. La mia impressione è che Marfa sia qualcosa di più e di diverso da quello che ci racconta questa bravissima cantante e altre come lei, ma non le si può negare un'autorevolezza straordinaria, anche perché è un ruolo su cui ha costruito una parte della sua celebrità. Da tener presente che qui aveva già (credo) oltre 60 anni:
E' adesso il turno di Elena Obraztsova, una che ho visto diverse volte a teatro nella mia gioventù. Di voce ne aveva tantissima, a volte non la usava alla perfezione, ma qui a me piace moltissimo:
Mariana Pentcheva è molto tradizionale, ma canta benissimo. La colata vocale è veramente imponente. Oggi forse preferiremmo un fraseggio più sfumato, ma è davvero imponente:
Conosco solo di nome Nina Terentieva, che mi sembra allocata nella tradizione russa senza particolari voli pindarici. Voce tanta, davvero:
Russa è anche Elena Zaremba, che però si segnala per essere fra le più nervose e sensibili interpreti contemporanee:
Mettiamo anche Larissa Diadkova, altro vocione:
Ovviamente solo una curiosità, ma ho trovato anche un... controtenore: Alexis Vassiliev:
...e per adesso credo possa bastare!
Questa è Dolora Zajick. Gli acuti sono sfolgoranti, ma non mi comunica niente di niente
Un doveroso omaggio a Irina Arkhipova, imponente e monumentale. La mia impressione è che Marfa sia qualcosa di più e di diverso da quello che ci racconta questa bravissima cantante e altre come lei, ma non le si può negare un'autorevolezza straordinaria, anche perché è un ruolo su cui ha costruito una parte della sua celebrità. Da tener presente che qui aveva già (credo) oltre 60 anni:
E' adesso il turno di Elena Obraztsova, una che ho visto diverse volte a teatro nella mia gioventù. Di voce ne aveva tantissima, a volte non la usava alla perfezione, ma qui a me piace moltissimo:
Mariana Pentcheva è molto tradizionale, ma canta benissimo. La colata vocale è veramente imponente. Oggi forse preferiremmo un fraseggio più sfumato, ma è davvero imponente:
Conosco solo di nome Nina Terentieva, che mi sembra allocata nella tradizione russa senza particolari voli pindarici. Voce tanta, davvero:
Russa è anche Elena Zaremba, che però si segnala per essere fra le più nervose e sensibili interpreti contemporanee:
Mettiamo anche Larissa Diadkova, altro vocione:
Ovviamente solo una curiosità, ma ho trovato anche un... controtenore: Alexis Vassiliev:
...e per adesso credo possa bastare!
Questa è Dolora Zajick. Gli acuti sono sfolgoranti, ma non mi comunica niente di niente