La bambola e i suoi uccelli
Inviato: dom 25 set 2011, 16:31
...scherzavo...
Comunque, ecco a voi una carrellata di interpreti di Olympia. Chi vi piace di più? E perché?
Io penso che questo sia proprio uno di quei brani in cui bisogna mettere tutta la follia che un'interprete è in grado di distillare per creare l'illusione di una magia, di qualcosa che non c'è ma che può comunque farci impazzire.
Comunque, ecco qui le mattacchione.
Cominciamo con un doveroso omaggio a colei che per molti è la più grande di tutti: Dame Joan Sutherland.
Controllo stupefacente dello strumento, canto di altissima scuola, suoni alti e immascherati e sense of humour: tutto concorre a fare di lei una bambola di eccezionale charme.
Ciò che personalmente mi manca è una maggior spericolatezza, non tanto per quanto concerne la velocità (credo che nessuna canti così velocemente i couplets di Olympia), quanto per le variazioni - che dovrebbero essere iperboliche - della seconda parte e i sovracuti in cui altre cantanti si scatenano con maggior funambolismo (Roberta Peters o Natalie Dessay). Comunque, performance superlativa:
Parlando di Olympia, è impossibile non fare riferimento a colei che più di ogni altra negli ultimi anni ne ha incarnato le follie. Vi propongo eccezionalmente due video: in quello che segue la voce è stupefacente per colori e estensione (credo che arrivi al sol sovracuto) ma riesce anche a mettere una nota di dolce alienazione assolutamente irresistibile:
Quest'altra versione è posteriore se non sbaglio di 4-5 anni. La voce è più prudente ma bisogna tener conto che siamo a Orange in piena bordata di mistral. In compenso, quello che fa sulla scena è indescrivibile:
Adesso andiamo più indietro nel tempo, al cospetto di uno dei più famosi usignoli della storia del canto: Roberta Peters. Sopracuti a pioggia e un tono deliziosamente demodè che fanno di questa Olympia una bambola da film americano, non diversa da quella Deanna Durbin che impazzava nei film dell'America di Roosevelt:
Adoro Edda Moser, ma fatico a riconoscere Olympia nella sua resa di questo brano: in mezzo a tanti soprani-usignoli lei si staglia come una folgore. La voce è un baleno, un lampo: c'è la stessa minaccia torva e pericolosa che c'era nella sua Regina della Notte. Mancano ovviamente le variazioni sovracute stratosferiche delle altre e manca anche l'ironia: questa è una bambola assassina. Nonostante tutto trovo irresistibile il modo in cui passa dalla voce che si rompe alla "ricarica". Uno degli utenti di Youtube dice giustamente: "Non date mai questa bambola a un bambino!": mi sembra un commento quanto mai appropriato:
Un po' di spazio anche per una gloria italiana: questo è uno dei ruoli che ha reso famosa la nostra Luciana Serra. Il francese non è eccezionale, ma picchettati e sovracuti sono di primissimo ordine. Siamo ancora molto lontani dall'intravedere le reali potenzialità esecutive di questo ruolo ma, nella sua visione molto classica, questa è una delle interpretazioni migliori: