il tenore romantico e gli interpreti odierni
Inviato: dom 02 set 2007, 18:14
DA ALTRO THREAD. Garcia
Ciao Ric.
La tua puntualizzazione è ovviamente sacrosanta.
Nel definire la "tipologia" vocale-psicologica di Norfolk a me viene spontaneo agire retrospettivamente, come quando si afferma che Alice del Roberto il Diavolo è un ruolo "Falcon", anche se - ad essere sinceri - la prima interprete era un soprano acuto e virtuoso come la Dorus-Gras.
Il fatto è che - secondo me - in questi casi, un modello interpretativo ideale (sviluppatosi nel tempo e non da subito) si imprime anche sulle opere precedenti, come se fosse stato... nell'aria, già potenzialmente attivo.
---E' per questo (forse) che il ruolo di Norfolk è acuto e spigoloso, facile al sussurro come all'esplosione, scatenatissimo nel virtuosismo, anche se creato da un cantante aulico, baritonale e anche un po' trombone come appunto Garcia.
Forse, nel creare Norfolk, Rossini (che aveva conosciuto David a Milano l'anno precedente) aveva già in mente qualcosa di ben preciso per i "futuri" ruoli David, tanto da spingere il baritenore Garcia su una tessitura per lui evidentemente molto acuta...
Non sei d'accordo?
Giustamente tu citi il Conte del Barbiere, che rispetto a Norfolk appare ben più aulico e centralizzante.
Non è un caso che Garcia fosse rinomato interprete anche dell'Almaviva di Mozart.
Non saprei che dire, Ric.
Diciamo che Otello era un ruolo di grandissimo richiamo.
Chiunque avesse una certa fama era invogliato, prima o poi, a cantarlo.
Come ben sai, vi si cimentarono anche la Pasta e la Malibran... ma questo non toglie che Otello non fosse scritto per soprano e che Desdemona sarebbe stata naturalmente la parte adatta a due soprani.
Tieni anche presente che David cantò per un sproposito di anni e fece in tempo a vivere le evoluzioni del modello tenorile verso gli approdi romantici...
Arrivò a cantare persino i ruoli Rubini, che è ragionevole ritenere lontanissimi dalla sua vocalità e sensibilità.
Non ho idea di quando David cantò l'Otello (a dire il vero manco lo sapevo), ma è possibile, in tutti i casi, che lo abbia affrontato ...a modo suo (come appunto la Malibran) ossia aggiustandoselo a misura.
Purtroppo non l'ho mai sentito (come di conseguenza non ho mai sentito l'Armida della Anderson, che mi interesserebbe ancora di più).
Spero che tu me ne faccia una copia prima o poi!
Comunque se tu dici che funziona splendidamente, io ti credo senza battere ciglio.
In teoria però sarei portato a credere che nei ruoli Nozzari Blake manchi di perentoriertà, vigore, splendore eroico e persino ...vivaddio... virilità.
Recentemente l'ho ascoltato in un ruolo Rubini (Marin Faliero) ed è stata un'esperienza atroce!
Sono assolutamente d'accordo.
Questo in termini vocali...
E la personalità? Non credi che la maestosità guerriera gli mancasse?
Non vorrei sconvolgerti... ma se non altro ritengo che Carreras avesse il piglio dei ruoli Nozzari.
Ho sentito talvolta Matteuzzi dal vivo.
Il suo canto aveva una verticalità sovrumana, negli anni buoni, di cui credo eccedesse un po'.
Come tecnica e caratteristiche vocali poteva tranquillamente affrontare i ruoli David e farvi anche bella figura.
Ma la lacerazione anche umana e poetica di Blake (a parte ogni considerazione vocale e tecnica) era tutt'altra cosa, almeno secondo me.
E tu cosa ne pensi?
Salutoni
Mat
Riccardo ha scritto:Consideri Norfolk un ruolo David nonostante sia stato scritto per Garcia (anche se cantato molto da David)?
Come vedi il ruolo di Almaviva, l'altro personaggio per Garcia?
Ciao Ric.
La tua puntualizzazione è ovviamente sacrosanta.
Nel definire la "tipologia" vocale-psicologica di Norfolk a me viene spontaneo agire retrospettivamente, come quando si afferma che Alice del Roberto il Diavolo è un ruolo "Falcon", anche se - ad essere sinceri - la prima interprete era un soprano acuto e virtuoso come la Dorus-Gras.
Il fatto è che - secondo me - in questi casi, un modello interpretativo ideale (sviluppatosi nel tempo e non da subito) si imprime anche sulle opere precedenti, come se fosse stato... nell'aria, già potenzialmente attivo.
---E' per questo (forse) che il ruolo di Norfolk è acuto e spigoloso, facile al sussurro come all'esplosione, scatenatissimo nel virtuosismo, anche se creato da un cantante aulico, baritonale e anche un po' trombone come appunto Garcia.
Forse, nel creare Norfolk, Rossini (che aveva conosciuto David a Milano l'anno precedente) aveva già in mente qualcosa di ben preciso per i "futuri" ruoli David, tanto da spingere il baritenore Garcia su una tessitura per lui evidentemente molto acuta...
Non sei d'accordo?
Giustamente tu citi il Conte del Barbiere, che rispetto a Norfolk appare ben più aulico e centralizzante.
Non è un caso che Garcia fosse rinomato interprete anche dell'Almaviva di Mozart.
David passò in un secondo tempo ad Otello (e mi pare anche a Leicester). Come giudichi questo? Pensi che Blake avrebbe potuto tentare Otello?
Non saprei che dire, Ric.
Diciamo che Otello era un ruolo di grandissimo richiamo.
Chiunque avesse una certa fama era invogliato, prima o poi, a cantarlo.
Come ben sai, vi si cimentarono anche la Pasta e la Malibran... ma questo non toglie che Otello non fosse scritto per soprano e che Desdemona sarebbe stata naturalmente la parte adatta a due soprani.
Tieni anche presente che David cantò per un sproposito di anni e fece in tempo a vivere le evoluzioni del modello tenorile verso gli approdi romantici...
Arrivò a cantare persino i ruoli Rubini, che è ragionevole ritenere lontanissimi dalla sua vocalità e sensibilità.
Non ho idea di quando David cantò l'Otello (a dire il vero manco lo sapevo), ma è possibile, in tutti i casi, che lo abbia affrontato ...a modo suo (come appunto la Malibran) ossia aggiustandoselo a misura.
Tra i tre ruoli Nozzari cantati da Blake, il più rilevante è credo Rinaldo dell'Armida, cantato nel 1988 ad Aix. Secondo me l'esito fu trionfale, chissà che non fosse una conferma delle possibilità anche in questo genere di ruoli...
Purtroppo non l'ho mai sentito (come di conseguenza non ho mai sentito l'Armida della Anderson, che mi interesserebbe ancora di più).
Spero che tu me ne faccia una copia prima o poi!
Comunque se tu dici che funziona splendidamente, io ti credo senza battere ciglio.
In teoria però sarei portato a credere che nei ruoli Nozzari Blake manchi di perentoriertà, vigore, splendore eroico e persino ...vivaddio... virilità.
Recentemente l'ho ascoltato in un ruolo Rubini (Marin Faliero) ed è stata un'esperienza atroce!
Sicuramente col passare degli anni si allontanò per personalità vocale dai ruoli Nozzari. La voce sbiancata degli ultimi anni non penso avrebbe funzionato in un eventuale Otello.
Sono assolutamente d'accordo.
Questo in termini vocali...
E la personalità? Non credi che la maestosità guerriera gli mancasse?
Non vorrei sconvolgerti... ma se non altro ritengo che Carreras avesse il piglio dei ruoli Nozzari.
E Matteuzzi tu come lo inquadri? Colui che secondo un certo criterio prettamente vocalistico forse è il più simile alla vocalità contraltina che fu di David?
Ho sentito talvolta Matteuzzi dal vivo.
Il suo canto aveva una verticalità sovrumana, negli anni buoni, di cui credo eccedesse un po'.
Come tecnica e caratteristiche vocali poteva tranquillamente affrontare i ruoli David e farvi anche bella figura.
Ma la lacerazione anche umana e poetica di Blake (a parte ogni considerazione vocale e tecnica) era tutt'altra cosa, almeno secondo me.
E tu cosa ne pensi?
Salutoni
Mat