Sai cosa Mat? io non discutevo tanto gli esiti quanto l'opportunità che le nostre dive possano mettere in repertorio un titolo come Norma. Cioè, la domanda era principalmente "come mai oggi Norma non si fa più?"... la risposta più ovvia che ci si dà normalmente è "perchè non c'è nessuna che riesca a cantarla". Allora secondo me il problema non è tanto tecnico e/o poetico, quanto storico. Tant'è che io sono daccordo con te sul fatto che la Dessay (che ha cantato Sonnambula mille e mille volte e l'ha pure incisa) non sia una Amina da urlo, nonostante la lezione callasiana (e in un video su youtube si vede anche lei che prepara l'opera ascoltando la Sonnambula scaligera). E sono pure daccordo sul fatto che la nostra in effetti non fà altro che "sdoganare psicologicamente" il soprano leggero, ma alla fine rimane nel solco di quel tradizionale repertorio. E infatti pure Traviata ha la suo bel passato da light-soprano. Potrebbe fare Norma dicendo la sua? io credo di sì, come ha detto la sua anche in Sonnambula. Anzi, la maggiore distanza dalla storia esecutiva sarebbe già di per se una rivoluzione, un po' come le rivoluzioni della Freni nelle registrazioni con Karajan (e mi risulta che Karajan le chiese pure di cantare Norma, ricevendo ovviamente un secco no). Col vantaggio ulteriore che la Dessay, con la sua personalità enorme, imprimerebbe anche una dimensione nuova al personaggio. Sarebbe la Norma ideale? francamente non lo credo (come non lo erano del resto i drammatici prestati al ruolo, i soprani inglesi, e persino alcuni mostri di personalità come la Gencer o la Scotto) . Spero piuttosto che raccolga lo spunto di quell'aria della Stuarda che ha inciso perchè lì sì sarebbe una bomba! Ma, stando al tuo ragionamento, non la oserà, almeno non prima dei 60 anni
La Netrebko è altro discorso. Sì hai ragione, la sua Norma sarà seduttiva e ben recitata; avrà ottimi momenti, presenza cinematografica e rigogliosa vocalità. Sicuramente una personalità come quella di Annina non risolve un personaggio come Norma. Tanto più se si facesse l'errore di ficcarla in un allestimento muffosissimo in costume stile Puritani, verrebbe fuori una roba alla Quo vadis nella migliore delle ipotesi. La Netrebko, diciamocelo, non è acuta come la Dessay, bisogna quindi spingere sugli elementi forti che lei ha già di suo. E se la Netrebko puntasse tutto sulla femminilità di Norma? Sulla umanità più carnale? sui sentimenti di amore, vendetta, amicizia, tradimento? qualcuno direbbe "Norma non è una telenovela", giustissimo, eppure questo splendido drammone dell'epoca romana parlerebbe più la nostra lingua, la lingua del presente. Non sarebbe pastiano, non sarebbe belliniano menchemeno romaniano, ma forse avrebbe una sua valenza di originalità. Ovviamente tutto questo "in potenza", giacchè la nostra, come già hai osservato, si sta intrombonendo abbastanza, e quindi il rischio della Norma efficiente da colossal del Met è dietro l'angolo (specie se tutto il contorno rema in quella direzione). Però, con le dovute proporzioni, se la Callas o la Von Otter hanno fatto una Carmen senza un briciolo di erotismo (cioè sottraendo a Carmen il suo ingrediente principale), perchè non provare una riumanizzazione di Norma? una donna ragazza madre tradita che cerca - ingenua o forse disperatamente sola - la complicità di una sua rivale? una Norma donna costretta in un ruolo di sacerdotessa che non sente suo? Io un tentativo in questo senso lo farei.
Aggiungo che, probabilmente, questa Norma la farei dirigere a Minkowski.