Mi sono lasciato un po' distrarre dalla Rasa e dalla Cavalleria "live" che si trova tutta su youtube; poi ho continuato a confrontare alcuni dettagli di diverse registrazioni di Norma antiche e moderne. Ora però sono stanco e non mi metto a scrivere nulla di impegnativo. Vi consiglio soltanto un ascolto:
LEZIONE DI CANTO L'allieva (Pamela Hebert) e la Maestra (Maria Callas)
Casta Diva. Fine al rito... Ah bello a me ritorna.
Luca ha scritto:Comunque, tanto nello Chenier quanto in Cavalleria, si capisce anche che c'era un mezzo sconvolgimento in atto!
"Her marvelous voice came to life as soon as she began her scenes. This happened only onstage. We were all very affectionate toward her, but when not on the stage, she was passive, apathetic, would not speak and remained doggedly clinging to her handbag....."
Luca ha scritto:Comunque, tanto nello Chenier quanto in Cavalleria, si capisce anche che c'era un mezzo sconvolgimento in atto!
"Her marvelous voice came to life as soon as she began her scenes. This happened only onstage. ..."
Signori, la Rasa potrebbe meritare un thread tutto suo, visto che ci sono anche diverse registrazioni disponibili online, dall'Andrea Chénier alla Cavalleria "live" con Mascagni. Ma io non ve lo apro: fate voi, se volete... Qui continuiamo a parlare di Norma (e di Adalgisa).
ADALGISA SOPRANO (Alma Gluck), NORMA NEZZOSOPRANO (Louise Homer) In aggiunta alla breve rassegna dei duetti Norma-Adalgisa incisi all’inizio del secolo scorso segnalo un disco che mettendo insieme due famose dive d'altri tempi ci offre la presenza di una Adalgisa soprano, Alma Gluck, accanto a una Norma mezzosoprano, Luise Homer (la mitica Azucena e Amneris di alcuni famosi dischi di Caruso!). Il brano è necessariamente accorciato a causa della durata limitata del disco, e di conseguenza manca la ripresa di “Sì fino all’ore estreme”. Tutto il brano è abbassato di un tono e mezzo rispetto alla tonalità originale, e le due interpreti si scambiano le parti musicali quando cantano insieme, così la Gluck canta “Mira o Norma etc.” sulle note della parte più acuta, che sarebbe quella di Norma, e la Homer invece ripete “Ah perché, perché la mia costanza” sulle note di Adalgisa. Il direttore è Richard Hageman, che non è uno dei soliti direttori delle registrazioni operistiche della Victor (Walter B.Rogers, Joseph Pasternack, Rosario Bourdon) ma è presente soltanto in una serie di dischi di Alma Gluck incisi a Camden tra il 25 e il 27 settembre del 1916. Era uno dei direttori del Metropolitan, ed è ricordato come compositore, autore di canzoni e soprattutto delle colonne sonore di alcuni dei più celebri film di John Ford (in particolare “Ombre rosse” e “Fort Apache”). Nel film “Il Grande Caruso” appare come direttore d’orchestra. Ma non è lui l’autore dello strano arrangiamento del duetto di Norma (per il quale il catalogo online EDVR indica altri due ipotetici nomi).
Mira o Norma, Alma Gluck (Adalgisa) e Louise Homer (Norma); Camden, 25 settembre 1916
Per avere un Adalgisa soprano in una registrazione ufficiale dell’opera completa bisogna attendere Montserrat Caballè nel 1984, con Joan Sutherland e naturalmente la direzione di Richard Bonynge (anche se una presenza sopranile c'era già stata alcuni anni prima con la Freni in un disco di duetti con la Scotto):
Poche sono le cantanti che eseguono per intero tutto ciò che c’è in partitura: spesso si omettono le esclamazioni (Ah… sì… ah…) sul passaggio orchestrale che precede la ripresa di “Sì fino all’ore estreme”, e si fa terminare il pezzo con l’acuto, che è scritto da Bellini, ma sarebbe seguito da una coda un po’ più estesa. Una versione veramente integrale è quella con Renata Scotto e Tatiana Troianos, con la direzione di Levine:
Mi sono sentito anche gli altri 2 trailer. Mah...... Se non è troppo cara l'acquisterò. Ora sono alle prese con una bella incisione della Forza del Destino diretta da Solti (live londinese del '62).
Grazie ad Enrico e a voi tutti per gli splendidi interventi. Con calma li leggerò recuperando il tempo perduto. Tra me e me riflettevo su chi vedrei bene in Norma oggi. Che ne dite della Joyce DiDonato come Norma (magari con la Dessay come Adalgisa)? Ciao! DM
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
Mah, la Dessay potrebbe andare bene solo che... è troppo diva per fare la seconda donna La Di donato, memore del recital dedicato alla Colbran mi convince poco. Voce simpatica, ma manca di quell'aurea sacerdotale e tragica che è la quintessenza dei ruoli Pasta, basta sentire come canta D'amore al dolce impero. Per me è una buona cantante buffa e di mezzo carattere. Piuttosto, tre/quattro anni fa sarebbe stato interessante uno spettacolo incentrato sulla Fleming, lei si' a suo modo pastiana a mio avviso. La Bartoli? Certamente è artista intelligente, ' tutt'altro che impulsiva nelle scelte, molto attenta a "preparare il terreno". Resta il problema della voce che, a mio avviso, straordinaria e' nel lavorare sui colori, ma forzatamente finisce per mancare di quell'ampleur neoclassico che in Norma non è forse rinunciabile.
Ultima modifica di Rodrigo il sab 11 mag 2013, 21:56, modificato 1 volta in totale.
Caro Rodrigo, in effetti la vocalitá aspra della Didonato non sarebbe sulla carta ideale per esaltare un ruolo pastiano come Norma. Ma neppure il colorismo esasperato ed estremo della Bartoli. Pure… chissá. Almeno nel secondo caso valuteremo. Per quanto riguarda la Fleming sono d´accordo, anche se temo che ridurrebbe la linea del canto belliniano in una marmellata. Peró sarebbe bello poterla sentire in questo ruolo! Un caro saluto, DM
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
Raitre sta trasmettendo la registrazione della Norma di Bologna, con la Devia (non mi piace né la voce né l'interpretazione: ma per una volta ho sentito eseguire com'è scritto "ei non dipende - pausa - no, non dipende") e una Adalgisa soprano (Carmela Remigio) che ha il pregio di un timbro giovanile ("giovinetta" la chiama Norma: per questo credo che le varie Dessay e Fleming che avete citato avrebbero dovuto pensarci alcuni anni fa).
Non ho avuto tempo, in questi giorni, per continuare e approfondire le altre nostre discussioni.
DottorMalatesta ha scritto:A proposito di questa Norma: Giudici nel numero di Classic Voice in edicola parla di interpretazione STORICA Mah... DM
Qui c'è già la registrazione completa del 21 aprile: Adalgisa come dicevo non è male; il tenore è Machado, e fa quel che può; dirige Mariotti. L'allestimento (regia di Tiezzi) è quello già proposto con Dessì e Armiliato, visto anche in televisione e ripreso anche altrove.
Giudici in un suo articolo (sempre su Classic Voice, mi pare) riteneva storica e sublime la Lucia di un paio di anni fa a Torino (Mosuc/Meli/Campanella, regia di Vick): io, per radio prima e poi dal vivo, avevo avuto impressioni diverse e quasi opposte, e ne avevo parlato qui sul forum (vedi i miei post del 22 giugno e del 4 luglio 2011: viewtopic.php?f=4&t=1030&p=16723#p16723) : è bello e utile, qui, nei teatri, sulle riviste, e in altri siti, che ci sia libertà per tutti di esprimere e motivare le proprie opinioni. Noi ringraziamo ancora una volta il Bagnoli, che ci dà questo spazio per farlo.
Non solo Giudici, caro Malatesta, ha considerato questa performance della Devia come storica, ma anche N. Salmoiraghi nell'ultimo numero de L'Opera (pp. 16-17) qualificandola come "magnifica" ed "indimenticabile" (questi alcuni aggettivi iniziali di tutto un peana...) e avanti su questa linea e parlando di freschezza vocale. Personalmente non mi convince tutta questa aggettivazione encomiastica e men che meno la Devia che passa da Liù a Norma. Sarà che i tempi cambiano e oggi fa colpo una Norma con i modi di Amina. A me NO, anzi ! Se mi avessero regalato il biglietto per questa Norma l'avrei rifiutato.