vivelaboheme1 ha scritto:Mi hai convinto!
Dò un bel 3 a Muti. 4 era un po' troppo.
Luisotti 7+, Rustioni 7.
marco vizzardelli
P.s. Ah, dimenticavo, mi hai convinto anche su Claudio Abbado. 10 è troppo poco. Aumento a 11, un voto nuovo, mai dato.
Teo, te la sei cercata...
Che palle.
Scusa, ma - con tutta la stima umana che ho per te (e sai benissimo che non è poca) - alle volte mi sembra che tu non legga un cavolo di quello che scriviamo qui sopra.
Ti sembra che questo sia il sito degli abbadiani itineranti?
Ti sembra che abbiamo mai mancato di rispetto a chi ama Muti?
Cazzo, veramente ogni tanto mi sembra di parlare in cinese o in giargianese.
Nessuno si sognerebbe mai di dire che RM non sia un fior di musicista, un fuoriclasse nel proprio repertorio: chi lo dicesse, sarebbe un cretino o in malafede.
Devo a RM alcuni degli spettacoli più eccitanti della mia vita: il
Guglielmo Tell, per esempio, oppure i
Dialogues des Carmelites.
Credo che la tenuta ritmica di molte delle sue realizzazioni sia quasi inimitabile.
Le cose che - personalmente - gli rimprovero sono ben altre:
l'egocentrismo spinto sino all'egotismo
la tendenza alla tuttologia
l'accentrazione su di sé di ogni aspetto dello spettacolo
l'esecuzione di tutto il repertorio settecentesco sempre da un'angolazione neoclassica
il suo pessimo Wagner (si può dire senza essere tacciato di essere abbadiano?)
il parlare di filologia e poi utilizzare l'italiano per il
Guglielmo Tell o per i
Vespri Siciliani le scelte per lo più discutibili dei cantanti (la Huffstodt in
Vestale è uno degli esempi più eclatanti)
le scelte dei registi in aperto e dichiarato disprezzo di questo lato fondamentale della rappresentazione
la costruzione del proprio mito vivente
il clientelismo spinto
il fatto che ha i capelli lunghi e bisunti
Detto questo, mi basta il secondo atto del suo
Guglielmo Tell per collocarlo nell'empireo dei Più Grandi della Storia
Abbado, dici?
Rileggiti - o meglio, leggiti: se ne hai voglia, beninteso - il
mio editoriale scritto per la sua morte.
Ti sembra una trionfalata? Un peana?
Credo di essere stato molto, molto obbiettivo; e mi sembra anche di aver scritto - forse unico in tutta la sbrodolata di quei giorni - tutto ciò che non ho mai amato di lui.
Credi che io sia fermo a un dualismo più patetico di Coppi-Bartali, Callas-Tebaldi o Mazzola-Rivera?
Non me ne è mai fregato un cazzo di paragoni o confronti come quelli di cui si beano Stefano, Francesco o altri sulle altre pagine in cui scrivi: quei confronti fatti apposta per dimostrare quanto sono bravi gli uni e coglioni gli altri.
Se c'è una ragione per cui nel 2006 ho aperto questo sito, è stata proprio quella di superare la logica delle pecette, delle cosiddette
scuole da portare in palmo di mano come valori assoluti, dell'assolutismo dogmatico, della Tecnica Unica, sia essa di canto o di direzione.
Non me ne è mai fregato un trionfale ed emerito cazzo: ed è questa l'unica, vera differenza fra
questo sito e il blog nero per cui scrivi.
Abbiamo dimostrato in pagine su pagine l'assoluto relativismo nel mondo dell'esecuzione musicale e teatrale.
A qualcuno piace più Abbado di Muti? Benissimo, si accomodi.
Ma
questo non è il pensiero di Operadisc!
A qualcuno piace più Muti di Abbado? Benissimo, si accomodi.
Ma
nemmeno questo è il pensiero di Operadisc!
La vuoi capire o no che a noi non ci importa una cippa di dualismi, di confronti, di
comeèpiùbravoquesto, di
questohalaveritàassolutaintasca e altre cazzate del genere?
Spero di essere stato chiaro.
Scusa, ma non ho più voglia di accettare accuse immotivate; anche se fatte da uno per cui ho grande stima umana