Milano - Teatro alla Scala

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda DottorMalatesta » mar 29 apr 2014, 15:02

Su questa vicenda il bravo (e coraggioso, vorrei aggiungere) Mattioli oggi su La Stampa scrive pane al pane e vino al vino, permettendo ai lettori di farsi un´idea meno nebulosa (non voglio dire chiara) di quanto stia (forse) succedendo dietro le quinte, nonché delle forze politiche in gioco.
Vale la pena leggerlo, come sempre.

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda mattioli » mar 29 apr 2014, 15:31

Troppo buono.
Aggiungerei che è umiliante (per Milano, per l'Italia, per tutti) che la Scala sia in ostaggio di simili situazioni.
Come sempre, viene voglia di emigrare.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda vivelaboheme » mar 29 apr 2014, 16:15

Condivido. Infatti, fossi Pereira, li manderi affan.... e me ne andrei altrove con la bella moglie! Lui se lo può permettere, la Scala e Milano lo meriterebbero.

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Alberich » mar 29 apr 2014, 17:48

C'è un link all'articolo? Non lo trovo...

Edit: trovato! http://lastampa.it/2014/04/29/spettacol ... emium.html

Aggiungo: letto. Interessante, se posso permettermi una critica penso che la lotta politica sarà anche importante, ma non ci dice nulla su come ha agito Pereira: accusare gli accusatori a me pare una scorciatoia.

Aggiungo anche che non mi lascia per niente stupefatto che 'nell'ambiente' tutti difendano Pereira. E aggiungo, come ultima cosa, che è un ulteriore elemento abbastanza irrilevante.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda DottorMalatesta » mar 13 mag 2014, 15:19

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda mattioli » mar 13 mag 2014, 15:24

Segnalo il nostro amico Vizza (aka vivelaboheme) intervistato oggi sull'argomento nientemeno che dal Corrieron de' Corrieroni, che lo presenta come "uno dei blogger più seguiti sulla Scala".
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda pbagnoli » mar 13 mag 2014, 16:28

Complimenti al Vizza!
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda DocFlipperino » mar 13 mag 2014, 16:58

complimenti, se permettete, anche al nostro Mattioli perchè nell'articolo dimostra che ha sempre il coraggio di dire quello pensa, oltre alla consuetà lucidità nel pensare a quello che dice

marco
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è in arresto. sì! all'ottavo piano....
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda mattioli » mar 13 mag 2014, 19:27

Troppo buono...
:oops:
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Alberich » mer 14 mag 2014, 13:20

Io continuo a rimanere perplesso e le domande che ci si faceva all'inizio non hanno avuto ancora nessuna risposta, se non la goffa intervista di Pereira a Mattioli stesso. Anche perchè il conflitto d'interessi è grosso come una casa e sarebbe assai opportuno un po' di trasparenza e chiarezza. Trasparenza e chiarezza che evidentemente sono mancati, visto che il CdA non era al corrente di quanto successo. O lo era? O aveva dato un mandato in bianco? A occhio tutto il casino è probabilmente il risultato di un mandato nebuloso dato a Pereira.
Se posso permettermi una critica all'articolo di Mattioli, l'ho trovato un po' un articolo da tifoso. In particolare, il fatto che il CdA sia composto di gente che non distingue un soprano da un basso e che l'altro sia il migliore al mondo mi pare una polemica un po' buttata lì: chi se ne frega? Qui si parta di carte bollate, non del merito degli spettacoli.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda vivelaboheme » mer 14 mag 2014, 15:11

Pereira è "solo" uno che, avendo preso in mano per alcuni anni l'opera di Zurigo ne fece, per bellezza di programmazione, il miglior teatro lirico del mondo. Un appassionato apriva il programma ad inizio stagione... e contava il numero delle trasferte, magari in "doppia" (due titoli favolosi nello steso giorno). Tant'è vero che Zurigo post-Pereira ha fatto, immediatamente, un bel tonfo qualitativo!
Naturalmente, con classica spocchia milanese - ma io direi "milanota", fusione lessicale di milanese e idiota - qui, in questa città, ci si diverte a farlo passare per "inadeguato" (patetica l'assessora nonmiricordocomesichiama, pateticissimo Maroni, pilatesco finora il sindaco di Milano) o, con favolosa ipocrisia nella patria di Penati, Formigoni e delle meraviglie di Dell'Utri, della Moratti-Expo. ecc., si fa i moralisti sull'acquisto di spettacoli probabilmente convenientissimi al teatro, di cui Scala e Milano dovrebbero esser grati. Confermo il mio parere pubblicato dal Corriere: fossi Pereira me ne andrei sbattendo la porta e rinfacciando ai milanesi la loro insipienza. Poi, i Micheli e quant'altro, e le meraviglie della massoneria locale comincino pure le loro grandi manovre: è una città davvero piccola (mentalmente) e provinciale (nel continuo questionare sul nulla). Fossi Pererira non aspetterei il parere del (pur degno) giurisvalorista Ichino. Girerei i tacchi, sottobraccio alla bella moglie, previe lunghe pernacchie, una per parte, ad entrambi gli edifici posti in Piazza della Scala. Questo meritano, loro e la città.
Invoco l'arrivo di Meli sovrintendente, Fogliani direttore musicale. Degni di Milano.

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Alberich » mer 14 mag 2014, 16:16

Scusa, Vittorio, ma secondo me è proprio questo il punto: 'Che io sappia, infatti, "conflitto d'interessi" non è rubricazione penale, ma descrizione sintetica, e spesso molto approssimativa, d'una situazione potenzialmente, ma non necessariamente generatrice d'irregolarità e di pubblico detrimento'. E' una situazione potenzialmente generatrice d'irregolarità, non c'è dubbio. Ed è proprio per questo che chi è in una situazione che potenzialmente genera irregolarità dovrebbe lavorare con la massima trasparenza e giustificare passo per passo le proprie scelte di fronte ai 'principali' di cui è agente, invece di firmare delle carte e tenerle coperte per mesi (e poi: son vincolanti o no? Ognuno dice la sua...). Se è andata così, ma francamente non s'è capito, è un atteggiamento che desta necessariamente sospetti e la difesa vizzardelliana 'Milano non merita Pereira' è del tutto irrilevante, a mio parere.
Se poi è vero che ha comprato degli allestimenti magnifici a prezzi stracciati può essere che sarà il festival di Salisburgo a chieder conto del suo operato...
Fatto sta che (capisco che qui abbiamo una diversa impostazione ideologica : Chef : ) il valore della transazione lo stabiliscono compratore e venditore, soprattutto in casi limite come un allestimento d'opera. Se io mi compro le mie stesse cose in segreto, facendo pagare a te, credo che tu sia legittimato a chieder conto del mio comportamento, e trattandosi di programmazione operistica futuro faccio fatica a pensare che sia sufficiente far vedere che il prezzo non è alto.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda beckmesser » mer 14 mag 2014, 16:47

vivelaboheme ha scritto:Pereira è "solo" uno che, avendo preso in mano per alcuni anni l'opera di Zurigo ne fece, per bellezza di programmazione, il miglior teatro lirico del mondo. Un appassionato apriva il programma ad inizio stagione... e contava il numero delle trasferte, magari in "doppia" (due titoli favolosi nello steso giorno).


Però, è anche solo uno che, passato al Festival di Salisburgo, non mi sembra abbia brillato per stagioni memorabili: in quella prossima, personalmente, ci sono spettacoli che mi interesserebbero moderatamente persino se mi regalassero i biglietti. E parliamo del Festival di Salisburgo. La verità, e ne sono sempre più convinto, è che in queste cose il talento di una persona conta relativamente, se le condizioni ambientali non sono consone al suo modus operandi. E le condizioni ambientali della Scala non sono quelle di Zurigo, così come non erano quelle di Aix e dello Chatelet nel caso di Lissner.

Detto questo (ossia che secondo me la scelta di Pereira è stata sbagliata), sul caso specifico del “fattaccio” mi sembra siamo di fronte ad una tipica ipocrisia italiana. Da quel che ho capito, Pereira è stato chiamato solo qualche mese fa, con anche l’incarico di completare la stagione prossima (almeno mi sembra, dato che il fattaccio ha fatto rinviare la presentazione della stagione, mettendone in dubbio alcuni spettacoli). Quindi, in sostanza, si prende un tizio, gli si dice: “Caro, occupati di completare la stagione che inizia fra qualche mese (ah, per inciso, è una stagione monstre dato che c’è l’expo), però sappi che: non puoi decidere niente, non puoi comprare niente, non puoi firmare niente, e anche per comprare un bullone devi chiedere l’autorizzazione all’altro sovrintendente, con cui non andate d’accordo. Buona fortuna…”. In sostanza: lo si è messo in condizione di non poter far altro che quello che ha fatto, salvo poi bastonarlo per averlo fatto.

Questo, a prescindere dalla qualità degli spettacoli acquistati, che io non avrei preso nemmeno se regalati…

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda mattioli » mer 14 mag 2014, 17:00

Una breve risposta per ragioni personali:

Se posso permettermi una critica all'articolo di Mattioli, l'ho trovato un po' un articolo da tifoso. In particolare, il fatto che il CdA sia composto di gente che non distingue un soprano da un basso e che l'altro sia il migliore al mondo mi pare una polemica un po' buttata lì: chi se ne frega? Qui si parta di carte bollate, non del merito degli spettacoli.


Vedi Alberich, se quel gruppo di persone che nulla sanno d'opera che compone il CdA della Scala ne sapesse qualcosa, saprebbe per esempio che Gérard Mortier comprò a Salisburgo La clemenza di Tito che aveva prodotto a Bruxelles, poi la ricomprò a Parigi e poi la ri-ricomprò a Madrid. Saprebbe che Stéphane Lissner porterà a Parigi due produzioni fatte da lui alla Scala. Saprebbe che il prezzo pagato da Pereira per quattro produzioni di Salisbrugo (belle o brutte, questo sì è irrilevante, o meglio soggettivo) è irrisorio. Saprebbe insomma un po' di cose diciamo basiche su come funziona un grande teatro d'opera, il che gli permetterebbe di parlare con maggior cautela di conflitto d'interessi (e magari anche di tifoserie) invece di rispondere ai desiderata dei propri padroni e padrini politici e magari delle ansie giustizialiste di un'opinione pubblica isterica. Tutto qui.

Detto questo (ossia che secondo me la scelta di Pereira è stata sbagliata), sul caso specifico del “fattaccio” mi sembra siamo di fronte ad una tipica ipocrisia italiana. Da quel che ho capito, Pereira è stato chiamato solo qualche mese fa, con anche l’incarico di completare la stagione prossima (almeno mi sembra, dato che il fattaccio ha fatto rinviare la presentazione della stagione, mettendone in dubbio alcuni spettacoli). Quindi, in sostanza, si prende un tizio, gli si dice: “Caro, occupati di completare la stagione che inizia fra qualche mese (ah, per inciso, è una stagione monstre dato che c’è l’expo), però sappi che: non puoi decidere niente, non puoi comprare niente, non puoi firmare niente, e anche per comprare un bullone devi chiedere l’autorizzazione all’altro sovrintendente, con cui non andate d’accordo. Buona fortuna…”. In sostanza: lo si è messo in condizione di non poter far altro che quello che ha fatto, salvo poi bastonarlo per averlo fatto.


Ineccepibile il Beck. Come al solito.
Scusate l'intervento per ragioni personali, d'ora in poi me ne asterrò.
Saluti e ossequi a tutti

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