Milano - Teatro alla Scala

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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda reysfilip » gio 23 mag 2013, 17:48

Infatti avevo accennato solo alle nuove produzioni. Trovatore, Simone e Lucia sono abbastanza indegni. Ma rispetto alla stagione attuale mi sembra molto meglio.
Riguardo al Così fan tutte, c'è scritto Nuova Produzione ma leggendo l'introduzione si legge la seguente affermazione:

Il regista tedesco Claus Guth, quello del recente Lohengrin, vi si applicherà con tutta la sua forza intellettuale: riprende, variandolo, un suo spettacolo, per farne in sostanza uno nuovo.

Mmmm questa cosa puzza.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda DottorMalatesta » gio 23 mag 2013, 17:53

reysfilip ha scritto:Infatti avevo accennato solo alle nuove produzioni. Trovatore, Simone e Lucia sono abbastanza indegni. Ma rispetto alla stagione attuale mi sembra molto meglio.


Sí meglio... rispetto all´obbrobrio di quest´anno! :mrgreen:
Peró triste che il meglio si basi unicamente su coproduzioni!
Ciao!
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda reysfilip » gio 23 mag 2013, 18:07

Quello è vero. Basta vedere che per produrre quell'Elektra ci si sono impegnati 4 teatri (Scala, Met, Helsinki, Liceu e Berlino!) e un festival. Alla faccia dell'ammortizzazione spese.
Comunque non so se avete visto la stagione del Regio di Torino. Quella sì che è desolante! L'unica cosa che la risolleva un pochino è The Rake's Progress con regia di McVicar, ovviamente in coproduzione con la Scottish Opera.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Enrico » gio 23 mag 2013, 21:17

DottorMalatesta ha scritto: E poi dimmi tu se non é un gerontocomio in libera uscita!!!

Tra i vecchi scaligeri (c'è anche Ramey!) l'Enea sessantenne di Kunde sembrerà un ragazzino!
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda VGobbi » gio 23 mag 2013, 22:07

Enrico ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto: E poi dimmi tu se non é un gerontocomio in libera uscita!!!

Tra i vecchi scaligeri (c'è anche Ramey!) l'Enea sessantenne di Kunde sembrerà un ragazzino!

Io sono gerontofilo di natura ... la presenza di Mazura e di McIntyre e' da sballo!!! : Love :
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda pbagnoli » sab 25 mag 2013, 19:38

Io invece vado un po' in senso contrario al vostro.
Ecco le mie considerazioni in home
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Teatro alla Scala

Messaggioda Rodrigo » sab 25 mag 2013, 20:39

Ho letto l'editoriale e globalmente non posso che concordare. Giustissimo mettere il dito nella piaga di una gestione ottusa e insensata che si riverbera nei titoli e nell'assemblaggio dei cast. Sono un po' meno d'accordo, se ho ben capito, su alcuni giudizi sui cantanti. E' colpa di Domingoo di Nucci se la Scala li chiama ancora? E' colpa di Florez se la dirigenza lo chiama per l'ennesimo Ory e non, che so, per un Domino Noir? Certamente no, o forse non è principalmente colpa dei cantanti ai quali al massimo andrebbe addebitato di non saper dir di no. Ma la colpa principale, a mio avviso, è di chi li chiama oppure di chi non sa incoraggiarli ad "osare".
Capisco l'umor polemico, che nel contesto ci sta, ma il giudizio sulla Agresta e sulla Pratt mi è parso un po' estremizzato. La Agresta a Torino cantò con buona voce e fraseggio assai pertinente una pugnace Elena dei Vespri . parte che non perdona cantanti in difetto dell'una e dell'altro - e Leonora ci sta come esordio scaligero. Di nuovo: è colpa sua se viene calata in un contesto surreale? La Pratt - sentita più volte dal vivo - è ben più che una diligente "tecnica", sta anzi facendo scelte di repertorio non banali e tali da costruire un futuro di potenziale interesse. Certo da qualcuno le viene attribuira una "missione restauratrice" indebita e, soprattutto, che non ha nulla a che vedere con la musica e il canto. Se poi l'Africaine gliela propongono a Venezia e non alla Scala, dove fa secondo cast, è l'ennesima dimostrazione della dabbenaggine di un management e di una direzione musicale non lungimirante.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Enrico » dom 26 mag 2013, 1:36

pbagnoli ha scritto:Io invece vado un po' in senso contrario al vostro.
Ecco le mie considerazioni in home

Perché in senso contrario? mi pare che tutti stiamo dicendo che è una schifezza, tranne forse per qualche titolo d'importazione che presenta alcuni isolati elementi parzialmente interessanti.
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda pbagnoli » dom 26 mag 2013, 12:25

Enrico ha scritto:
Perché in senso contrario? mi pare che tutti stiamo dicendo che è una schifezza, tranne forse per qualche titolo d'importazione che presenta alcuni isolati elementi parzialmente interessanti.

Reysfilip e Dr. Malatesta mi sembrano più possibilisti; almeno, questo evinco dai loro post
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Re: Teatro alla Scala

Messaggioda pbagnoli » dom 26 mag 2013, 12:30

Rodrigo ha scritto:Capisco l'umor polemico, che nel contesto ci sta, ma il giudizio sulla Agresta e sulla Pratt mi è parso un po' estremizzato. La Agresta a Torino cantò con buona voce e fraseggio assai pertinente una pugnace Elena dei Vespri . parte che non perdona cantanti in difetto dell'una e dell'altro - e Leonora ci sta come esordio scaligero. Di nuovo: è colpa sua se viene calata in un contesto surreale? La Pratt - sentita più volte dal vivo - è ben più che una diligente "tecnica", sta anzi facendo scelte di repertorio non banali e tali da costruire un futuro di potenziale interesse. Certo da qualcuno le viene attribuira una "missione restauratrice" indebita e, soprattutto, che non ha nulla a che vedere con la musica e il canto. Se poi l'Africaine gliela propongono a Venezia e non alla Scala, dove fa secondo cast, è l'ennesima dimostrazione della dabbenaggine di un management e di una direzione musicale non lungimirante.

Ok.
Qui è necessario intendersi.
Non ho detto ovviamente che siano due chiaviche.
La Pratt sta facendo una buona carriera che, per il momento, si basa maggiormente su dati tecnici non banali più che su originalità e intuizioni di fraseggio. Da qui a parlarne come la nuova Sutherland ce ne corre.
La Agresta è parimenti brava ma a me sembra un'onesta professionista di repertorio, una di quelle cantanti che - se esistesse un cast fisso - ogni teatro dovrebbe cercare di avere.
Poi magari con gli anni entrambe diventeranno fuoriclasse assolute; ma adesso non lo sono, nessuna delle due. Il problema è che i ruoli che vanno a coprire nel prossimo cartellone scaligero richiedono prepotentemente due fuoriclasse, di quelle che ti sbarellano; in assenza di ciò, non ha senso allestire queste opere già sentite mille volte
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Enrico » dom 26 mag 2013, 12:49

E negli ultimi trenta o quarant'anni chi ha cantato Lucia e il Trovatore alla Scala? Serra, Devia, Ciofi, Frittoli...
Ciò che impressiona, negativamente, oltre agli errori di distribuzione di cui parlavi nell'editoriale, è il fatto che in alcuni cast, in particolare in quelli delle opere italiane, troviamo sempre i soliti nomi e i soliti cantanti che circolano un po' in tutti i teatri d'Italia grandi e piccoli: sono forse sempre le stesse persone che si occupano di questi cast? ci si affida ai pacchetti già pronti delle compagnie e delle agenzie? si prendono quei pochi cantanti disponibili perché altri sono impegnati altrove e non possono accettare contratti all'ultimo momento? o forse come abbiamo ipotizzato altre volte i "fuoriclasse" non hanno né voglia né tempo né interesse di cantare alla Scala? si è tentati di dare ragione a coloro che considerano le stagioni liriche italiane come forme di spreco di denaro pubblico...
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Enrico » dom 26 mag 2013, 12:57

Ma non avete visto che abbinata a due balletti c'è anche la Cavalleria Rusticana con la regia di Martone? sarà diretta di nuovo da Harding, con Liudmyla Monastyrska (Santuzza) Valeria Tornatore (Lola) Jorge De León (Turiddu) Vitaliy Bilyy (Alfio) ed Elena Zilio (Mamma Lucia).
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda VGobbi » dom 26 mag 2013, 13:50

Letto anch'io l'editoriale di Bagnolo, a mio giudizio eccessivamente severo. Sia chiaro, stagione mediocre ma con qualche punto d'interesse, che trovo anche nei cast e non solo sulla carta.

- "La Traviata" inaugurale la trovo interessantissima, anche e sopra tutto per la regia di quel geniaccio di Tcherniakov ed anche il cast mi pare assembrato con la punta di diamante nella Violetta della Damrau e poi c'e' Gatti, che ritengo davvero uno dei migliori direttori in circolazione. Ci saranno i soliti passatisti che contesteranno a priori questa Traviata? Chessenefrega, lasciamelo dire.

- i cast delle restanti opere opere verdiane, su questo concordo con Pietro, in effetti sono da latte alle ginocchia ... piu' che altro per inutili riproposizioni (quando avrebbero potuto puntare su altri nomi innovativi) ed il "Simon Boccanegra" e' semplicemente improponibile!!!

- anche la "Lucia di Lammermoor" mi pare assai povero come cast e la tanto acclamata Jessica Pratt e' riservata al secondo cast, a scapito della sconosciuta Shagimuratova, ma magari sara' un fenomeno. : Blink :

- "Elektra" e' quanto di meglio poteva proporre ... e fare lo schizzinoso anche su questa produzione, mi pare del tutto fuori luogo (seppur secondari, vi sono pure Mazura e McIntyre daiii!!!).

- "La sposa dello zar" c'e' sopra tutto Kotcherga!!! A me basta e come sai, chi si accontenta gode! : Love :

- quanto a "Les Troyens", insomma ... non mi sembra il caso di strapparsi i cappelli, visti i nomi proposti. Certo Kunde ha 60anni ma si difende benissimo, Barcellona (tu la trovi fuori luogo) ed Antonacci (qualche crepa vocale di troppo) mi sembrano artiste intelligenti per poter affrontare questa nuova prova e poi c'e' Pappano.

Insomma, logicamente si poteva fare e molto di piu' ... siamo in piena crisi ... accettiamo quel che passa per il convento, in attesa di tempi migliori e sopra tutto in attesa che arrivi il nuovo sovrintendente scaligero!
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda Enrico » dom 26 mag 2013, 17:15

VGobbi ha scritto:accettiamo quel che passa per il convento

Se non fosse il "convento" più ricco e più caro d'Italia...
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Re: Milano - Teatro alla Scala

Messaggioda pbagnoli » dom 26 mag 2013, 18:05

Enrico ha scritto:
VGobbi ha scritto:accettiamo quel che passa per il convento

Se non fosse il "convento" più ricco e più caro d'Italia...

Quoto in pieno quello che dice Enrico.
Non è che la stagione proposta costi poco: quanto costerà, per esempio, aver acquistato i Troyens di McVicar? O assicurarsi l'alternanza di Domingo e Nucci in Simone?
Un sacco di soldi.
Il problema è che sono soldi mal spesi.

Vittorio, non ho detto che sia poco attraente l'Elektra Salonen-Chèreau-Herlitzius.
Nel mio articolo, ben lungi da essere schizzinoso come dici tu (che non hai letto con attenzione), scrivo:
Di tutto ciò che verrà dopo, le uniche cose veramente degne di interesse sono: “La sposa dello zar”, purtroppo diretta da Barenboim, ancora con la regia di Tcherniakov (in una produzione con la Staatsoper unter den Linden) che qui, finalmente, troverà il terreno adatto al proprio estro, e con un cast quasi totalmente privo di interesse; i “Troiani” diretti da Pappano e la regia di McVicar, con il sessantenne Kunde, la Barcellona come Didon (!) e la Cassandre della Antonacci che, già a Londra, era molto ai limiti per un’operazione del genere; e, infine, “Elektra” diretta da Salonen con la regia di Chéreau e, come protagoniste, Herlitzius e Meier (si taccia della Pieczonka).

Naturalmente, per me non è di nessun interesse la presenza delle tre mummie di McIntyre, Mazura e Kotcherga; gli elementi di interesse per me sono altri e credo di averli esplicitati a sufficienza.
Il punto è che ha ragione Enrico: i soldi non sono precisamente pochi - o meglio: la loro mancanza si evidenzia nel numero ridicolo di recita - bensì sono molto mal spesi.
Chi li spende così dimostra di non conoscere se non per sommi capi cosa succede nel mondo; ha un concetto presupponente e assolutamente sbagliato del modo di mettere in scena un'opera, segnatamente un'opera verdiana anche se aspettiamo di vedere cosa succederà all'inaugurazione; non ha nessuna idea su come attribuire i ruoli.
Non è che queste siano operazioni a costo zero; costano, eccome.
Sono però soldi molto, molto mal spesi.
Lo abbiamo visto nella stagione di quest'anno e in tutte quelle che l'hanno preceduta.
Pensi che il Don Carlo con la direzione di Gatti e la regia di Braunschweig sia costato due lire?
Pensi che l'obbrobriosa ultima Aida di Zeffirelli sia stata allestita nel segno dell'economia? E rifletti sul cast, probabilmente fra i peggiori di sempre, ma con un tal profluvio di sedicenti star che si saranno fatte pagare come parlamentari; in compenso, a noi è toccato assistere all'uscita volontaria di scena di Alagna, all'indegna gestione dei sostituti (preparato Fraccaro, buttato in scena Palombi), all'inadeguatezza e alle stonature della Urmana.
Pensi che il Ring Barenboim-Cassiers sia stato un prodotto low cost? Un obbrobrio osceno, noioso, pestifero, allestito con una sufficienza pari alla prosopopea di chi vi si è cimentato. Ricordi il cast? L'invecchiatissimo Tomlinson ha fatto il peggior Hunding che si ricordi; e non hanno trovato niente di meglio di un semi-debuttante, il tremendo Kowaljow (spacciato sul sito per "grande cantante wagneriano) per sostituire Pape.

No, Vittorio. Io non voglio "cantanti che si difendono benissimo" o vecchie cariatidi chiamate in ruoli cammeo per fare simpatia (per lo più fanno invece figure pietose); mi spiace ma, con tutti i soldi che vengono messi in campo, voglio i fuoriclasse.
Se non ce li hai, vuol dire che la tua programmazione fa schifo
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