da Maugham » ven 26 giu 2009, 13:46
Stagione 2010 (com. stampa)
Allego il:
COMUNICATO STAMPA
TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
STAGIONE D’OPERA E BALLETTO 2010
La Fondazione del Teatro Comunale di Bologna inaugura la Stagione d’Opera e Balletto 2010 con uno dei capolavori più amati e rappresentati del primo Novecento tedesco: sabato 16 gennaio 2010 debutta infatti Salome, dramma musicale in un atto di Richard Strauss, in un nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna in coproduzione con il Teatro Giuseppe Verdi di Trieste.
La nuova Stagione d’Opera e Balletto del Teatro Comunale modifica dunque i propri tempi di programmazione - che diventa ad anno solare e non più stagionale - e sposta il debutto a gennaio 2010.
Questo consente di distribuire la nuova Stagione di opere e balletti lungo tutto l’anno solare, suddividendola idealmente in due periodi ben distinti: da gennaio a giugno la tradizionale programmazione lirica con cinque titoli d’opera; da ottobre a dicembre la prosecuzione ‘autunnale’ con un’opera di repertorio di grande impatto popolare, due balletti e altrettante opere moderne, tra cui “Orfeo9”, “la prima opera rock italiana, la prima mai rappresentata al mondo”.
Questa nuova modalità di programmazione mette in luce almeno tre aspetti diversi.
Il primo, e più importante, è l’attenzione verso un pubblico nuovo, più eterogeneo e attento a forme di spettacolo meno tradizionale e più moderno, come il balletto o l’opera contemporanea: in questa direzione è andata la scelta di inserire in cartellone spettacoli di repertorio e di grande appeal popolare - come “L’elisir d’amore” di Donizetti e “La Traviata” di Verdi -, balletti come “Coppelia” di Delibes o opere di autori viventi come “Powder her face” dell’inglese Thomas Adès.
Il secondo aspetto, meno evidente ma altrettanto importante, è legato alla modalità di produzione: i tanti nuovi allestimenti presenti nel cartellone 2010 sono la dimostrazione dello sforzo produttivo del Teatro Comunale, che conferma la sua centralità all’interno del sistema teatrale regionale, mantenendo tuttavia sempre alta l’attenzione non solo alle collaborazioni con altre realtà teatrali ma soprattutto alla ‘trasportabilità’ e al riutilizzo degli allestimenti all’interno del circuito teatrale regionale, in modo da assolvere pienamente ad una condizione fondamentale del nuovo corso produttivo della Fondazione, che è, appunto, quella di produrre e distribuire i propri allestimenti all’interno dei circuiti teatrali, ottimizzando e riducendo così i costi degli allestimenti.
Il terzo e ultimo aspetto, è la presenza massiccia di giovani talenti, soprattutto tra i cantanti, tra i quali vanno annoverati i giovani artisti della Scuola dell’Opera Italiana, che già la scorsa stagione hanno dato ottime prove ne “La Rondine” di Giacomo Puccini e nel “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti.
In direzione di un rinnovamento del pubblico tradizionale si è dunque operato l’inserimento, nel cartellone della programmazione 2010, di opere di grande popolarità, alcune di esse sostenute quasi interamente dai giovani allievi della Scuola dell’Opera Italiana, affiancati e diretti da un grande professionista: è questo il caso de “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, che vanta la presenza del grande Michele Pertusi - reduce dal recentissimo successo personale ottenuto nel “Don Pasquale” - nel ruolo del Dottor Dulcamara e di una grande professionista alla regia come Rosetta Cucchi; e de “La Traviata” di Giuseppe Verdi, che vede sul palcoscenico Mariella Devia, uno dei migliori soprani italiani, e la regia di Alfonso Antoniozzi, baritono di fama internazionale che ama cimentarsi, con ampi consensi sui di pubblico che di critica, nella regia lirica.
Per tutti gli appassionati di danza, un genere particolarmente amato soprattutto dai più giovani ma assente dalle ribalte bolognesi, l’autunno del Teatro Comunale sarà particolarmente denso di importanti appuntamenti a cui non mancare: torna sul palcoscenico del Teatro di Largo Respighi la prestigiosa compagnia Aterballetto con due coreografie di Mauro Bigonzetti – “Rossini Cards”, uno scoperto e appassionato omaggio al grande musicista di Pesaro, e “Terra”, un viaggio coreografico all’interno dell’immagine che tutti noi abbiamo del popolo ebraico, con le sue fughe, il suo continuo e incessante vagare che diventano “la metafora dell’esistenza stessa dell’uomo”. A questo ideale dittico si va ad aggiungere un classico della danza come “Coppelia” di Léo Delibes, coreografato da Evgheni Polyakov per la Compagnia di Ballo MaggioDanza.
Infine, per tutti coloro che amano l’opera contemporanea, non mancheranno due titoli curiosi e di sicuro impatto anche sul pubblico meno avvezzo a frequentare il teatro d’opera: il primo titolo è rappresentato dall’opera da camera in due atti “Powder her face” del giovane musicista inglese Thomas Adès; il secondo è la prima opera rock della storia: “Orfeo 9” di Tito Schipa jr., figlio del leggendario tenore, nell’anniversario del debutto, avvenuto al Teatro Sistina di Roma nel 1970.
Stagione di grandi titoli di repertorio, dove spiccano il ‘sinfonismo’ della “Salome” di Richard Strauss e l’“Idomeneo” mozartiano di rara frequentazione nei teatri lirici italiani, la programmazione 2010 del Teatro Comunale di Bologna ripercorre idealmente tutto l’Ottocento operistico, dal Donizetti ‘rivoluzionario’ dell’“Elisir d’amore”, che segna una svolta nella storia dell’opera buffa con l’entrata in scena di un pero e proprio ‘personaggio’, motore dell’azione scenica, a “La Traviata” di Giuseppe Verdi, capolavoro indiscusso non solo del lirismo verdiano ma del teatro d’opera romantico; dal realismo ambientale della “Carmen” di Georges Bizet sino al giovanile Puccini di “Edgar”.
Ad aprire dunque la nuova Stagione, il 16 gennaio 2010, sarà “Salome” di Richard Strauss in un nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna in coproduzione con il Teatro Giuseppe Verdi di Trieste. Sul podio Nicola Luisotti, chiamato a dirigere un cast all’altezza di questo debutto, in cui figurano il soprano tedesco Nadja Michael, già acclamata Salome nell’allestimento del Teatro alla Scala del febbraio 2007, e il grande tenore americano Robert Brubaker nella parte di Erode.
La regia è di un maestro assoluto del teatro italiano: Gabriele Lavia.
Dramma musicale in un atto su libretto di Hedwig Lachmann (dal testo francese dell’omonimo capolavoro di Oscar Wilde), “Salome” debutta il 9 dicembre 1905 al Königliches Opernhaus di Dresda, suscitando scandalo a causa del soggetto violentemente erotico. Vero e proprio poema sinfonico, “Salome” porta alle estreme conseguenze il dramma wagneriano, esasperandone in chiave moderna tutti gli stilemi. L’apice dell’opera, considerata ormai un capolavoro assoluto del teatro musicale del primo Novecento, è la famosa “danza dei sette veli”, un vero e proprio crescendo ipnotico che riassume tutti i temi principali dell’opera, quali l’ossessione amorosa, il desiderio, l’amore e la morte.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo di UGF Banca.
Capolavoro giovanile e primo grande successo di Wolfgang Amadeus Mozart, “Idomeneo”, dramma per musica in tre atti su libretto di Giambattista Varesco, è un’opera di rara frequentazione – ma non si può non ricordare che l’opera inaugurò la stagione 2005-2006 del Teatro alla Scala, diretta da Daniel Harding -, mai allestita al Teatro Comunale di Bologna, che ora la coproduce in un nuovo allestimento con il Teatro Regio di Torino. Il debutto avverrà il 21 febbraio 2010.
Il ruolo del titolo è affidato al giovane ma già affermato tenore Francesco Meli, recentissimo Ernesto nel Don Pasquale che ha chiuso la Stagione d’Opera 2008-2009 del Teatro Comunale. Sul podio dell’Orchestra e del Coro il Direttore Principale, Michele Mariotti, nella prima delle tre opere che dirigerà nella stagione 2010. La regia è di Davide Livermore.
Riscoperta solamente negli anni ’80 del Novecento, “Idomeneo” contiene alcuni elementi di sperimentazione formale che, allontanando le convenzioni dell’opera metastasiana, ne fanno un capolavoro moderno, dove alla tradizionale alternanza di arie e recitativi si aggiungono cori, brani orchestrali e danze.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo di Per il Comunale.
Il 27 marzo 2010, dopo sette anni di assenza dal palcoscenico del Teatro Comunale, torna a Bologna “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti. Il melodramma giocoso in due atti del grande compositore bergamasco, rappresentato a Milano il 12 maggio 1832, sarà diretto da Andriy Yurkevych, Direttore Musicale del Teatro Nazionale di Odessa. La regia è affidata a Rosetta Cucchi, che avrà il compito di dirigere sulla scena i giovani artisti della Scuola dell’Opera Italiana. Con loro, nel ruolo del Dottor Dulcamara, torna sul palco del Teatro Comunale Michele Pertusi, reduce dal successo ottenuto recentemente nel Don Pasquale nel ruolo del titolo.
Lo spettacolo è un nuovo allestimento del Teatro Comunale in coproduzione con Wexford Festival Opera.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo di Alfa Wassermann.
Dopo Salome, un altro grande personaggio femminile, dalla forte e intensa sensualità, approda sul palco del Comunale. L’11 maggio 2010 debutta infatti “Carmen”, il capolavoro operistico di Georges Bizet.
L’allestimento, del The Latvian National Opera di Riga, è diretto da Michele Mariotti. La regia è di Andreys Žagars.
La storia della sigaraia sivigliana – libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dalla novella omonima di Prosper Mérimée, e andata in scena all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875 – è qui trasportata nel mondo dei guerriglieri castristi, ma l’opera mantiene intatti il senso e l’esotismo dell’originale.
Il cast internazionale è di altissimo livello: il soprano georgiano Nino Surguladze interpreta la parte della protagonista, Andrew Richards, già applaudito Sansone nel Samson et Dalila allestito la scorsa stagione dal Teatro Comunale, è Don José, Simone Alberghini, basso-baritono apprezzato per la qualità della sua voce e per l’importante presenza scenica, interpreta Escamillo e la giovanissima Alessandra Marianelli dà voce e corpo al personaggio di Micaela.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo dell’Associazione Amici del Teatro Comunale di Bologna.
A mancare all’appello delle opere mai allestite al Teatro Comunale di Bologna c’è, oltre al già citato “Idomeneo”, “Edgar” di Giacomo Puccini. L’opera giovanile del grande compositore lucchese viene proposta in un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Regio di Torino (debutto: 18 giugno 2010). La versione adottata è quella in quattro atti del 1889.
Sul podio dell’orchestra e del Coro del Teatro Comunale Mario De Rose, mentre la regia è affidata al solido mestiere di Lorenzo Mariani.
José Cura, che al Teatro Comunale ha ormai dato prova di essere anche un ottimo direttore e un buon regista, dopo il successo ottenuto con l’allestimento de La Rondine, torna a Bologna, questa volta nei panni che più lo hanno reso famoso al mondo, quelli di tenore, e si cala nel ruolo del protagonista, affiancato da due primedonne come Svetla Vassileva nel ruolo di Fidelia e Giuseppina Piunti nel ruolo di Tigrana. Al baritono Marco Vratogna il compito di interpretare il ruolo di Frank.
L’opera di apertura dell’ideale programmazione autunnale (12 ottobre 2010) è “La Traviata” di Giuseppe Verdi, che vanta la partecipazione di una grande artista come Mariella Devia, affiancata sul palcoscenico dai migliori artisti della Scuola dell’Opera Italiana.
Sul podio nuovamente Michele Mariotti mentre la regia è di Alfonso Antoniozzi che, dopo il felice esperimento del Don Pasquale, si immerge qui nel mondo verdiano.
Lo spettacolo, che è un nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna, è realizzato grazie al contributo di Alfa Wassermann.
“Powder her face”, opera da camera in due atti del compositore e pianista inglese Thomas Adès su libretto di Philip Hensher, è la prima opera composta dall’artista inglese su commissione dell’Almeida Opera per il Cheltenham Festival del 1995. Il soggetto scabroso ha fatto di quest’opera un vero e proprio “caso”, catapultando l’autore alla ribalta internazionale.
Il grande regista e scenografo Pier Luigi Pizzi, dopo il successo ottenuto lo scorso anno con Der Vampyr di Marschner in apertura di Stagione, accetta la sfida di dirigere un’opera contemporanea con l’originalità e la competenza che da sempre lo contraddistinguono. La bacchetta è quella del giovane ma esperto Giuseppe Grazioli.
L’allestimento, coprodotto insieme al Teatro Rossini di Lugo, debutta il 9 novembre 2010.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo dell’Associazione Amici del Teatro Comunale di Bologna.
L’ultima parte della programmazione è intermante dedicata alla danza: a novembre torna a Bologna la prestigiosa compagnia di danza Aterballetto con due coreografie di Mauro Bigonzetti: “Terra”, su musica di Bruno Moretti, e “Rossini Cards” su musiche di Gioachino Rossini; a dicembre la Compagnia di Ballo MaggioDanza debutta con “Coppelia”, balletto pantomimico in due atti e tre scene con le coreografie di Evgheni Polyakov. L’allestimento è del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Un discorso a parte, infine, merita “Orfeo9” di Tito Schipa jr., la prima opera rock italiana. Nel quarantesimo anniversario del debutto – avvenuto al Teatro Sistina di Roma nel gennaio 1970 -, il Teatro Comunale di Bologna presenta (dicembre 2010) in un nuovo allestimento il capolavoro di Schipa, figlio del celebre tenore. Dopo anni di censure, l’opera rock di Tito Schipa jr. è oggi considerata a tutti gli effetti un melodramma che si inserisce nella tradizione dell’opera popolare italiana. L’opera, che al suo debutto venne interpretata da alcuni tra i migliori cantanti pop italiani come Renato Zero e Loredana Bertè, racconta la storia di un moderno Orfeo, che deve salvare la sua Euridice dall’inferno della droga.
Mae West: We're intellectual opposites.
Ivan: What do you mean?
Mae West: I'm intellectual and you are the opposite.