Pagina 1 di 2

Richard Jones

MessaggioInviato: ven 12 giu 2009, 22:44
da MatMarazzi
Da alcuni soci del Wanderer, partiti ieri in comitiva per l'Inghilterra, dove si sciropperanno il Falsfaff di Glyndebourne (Jurowski-Jones) e la Lulu al Covent Garden (Pappano - Loy), stanno arrivando le prime esternazioni via sms.

Così mi messaggia il caro amico Olao, al primo intervallo del Falstaff:
"Che dirti... Spettacolo assolutamente geniale ed esilarante. Peccato che anche tu non sia qui con noi".
:evil: :evil: :evil: :evil:
Mi sento il mostro della bile verde.

Mi vendicherò la prossima settimana con le due Carmen: OpéraComique (con Gardiner-Noble-Antonacci) e NDO di Amsterdam (con Carsen).

E tuttavia l'sms di Olao mi ha permesso di realizzare che al "mio" Richard Jones, il mio regista d'opera ideale, quello che ritengo il vertice operistico degli ultimi vent'anni (e dei prossimi venti) non avevamo ancora dedicato un thread nel nostro forum.

Rimedierò elencando gli spettacoli in cui ho potuto ammirarlo dal vivo.

- La Dama di Picche (Bologna)
- L'angelo di fuoco (Bruxelles)
- Gianni Schicchi / Ora spagnola (Londra)
- Lady Macbeth di Mszensk (Milano)
- Macbeth (Glyndebourne)
- Hansel und Gretel (Metropolitan)
- Cavalleria Rusticana / Pagliacci (English National Opera)

Se qualcuno ha qualcosa da dire in merito, è graditissimo.
Un salutone,
Mat

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: ven 12 giu 2009, 22:49
da Maugham
MatMarazzi ha scritto:
:evil: :evil: :evil: :evil:
Mi sento il mostro della bile verde.


Consoliamoci con la trasmissione di Artè Lunedi 22.
E con il Lohengrin che vedremo a Monaco (con Kaufmann).

WSM

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 10:45
da VGobbi
Maugham ha scritto:Consoliamoci con la trasmissione di Artè Lunedi 22.

Ma e' un documentario oppure un'opera con la regia di Jones ? A che ora ?

Grazie mille !

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 11:47
da MatMarazzi
VGobbi ha scritto:
Maugham ha scritto:Consoliamoci con la trasmissione di Artè Lunedi 22.

Ma e' un documentario oppure un'opera con la regia di Jones ? A che ora ?

Grazie mille !


No, Vit: viene trasmesso proprio il nuovo Falstaff di Glyndebourne!
Guardalo assolutamente!
W Jones.

Maugham ha scritto:E con il Lohengrin che vedremo a Monaco (con Kaufmann).

Parli bene tu, che lo vedrai seduto dalla platea.
Io mi sono dovuto prendere un posto ...in piedi!
Tutto esauritissimo...

Bah...
Salutoni,
Mat

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 11:58
da marco
io ho visto solo la Dama bolognese e ricordo un bellissimo spettacolo pieno di idee e molto coerente, vedrò anch'io il Lohengrin bavarese
x Mat: quando vai :?:

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 12:03
da MatMarazzi
marco ha scritto:io ho visto solo la Dama bolognese e ricordo un bellissimo spettacolo pieno di idee e molto coerente, vedrò anch'io il Lohengrin bavarese
x Mat: quando vai :?:


Magnifico.
Ci saremo il 19 luglio. Tu?
A proposito, come diavolo hai fatto a trovare i biglietti? :)
Noi del Wanderer siamo riusciti a prenderne solo 10 seduti e 10 in piedi...
Un disastro... Mai visto a Monaco nulla del genere!

Mat

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 12:58
da marco
io vado il 15 e la sera dopo l'Ariadne di Carsen
ho preso i biglietti mandando una richiesta di prenotazione ancora nell'autunno scorso, all'inizio di febbraio è arrivata la conferma
eventualmente ho disponibilità di un biglietto per entrambe le serate

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 13:59
da MatMarazzi
marco ha scritto:io vado il 15 e la sera dopo l'Ariadne di Carsen
ho preso i biglietti mandando una richiesta di prenotazione ancora nell'autunno scorso, all'inizio di febbraio è arrivata la conferma
eventualmente ho disponibilità di un biglietto per entrambe le serate


Tienili fermi... mi informo subito.
Mat

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 19:43
da pbagnoli
Io ho visto la Lady Macbeth a Milano.
Lo spettacolo è stato sicuramente importante e coinvolgente, ma tuttavia non mi sento preso come quando vedo una regia di Carsen.
Perché? Non so. Non sono così avanti in questo campo come Matteo o come WSM
Si potrebbe approfondire il tema: Matteo, perché dici che Jones sarà "IL" regista d'opera dei prossimi vent'anni? In cosa lo vedi più avanti rispetto, per esempio, proprio a Carsen? O a Decker (per me un altro must)?

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 20:33
da Tucidide
pbagnoli ha scritto:Non sono così avanti in questo campo come Matteo o come WSM

Dillo a me... :roll:
Io sono proprio un primitivo in questo campo, :oops: e ancora vedo la regia come un valore aggiunto, che può dar senso ad uno spettacolo, e anche indirizzarlo, sfruttando le caratteristiche del cast e della direzione, e coprendone le magagne, ma non mi riesce di ritenerla la principale attrattiva.
Va detto però che forse quest'estate, a Pesaro, per la prima volta potrei andare a vedere un'opera per la regia: la Scala di seta con la regia di Michieletto, di cui mi è piaciuta moltissimo la Gazza ladra di due anni fa rivista qualche mese fa a Bologna.

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: sab 13 giu 2009, 23:46
da MatMarazzi
pbagnoli ha scritto:Io ho visto la Lady Macbeth a Milano.
Lo spettacolo è stato sicuramente importante e coinvolgente, ma tuttavia non mi sento preso come quando vedo una regia di Carsen.
Perché? Non so. Non sono così avanti in questo campo come Matteo o come WSM
Si potrebbe approfondire il tema: Matteo, perché dici che Jones sarà "IL" regista d'opera dei prossimi vent'anni? In cosa lo vedi più avanti rispetto, per esempio, proprio a Carsen? O a Decker (per me un altro must)?


CArsen è stato il regista della "svolta". Con lui l'immagine "moderna" (non l'immagine dell'intellettualismo, ma del costume, della società, della TV, del cinema) è entrata nell'opera e ne ha riplasmato il linguaggio tanto da aprire una nuova epoca.
Eppure se si va ad analizzare il teatro di CArsen, splendido intendiamoci, non si trova la complessità linguistica di altri registi.
In particolare Jones ha una capacità unica di gestire "architettonicamente" piani e rimandi di una narrazione: gioca con le dimensioni della narrazione teatrale (verticali, orizzontali, temporali) come un virtuoso. Le storie le riscrive davvero, ma non per le "scene e i costumi ricontestualizzati", quanto per le dinamiche spazio.temporali della narrazione.
Ricordo il commento della simpaticissima Donata (presidente del Wanderer) a un Pagliacci che vedemmo all'English National Opera...
Arrivati a metà dell'opera, nei pochi secondi di pausa prima del finale, già prostrati dalle incredibili cose viste fino a quel punto, ci apprestavamo al finale.
Ho provato a teatro una cosa che noi operamani non sappiamo più cos'è... e forse non l'abbiamo mai saputo. Quell'elettricità dell'attesa ansiosa e agitata di ...quanto deve ancora venire... IN quegli attimi, Donata mi ha dato di gomito, sussurrando sorridendo: "ho perfino paura".
Questo è Jones.
Jones mescola e manipola i generi e registri: ok... quindi opera una fusione di commedia-tragedia, come recitano noiosamente i nostri critici e parolai di Radio3?
Macché, fusione di documentario e sit-com, colossal e "cannibal movie", espressionismo e fotoromanzo, reality e youtube...
I generi più diversi si intersecano, si contraddicono, si prendono a pugni fra loro, in un percorso che pure è di una coerenza abbacinante, da fiato sospeso, come il più trascinante action-movie.

E poi c'è il rapporto movimento-musica: per il quale Jones è il maestro che tutti imitano (anche i Guth e la Brook, giustamente difesi da Maugham).
Il movimento del cantante è talmente calibrato su ogni effetto sonoro che pare di assistere a un balletto. La musica ne esce rivelata, quasi profetica.
E così quando Lady Macbeth canta il suo brindisi sul palco di una discoteca con un microfono in mano, come un omaggio-karaoke al marito, persino gli indugi della musica (nasca il diletto... muoia il dolor") sembrano scritti apposta per un passo di danza maldestro, da ballerina improvvisata.
E quando sul pianto nel sonnambulismo Verdi introduce in orchestra una figura che si ripete ossessivamente, un arpeggio discendente reiterato e implacabile("haimè" "geme?" "i panni indossa"), pare debba proprio descrivere il mesto, inane mulinare del carrello della lavatrice, che la pazza mette in funzione, in uno scantinato buio, nella speranza che i suoi guanti ne escano puliti.
Movimento e musica assumono con Jones una forza che incatena.

Nessuno vuol togliere a CArsen il suo ruolo storico, definitivo. Ma Jones, credimi Pietro, è tutt'altra cosa.
I suoi spettacoli ti fanno chiedere "come andrà a finire"... ti fanno ammettere di "aver paura".

Salutoni,
Mat

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: dom 14 giu 2009, 10:39
da VGobbi
Anzi tutto ti ringrazio, Mat. E' possibile, ripeto, sapere l'orario ed il cast ? :oops:

Per il resto, credo che non pochi siano deficitari nel campo registico, ed io sono tra questi. Insomma, diciamo le cose come stanno, io scelgo di vedere un'opera al teatro guardando chi canta, non tanto perche' c'e' un regista anziche' un altro. Che poi mi limiti solo al belcanto, questo e' assolutamente sbagliato, altrimenti non si spiegherebbe il mio delirio (tardivo lo ammetto) per la Silja o per un Tomlinson. :mrgreen:

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: lun 22 giu 2009, 20:02
da MatMarazzi
Arte è trasmesso l'attesissimo Falstaff di Glyndebourne.
L'ho visto e sono rimasto un pochino freddo.
Certo, tanti dettagli mi ricordavano che stavo vedendo uno spettacolo del più grande regista d'opera attuale... la stessa ambientazione in un'Inghilterra in anni immediatamente post-bellici, con Falstaff che bivacca nel circolo dei signorotti locali e le signore che coltivano il loro orticello (in cui trionfano cavoli e insalate) a fianco della casa.
E tuttavia se penso a quella cascata di genialate sconcertanti e incredibili che era stato il suo Macbeth (sempre a Glyndebourne) ho dovuto constatare un primo atto più astuto che perfetto, un secondo atto pieno di occasioni perse, un terzo di una povertà sorprendente.
Bello spettacolo, intendiamoci, ma non degno - a mio umile parere - di Jones.
Come ha detto il Maugham (sempre generoso di sintesi brillantissime) Jones è il regista da cui ti aspetti che faccia Falstaff magro e tutti gli altri personaggi grassi... e che alla fine ti convince che è perfettamente giusto così e non potrebbe essere altrimenti.
Magnifico Jurowski (ma senza le trovate sconvolgente del Macbeth). Modestino il cast, tranne qualche brillante intuizione del protagonista e alcune seconde parti di gran lusso.

Ora... conoscendo Jones, mi chiedo cosa possa essere successo? Forse le polemiche furibonde seguite al Macbeth l'hanno persuaso ad andarci leggero?
Forse il fatto di dover montare contemporaneamente il Lohengrin a Monaco (ancora più atteso e clamoroso) gli ha tolto il tempo di curare questo Falstaff come meritava?
O forse sono io che non ho colto gli elementi migliori di questa regia...

Qualcun altro l'ha vista?

Salutoni,
Mat

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: lun 22 giu 2009, 20:16
da VGobbi
Ma non doveva esserci stasera ?

Re: Richard Jones

MessaggioInviato: mar 23 giu 2009, 18:35
da Maugham
MatMarazzi ha scritto:Qualcun altro l'ha vista?


Forse sarò di bocca particolarmente buona, ma i primi due atti di quel Falstaff mi sono piaciuti molto.
E' vero che l'incredibile dittico Cav-Pag londinese mi aveva lasciato di stucco.
Così' come la Lady Macbeth alla Scala. O la Dama bolognese.
Per non parlare dei video dell'Hansel e Gretel.
Tutto questo ha fatto di Jones uno dei miei registi da trasferta.
Però non sarei così severo nei confronti di questo Falstaff.
Ne ho rivisto dei pezzi e devo dire che ci sono momenti divertentissimi.
Peccato si sia bruciato quasi tutto il terz'atto.
E un po' come leggere Desperation, Tommyknockers o Buick 8. Ottimi se firmati da uno scrittore di buon mestiere. Opere minori se paragonate a IT, L'ombra dello scorpione, Pet Semetery....
Nè Purvis (che tra l'altro era il nostro Tonio a Londra e il Wozzeck di Jones a Cardiff) mi è sembrato così disastroso come alcuni hanno sottolineato.
Per me aveva le palle! (Eccome se ce le aveva!) :lol:
WSM