Martin Kusej

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Kusej

Messaggioda pbagnoli » lun 25 giu 2007, 0:20

Stasera mi sono dilettato con il Don Giovanni di Salisburgo 2006, con la regia di Kusej.
Non conoscevo le sue regie, e me ne aspettavo tutto il male possibile dopo quello che se ne era detto.
Invece mi ha colpito: semplice, diretto, preciso, con un sacco di idee, molto lineare e plastico, ottimo gioco di luci.
Ne parlerò più diffusamente in recensione nei prossimi giorni.
Magari non perfetto, ma decisamente un DG da non sottovalutare
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Re: Kusej

Messaggioda MatMarazzi » lun 25 giu 2007, 0:27

pbagnoli ha scritto:me ne aspettavo tutto il male possibile dopo quello che se ne era detto.
Invece mi ha colpito:


:)
Ah.. vuoi lo scontro?
Bene, sto già affilando i coltelli.

Salutoni,
Matteo
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Messaggioda pbagnoli » lun 25 giu 2007, 18:24

Dunque: fermo restando che il tasto dell'eros è pigiato con un'insistenza che va ben oltre il didascalico, alcune soluzioni mi sembrano interessanti.
In particolare il rilievo che viene dato alla figura di Leporello, spesso visto un po' come l'alter ego di DG, ma qui evidenziato come mai in altre edizioni.
Mi ha colpito per esempio l'incipit: Thomas Hampson compare in scena e inizia a cantare con aria di impazienza "Notte e giorno faticar" sinché, dopo poche battute, compare D'Arcangelo (che s'abbottona vistosamente la patta dei pantaloni), trafelato, e continua a cantare l'arietta mentre DG si infila la maschera e corre dentro da Donn'Anna.
Il sangue del Commendatore lascia una traccia indelebile sul muro di casa e ricomparirà quando Donn'Anna canta "Or sai chi l'onore" e se ne intride le mani.
Tutti recitano splendidamente e danno sempre la sensazione di essere seguiti da una regia minuziosa che non lascia nulla al caso.
Sono spunti, ma ci ragionerò meglio; ad ogni modo non mi sembra una regia malvagia, tuttaltro
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Messaggioda MatMarazzi » gio 14 feb 2008, 13:20

DA ALTRO THREAD

Maugham ha scritto:
pbagnoli ha scritto:In tempi recenti mi sembra che la Storia sia stata segnata dal personaggio creato da Maria Ewing.


In primis mi scuso per non aver porto i miei omaggi e complimenti al padrone di casa. :oops: Lo faccio adesso.

Alla Ewing aggiungerei la Von Otter con Jordan e la regia di MacVicar e la Domashenko berlinese con Barenboim (braccio pesante però :roll: ), Villazon e la regia di Kusej. Regista alterno, ma in questo caso accattivante e garbatamente astuto. :wink:

Saluti
Maugham


:evil: :evil:
No Kusej! No!|
Non è alterno, è coerentissimo: nella banalizzazione e stupidizzazione spolverata di prurigini da sessuofobia anni 70.
Io ho visto dal vivo quella Carmen (orripilante ripresa allo Chatelet), inoltre ho visto sempre dal vivo - non contando quindi i video - l'Elektra a Zurigo, i Gezeichneten ad Amsterdam e il Don Giovanni a Salisburgo).
E ti confermo senza alcune reticenza che il suo è il dilettantismo più dichiarato e pernicioso: quello che passa per avanguardia.
Anche a livello contenutistico, oltre che tecnico-linguistico, è uno zero:
ideale e tranquillizzante espressione del "politicamente corretto" (tutti i buonismi, femminismi, ecologismi, stupidismi della nostra epoca) travestivo di finta audacia.
Un'offesa all'intelligenza, credimi!

Salutoni
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Messaggioda Maugham » gio 14 feb 2008, 17:06

MatMarazzi ha scritto:
:evil: :evil:
No Kusej! No!|

Un'offesa all'intelligenza, credimi!

Salutoni
Mat


Quanto fuooooco.... :shock: :shock: :shock:

Certo, se uno della tua competenza si esprime con siffatta decisione, avrà le sue buone ragioni.
Permetti però che anche io abbia le mie che... non sono poi così distanti dalle tue.

Infatti, sebbene lo abbia citato, Kusej è un regista che mi interessa il giusto di cui finora ho visto solo poche cose:
Carmen, certe cose sì e certe altre no e nel sì come inquadra la figura di Carmen e nel no tutti gli smutandamenti, gli zombi, le alterazioni drammaturgiche per esprimere non si sa bene cosa, i simbolismi e gli enigmi.
La Clemenza noiosa e ripetitiva, non me la ricordo quasi più
La Lady di Sostakovich dove però non posso esprimere un giudizio che abbia un qualche valore perchè conoscevo poco l'opera e non l'avevo mai vista prima sulla scena. :oops:

Elektra invece mi è piaciuta molto. :D E se avessi tempo mi metterei a dirti il perchè e il percome.
Ma suona sempre il telefono! :x :x

MatMarazzi ha scritto:...ideale e tranquillizzante espressione del "politicamente corretto" (tutti i buonismi, femminismi, ecologismi, stupidismi della nostra epoca) travestivo di finta audacia.


Be', forse inconsciamente gli hai fatto un grande complimento. La nostra epoca, piaccia o no, è piena di tutti gli ismi che hai citato con bella sintesi.
Il fatto che un registra se ne faccia interprete o anche soltanto specchio, come nel caso di Kusej, mi sembra logico. Il tuo giudizio è senza dubbio migliore del mio che lo ho definito garbato e accattivante. Non proprio quello che un regista di teatro di ricerca -come magari lui crede di essere-vorrebbe sentirsi dire. Non sei d'accordo? :D

Sotto il profilo tecnico-teatrale però, dissento da una stroncatura senza appello: Kusej è un vero professionista, sa padroneggiare le luci, i colori, i tempi scenici, è fantasioso nell'uso dello spazio scenico e sa muovere i cantanti. Meno bene le masse. Sotto il profilo illuminotecnico (brutta parola, ma si dice così) Kusej è un fuoriclasse.
Ti assicuro che illuminare quella Carmen e quella Lady in quella maniera... sono dolori... :roll:

Salutoni
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Messaggioda MatMarazzi » gio 14 feb 2008, 23:13

Maugham ha scritto:Quanto fuooooco.... :shock: :shock: :shock:


:) par che io abbia paura di tradirmi?
;)

Permetti però che anche io abbia le mie


Ma certo che sì! :) E il fuoco era solo per vivacità polemica (l'assenza di smile è stata solo per dimenticanza e fretta).
Avendo trovato un altro che ama concentrarsi sulle regie musicali, e relative tecniche e visioni, ho proprio sperato in un bel dibattito su Kusej.

Elektra invece mi è piaciuta molto. :D E se avessi tempo mi metterei a dirti il perchè e il percome.
Ma suona sempre il telefono! :x :x


Epperò... se il telefono smettesse di suonare, mi piacerebbe sinceramente sentire le tue opinioni in merito.
Purtroppo ricordo abbastanza poco quell'Elektra (il manicomio, le pareti ovattate, l'andirivieni, il sambodromo finale) anche perché l'irritazione (cattiva consigliera) mi ha spinto a non approfondire l'eventuale esistenza di un video.
Molto mi era piaciuta la Johanson, abbastanza la Lipovseck, poco la Diener. Dohnanji aveva contribuito (con lo sconquasso della retorica e degli ottoni) a stuzzicare un'irritabilità già messa a dura prova.

La Carmen (berlinese)parigina, come metafora degli specchi psicanalitici di un don José che, in punto di morte, rivive le proprie ossessioni (la famiglia, la religione, la società) mi è piaciuta ancora meno.

La Lady Macbeth di Mszensk (lo ammetto) l'ho vista solo in video.
Il Don Giovanni non mi ha infastidito, se non per la noia.
Su Gezeichneten non ho nulla da dire: un accumulo informe di niente.

Che devo dirti... sono troppo animoso? C'è di peggio a questo mondo?
Sarà, ma dopo cinque minuti di Richard Jones (tanto per citare un regista vero) mi ricordo del perché amo andare all'opera. :)
Hai mai visto un suo spettacolo? Sicuramente sì! :)
Che ne pensi?

Il tuo giudizio è senza dubbio migliore del mio che lo ho definito garbato e accattivante. Non proprio quello che un regista di teatro di ricerca -come magari lui crede di essere-vorrebbe sentirsi dire. Non sei d'accordo? :D


Devo darti atto, come in fondo dicevi anche tu, che "garbato e accattivante" rendono idealmente lo stesso concetto che avevo tentato di esprimere con tutti i miei "ismi"!! :)
Te ne rendo onore! :)

Sotto il profilo tecnico-teatrale però, dissento da una stroncatura senza appello:


Questo è il punto che mi interessa di più... il dato tecnico.
Sulle luci passi (benché l'effetto delle luci a intermittenza gliel'ho visto fare almeno tre volte); sulla gestione emotivo-narrativa del materiale drammaturgico, nonché della recitazione, avanzerei qualche timida perplessità.
Ma non mancheremo di confrontarci sui fatti! :)

Un salutone
Mat
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