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Herbert Kegel

MessaggioInviato: gio 04 feb 2010, 11:01
da Nicola Biondo
Nella mia marcia di avvicinamento a Wagner mi sono imbattuto nel Parsifal diretto da Herbert Kegel; il cofanetto della Berlin Classic "molto ben fatto nella sua veste grafica" comprende il seguente cast: Amfortas - Theo Adam, Tinturel - Fred Teschler, Gurnemanz - Ulrik Cold, Parsifal - René Kollo, Klingstor - Reid Bunger, Kundry - Gisela Schroter
L'Orchestra è quella di Lipsia, la registrazione risale al 1975, in piena guerra fredda. L'audio dal vivo è ottimo si sente di tanto in tanto qualche colpo di tosse ma niente che possa inficiare la godibilità dell'opera.
La cosa che più mi ha colpito è la lucentezza degli ottoni dell'orchestra e la precisione di tutti gli interpreti con un giovane Renè Kollo che allora sfoggiava un timbro chiaro e fresco. Forse è un Wagner vecchio stampo ma non sono poi tanto sicuro perchè non ho avuto modo di ascoltare altri Parsifal.
Qualcuno ha ascoltato questa versione?
Vorrei saperne di più riguardo la carriera di questo direttore e se qualcuno ha altre incisioni sue.

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: gio 04 feb 2010, 15:07
da MatMarazzi
Nicola Biondo ha scritto:Vorrei saperne di più riguardo la carriera di questo direttore e se qualcuno ha altre incisioni sue.


Purtroppo non conosco questo direttore, nè l'edizione a cui fai riferimento.
A proposito, ci diresti qualcosa in più sulla kundry della Schoter?

Salutoni,
Mat

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: gio 04 feb 2010, 18:11
da Nicola Biondo
MatMarazzi ha scritto:Vorrei saperne di più riguardo la carriera di questo direttore e se qualcuno ha altre incisioni sue.

Purtroppo non conosco questo direttore, nè l'edizione a cui fai riferimento.
A proposito, ci diresti qualcosa in più sulla kundry della Schoter?

Salutoni,
Mat

A parte qualche durezza negli acuti, mi sembra che dal punto di vista interpretativo "vocale s'intende" sia perfettamente entrata in simbiosi con il personaggio, legato e fraseggio mi sembrano di alta scuola.
Quindi questo Kegel a quanto pare è un'illustre sconosciuto dalle nostre parti?

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: gio 04 feb 2010, 20:45
da VGobbi
Mai sentita nominare questa edizione citata da Nicola. E cosa mi sai dire dell'Amfortas di Adam? Nel complesso comunque, sulla carta, un cast ambiguo che vanta nomi famosissimi ad altri totalmente ignoti, almeno per me.

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: ven 05 feb 2010, 12:05
da Nicola Biondo
Dire Che Theo Adam dal punto di vista delle sfumature riesce a ed essere perfetto non è sicuramente un'eresia oltre che nel fraseggio e nella dizione (ma non potrebbe essere diversamente per uno nato a Dresda). Quello che più colpisce in questa incisione è il senso di tenebrosità e di tragicità o per meglio dire di tormento che da al personaggio: non so se è corretta la mia disamina ma non ho confronti con altri personaggi poichè come ho detto è il primo Parsifal che ascolto, anzi proprio per questo che volevo un vostro parere autorevole. Un Theo Adam comunque a proprio agio in un repertorio adatto alla sua vocalità.

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: ven 05 feb 2010, 21:24
da VGobbi
Guarda Nicola, cosi' di primo acchito acquisterei questo Parsifal solo per sentire l'Amfortas di Adam, che per inciso mi manca, visto che l'ho praticamente in tutti i ruoli wagneriani, tranne appunto questo. Poi possono venire delle sorprese dagli altri nomi, che non conosco e ripeto non li ho mai sentiti nominare, pero' inutile nascondere che l'interesse maggiore e' proprio il grande Theo Adam.

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: sab 06 feb 2010, 0:34
da Nicola Biondo
Posso consigliartelo,se hai fiducia nelle mie orecchie. Sicuramente sarà una gradita sorpresa, anche il prezzo e buono (meno di 23 euro). La registrazione dal vivo sebbene fatta nel 1975 è tecnicamente molto meglio di quelle da studio contemporanee e anche più in la, nella Germania dell'Est i microfoni erano ottimi. Theo Adam lo conosci così come credo pure Renè Kollo, Gurnemanz é Ulrik Cold un basso piuttosto chiaro come timbro che però da un senso di leggerezza negli ampi declamati e nei lunghissimi recitativi del primo atto. Il Tinturel di Fred Teschler é come un perfetto mestierante che recita la sua parte a menadito. Credo siano tutti artisti dell'est quindi a noi poco noti tranne Kollo e Adam; ma facendomi un giro nei vari siti di negozi musicali, ho visto che Kegel ha inciso parecchie cose, anche un Wozzeck sempre con Adam e Schroter. Poi le orchestre dell'Est se pensiamo a come suona quella di Dresda....puoi andare tranquillo.
Salutoni Nicola

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: sab 06 feb 2010, 12:23
da VGobbi
Grazie mille, Nicola! Ne terro' conto dei tuoi consigli. Ah dimenticavo ... conosco anche Kollo, manchevole dimenticanza. E' che non rientra tra i miei preferiti, ma sicuramente artista valevole.

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: sab 06 feb 2010, 17:11
da Nicola Biondo
Kollo non ha nulla a che vedere con Adam; due artisti su due piani completamente diversi. Però la scrittura per Parsifal non è improba, mi pare che le escursioni nell'acuto non eccedono il LA. L'unica difficoltà sta nel portare il personaggio alla maturazione psicologica di "puro folle" del primo atto a "Parsifal" del terzo. Quindi un campo dove Kollo si muove bene anche con se il timbro é troppo chiaro per la parte. Comunque ogni tanto scoprire nuovi interpreti fa bene; ad es. gli ultimi vent'anni sono stati monopolizzati sempre dalle stesse voci, questa è stata purtroppo la politica delle case discografiche major.
Saluti Nicola

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: ven 11 feb 2011, 2:55
da teo.emme
Grandissimo direttore Herbert Kegel. Purtroppo meno conosciuto di quanto meritasse: destino comune a tanti musicisti dell'Europa dell'Est al tempo della "cortina di ferro" (Kegel fu direttore principale dell'orchestra della radio di Lipsia e dell'orchestra sinfonica di Dresda, sua città natale). Ho riascoltato in questi giorni il suo splendido Parsifal (capolavoro di lucidità e delicatezza, laddove troppo spesso si carica la partitura di un certo ingombro sacrale, che rimanda a certe scelte di Boulez), stimolato dal magnifico Parsifal torinese. Ma di Kegel restano tante testimonianze (ottimamente registrate, poi, dato il superiore livello tecnico delle incisioni dell'Europa orientale): assolutamente imprescindibile il suo Schoenberg (Gurre-Lieder, Sopravvissuto di Varsavia e Moses & Aron) così come il miglior Wozzeck disponibile. Anche nella sinfonica ha lasciato notevoli testimonianze (in particolare il repertorio novecentesco, tra cui alcune interessantissime incisioni dedicate alla musica della DDR), oltre a tutti i classici. Morì suicida nel 1990, a 70 anni compiuti da pochi mesi.

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: mar 15 feb 2011, 0:27
da teo.emme
Proprio nessuno conosce Kegel? Oltre a quelle che ho citato, consiglio le incisioni delle opere di Orff (Der Mond e Die Kluge), nonché quello strano capolavoro che è Die Verurteilung des Lukullus di Dessau/Brecht.

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: mar 15 feb 2011, 19:31
da pbagnoli
teo.emme ha scritto:Proprio nessuno conosce Kegel?

No, Teo, io personalmente no se non di nome.
Approfittando del mio pomeriggio parzialmente a casa ho cercato un po' nel database della mia discoteca, ma non ho trovato nulla... :(

Re: Herbert Kegel

MessaggioInviato: mar 15 feb 2011, 21:09
da teo.emme
Ti consiglio di procurarti qualche incisione allora (peraltro si trovano a prezzi più che politici...pure sul sito italiano di amazon). Io inizierei con Berg e Schoenberg.