Sir Colin Davis

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Sir Colin Davis

Messaggioda flipperinodoc » lun 15 apr 2013, 9:59

Il sito della LSO comunica la notizia della morte di Sir Colin Davis.
Personalmente lo ascoltai in una sola occasione, alla Scala nei "Troyens" con una ottima Markella Hatziano (poi sparita) come Didone e... boh gli altri non li ricordo. In disco la bellissima "damnation de faust" e soprattutto il Peter Grimes con Vickers. Le incisioni mozartiane non mi hanno mai molto entusiasmato. Non ho mai ascoltato le sue incisioni verdiane, falstaff e otello.

Voi che ricordo avete di questo altro direttore che ci ha lasciato?
non respira! .... sarà all'ottavo piano!
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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda pbagnoli » lun 15 apr 2013, 11:25

Più o meno come il tuo, a parte il fatto che dal vivo non ho mai avuto il piacere di ascoltarlo.
In disco ce l'ho rappresentato in molti titoli, e non mi entusiasma in nessuno, a parte ovviamente il già da te citato Peter Grimes con Vickers, dove credo che l'elemento trascinante sia per me proprio il tenore (anche se Britten non lo amava).
Sono d'accordo con chi afferma che sia stata proprio la relativa assenza di contrasti a renderlo poco popolare in Italia, anche se il musicista era raffinato e estremamente rigoroso.
Eviterei poi le generalizzazioni in salsa british: non credo sia vero che tutto ciò che arriva dal Regno Unito sia piatto o monocromatico...
Non l'ho amato particolarmente, ma comunque un Grande, senza meno
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda DottorMalatesta » lun 15 apr 2013, 13:29

Mi spiace molto.
L´avevo ascoltato dal vivo in due occasioni, purtroppo solo nel repertorio sinfonico.
Ho anch´io molte sue incisioni e, in effetti, concordo nel dire che il Peter Grimes con Vickers è davvero un capolavoro (anche se, come ricordato da Pietro) non era un´incisione apprezzata dai creatori Britten-Pears.
Ho acquistato recentemente i suoi Les Troyens (la seconda incisone, dal vivo, con la LSE e Ben Heppner) che peró non ho ancora ascoltato. E purtroppo non ho la prima incisione, quella PHILIPS con Vickers, a quanto mi risulta fuori catalogo. Speriamo si decidano a ristamparla.
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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda Luca » lun 15 apr 2013, 19:49

Ho solo due incisioni con lui: la sua bozzettistica Tosca Caballé-Carreras-Wixell (Ramey come Angelotti) e il suo Lohengrin all'insegna della discrezione con un protagonista superlativo all'epoca (Heppner) e il resto del cast di medio livello (Sweet-Marton-Leiferkus). Dico solo: direttore raffinato e mi spiace sia mancato. La sua Tosca va riascoltata!

Saluti, Luca.
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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda DottorMalatesta » lun 15 apr 2013, 19:50

Luca ha scritto:La sua Tosca va riascoltata!


Anche per Carreras :mrgreen:

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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda DottorMalatesta » lun 15 apr 2013, 20:03

DottorMalatesta ha scritto:
Luca ha scritto:La sua Tosca va riascoltata!


Anche per Carreras :mrgreen:

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Lo stesso invece non si puó dire per il Trovatore di Davis (e di Carraras, e della Katia), che é abbastanza... orribile!
:mrgreen:

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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda Tucidide » lun 15 apr 2013, 20:21

Mi dispiace. :cry:
Fra le diverse sue incisioni che possiedo, mi piace ricordare l'effettistico Freischütz della Philips, con una una grande Mattila ed uno sfumatissimo e poetico Araiza. Nella scena della Gola del Lupo i tecnici Philips affiancano alla gloriosa Staatskapelle di Dresda una serie di effetti sonori che forse alla lunga sono un po' troppo esibiti, ma hanno il pregio di "condire" la tetra e tenebrosissima direzione di Davis fino a dipingere un quadro davvero spaventoso. In generale quel Freischütz è uno dei più lenti, brumosi e tempestosi della discografia (il Valzer dei cacciatori, lentissimo e pressoché caricaturale, ha un effetto quasi straniante) e sembra davvero la trasposizione operistica di una ballata romantica tedesca fatta di crepacci, torri diroccate, fantasmi che si aggirano nel cuore di una notte tempestosa, oscure maledizioni. Un contrasto fortissimo con la quasi coeva incisione di Harnoncourt, quasi razionalistica nella sua nitidezza di contrasti e di suoni.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda Luca » lun 15 apr 2013, 21:19

Carreras: quando lo vedo o lo sento, cerco altro, sempre e ovunque! : Andry :

Salutissimi!
Luca.
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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda DottorMalatesta » mar 16 apr 2013, 8:26

[quote="Luca"]Carreras: quando lo vedo o lo sento, cerco altro, sempre e ovunque! : Andry :
quote]

Hai provato con una collana d´aglio?
: Thumbup :
Ciao!
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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda DottorMalatesta » mar 18 mar 2014, 18:39

Comunque, a proposito di Davis, fondamentale il suo contributo nella (ri)scoperta del Berlioz operistico.
In questi giorni mi riascoltavo i suoi Troyens, sia l´edizione PHILIPS con Vickers che l´incisione successiva con Heppner: straordinarie!

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Re: Sir Colin Davis

Messaggioda teo.emme » mar 18 mar 2014, 19:59

Peraltro l'ultimo Davis è stato, per certi versi, molto più vitale del primo. Penso proprio alla rivisitazione di certe sue precedenti interpretazioni, da Berlioz (di cui resta un'irrinunciabile pietra di paragone) a Verdi e Weber. Il suo Falstaff targato LSO resta un modello.
Matteo Mantica
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