Alberich ha scritto:Domanda per voi.
Pape canterà Wotan alla Scala, nell'Oro, ma suppongo poi proseguirà con le altre opere (non ho notizie in merito).
E' un cantante che conosco poco, ma la mia impressione, basata su ascolti antichi, è che, stando alle categorie marrazziane, sia un vocalista.
Sbaglio? Che mi dite di lui? Che ne farà di Wotan?
Mi intriga molto sapere che canterà Wotan, credo sia un debutto e questo mi intriga ancora di più.
Carissimo,
per quanto riguarda le "categorie marazziane"
(sono lusingato, per inciso), devo dire che non credo di essermi spinto ad affermare che Pape sia "decisamente" un vocalista.
E' comunque un declamatore, ma di quelli "morbidi".
Mi spiego meglio. Fin dagli anni '30 è nata una tipologia di cantanti declamatori diversi da quelli "estremistici" coltivati a Bayreuth.
Pur essendo declamatori (e quindi incapaci di dominare un vero vocalismo) coltivavano omogeneità di suoni, ampiezza di legato, morbidezza di mezze voci.
Erano gli esponenti di quello che io chiamo "il Wagner internazionale": dovevano infatti accontentare un pubblico eterogeneo, che magari non conosceva il tedesco, e per cui la "parola cantata" (che pure è fondamentale in Wagner) contava meno del suono bello, potente, esplosivo.
Questo declamato "morbido" non è mai venuto meno: anche la Flagstad e la Nilsson ne facevano parte.
Pape secondo me appartiene a questa categoria: un declamato (che è e resta declamato) che però "scimmiotta" alcune conquiste del vocalismo.
Il suo Wotan sarà dunque morbido, vellutato, sontuoso... ma non credo particolarmente incisivo.
Secondo me, poi, il grande Pape - perchè è grande davvero - manca di quella profondità anche filosofica, oltre che psicologica - di cui Wotan avrebbe bisogno.
Sinceramente non mi aspetto molto....
Sappimi dire quando lo avrai sentito.
Salutoni,
Mat