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Michael Volle

MessaggioInviato: mar 29 lug 2008, 15:15
da MatMarazzi
Finora l'unico che nel nostro sito aveva menzionato lo strepitoso baritono Michael Volle è stato Maugham.
In un post, parlando del suo Beckmesser (nell'allestimento di Lenhoff da Zurigo), lo aveva nominato tra i più grandi specialisti attuali. Inoltre lo aveva citato nella recensione dell'Ariadne auf Naxos, sempre da Zurigo, con la splendida regia di Guth, nella quale Volle incarnava il maestro di musica, cieco.

Penso sia il caso di approfondire un po' la conoscenza di questo grandioso artista, dalla personalità musicale e teatrale esplosiva.
Avendolo appena visto (credo per la prima volta) nei Meistersinger a Bayreuth vi posso assicurare che la sua presenza in scena è capace di annullare i confronti più minacciosi.
E' lui che si è spartito (col bel tenore Vogt) gli entusiasmi del pubblico: alla passerella finale, il suo Beckmesser è stato salutato da un terremoto tale che il povero Hawlata (protagonista) ha dovuto accontentarsi delle briciole.

La prima cosa che si può dire di Volle è che è dotato di una di quelle personalità teatrali che si vedono raramente; Perfettamente padrone dei tempi, del teatro, della comunicazione, si integra alla scena, ai movimenti e alle espressioni degli altri al punto da conferire loro un senso. Persino il suo modo di stare seduto, o di alzare un sopracciglio, o di abbozzare un sorriso sono esplosioni teatrali che ridestano immediatamente l'attenzione.
Cantante di grandissima raffinatezza, può far passare la sua serenata o il suo canto al concorso come esecuzioni serissime (e non di meno comiche). E' un declamatore dalle capacità inesauribili: addenta le parole o le sussurra con un tale profluvio di colori che non importa sapere il tedesco per capire esattamente cosa sta dicendo!
Ecco il vero segreto del declamato wagneriano: i colori che "parlano" come le parole.

Mai caricaturale, sempre altero e distinto, di un dinamismo febbrile, il suo Beckmesser è di una verità e umanità coinvolgente, ironica e non di meno tragica: vi si insinuano le paure, gelosie, fragilità di ogni uomo.
Un ritratto psicologico, prima ancora che teatrale. Un vero capolavoro, almeno per me.

Se qualcuno l'ha già visto in scena o ascoltato in disco, sarei curioso di sapere che ne pensa.
Per me anche Volle va annoverato fra i tanti, tantissimi Artisti (con la A maiuscola) che per fortuna popolano la splendida stagione operistica che - grazie al Cielo - stiamo vivendo.
Non so se ha già cantato Barak, ma se lo facesse avremmo trovato l'interprete di una generazione.

Salutoni,
Matteo

Re: Michael Volle

MessaggioInviato: mar 29 lug 2008, 16:48
da pbagnoli
Fenomeno, veramente!
E poi dicono che non ci sono le grandi personalità...
Ha entusiasmato proprio tutti: è stato in grado non solo di cantare splendidamente, ma anche di seguire passo passo la metamorfosi che gli ha imposto la regista.
Un autentico trionfatore (a me, però, è piaciuto molto anche Hawlata)

Re: Michael Volle

MessaggioInviato: ven 01 ago 2008, 18:20
da VGobbi
Artista a me totalmente sconosciuto. Ha lasciato, sopra tutto per i poveri profani frequentano poco o nulla i teatri esteri, qualcosa di discografico. A me, visto la sua personalita' debordante, piacerebbe assai sentirlo in Golaud.

Re: Michael Volle

MessaggioInviato: lun 02 set 2013, 13:09
da pbagnoli
Il nostro vulcanico Francesco ha ascoltato anche il recital discografico di questo intrigante artista. Ne trovate la rece in home

Re: Michael Volle

MessaggioInviato: lun 02 set 2013, 20:14
da DottorMalatesta
A me piace anche con lucchetto alla bocca!
:mrgreen:



Capita raramente di ascoltare, ai giorni d'oggi, un "declamatore" così "puro", dalla dizione così perfetta e "dura" (esplosiva, a tratti quasi aggressiva). Alcuni brani ne escono completamente "metamorfosati" (per usare un termine... boitiano): mai sentito un "An Sylvia" in cui la durezza del canto rischia quasi di intorbidire la linea melodica. Ma questo fa assumere un'atmosfera completamente nuova a questo Lied (così come all'invocazione di Wolfram o al lamento di Amfortas), che appare molto meno "aulicamente disincarnato" e molto più terragno, sanguigno, e pulsante di viva teatralità!
Capisco che un canto così duro possa essere considerato ad un primo ascolto quasi sgradevole e poco "fonogenico". Mi spiego così il fatto che Volle abbia, complessivamente, inciso così poco...
E infatti di Volle sul tubo non c'è... un tubo! : Andry :

DM

Re: Michael Volle

MessaggioInviato: mer 02 ott 2013, 21:41
da Alberich
Tanti anni fa: era un cantante che non conoscevo, e che cantava una parte oggettivamente minore (Spracher): un fulmine, bravissimo, uno di quelli che a distanza di anni ricordi nota per nota.

Re: Michael Volle

MessaggioInviato: gio 21 nov 2013, 0:30
da VGobbi
Sentito Volle solo nei brani italiani ... insomma, non mi è garbato. Sembrava avesse difficoltà a trovare la quadratura musicale o più semplicemente certi compositori non sono adatti (pessimo ad esempio il suo Posa).