MatMarazzi ha scritto:
L'edizione con la Zeani?
Sono anni che vorrei metterci le mani sopra... purtroppo non l'ho mai sentita. Verifico se c'è in Operashare.
Salutoni,
Mat
MatMarazzi
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Sì, c'è e c'è anche il si bemolle. Grande Mac Neil!
Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham
Maugham ha scritto:
Il Terzo Atto del Tristano della Emi è quanto di più inerte, superficiale ed emotivamente piatto abbia mai ascoltato.
Naturalmente, visto il successo planetario del Wagner di Domingo, è un problema mio.
Ciao
WSM
Tucidide ha scritto:Il rischio è che questa posizione sembri appunto un ribaltamento, quasi per ripicca, della scuola critica di zio Rodolfo: "Ah, sì? Solo un vocalista può cantare Wagner? E io ti dico invece che una declamatrice wagneriana può fare anche Norma, al limite, mentre una vocalista belliniana non potrà mai fare Kundry!"
E poi, devo dire che trovo le tue motivazioni logiche e del tutto rispettabili.
Semplicemente, ribadisco, faccio un po' fatica a ritrovarmi nello "smistamento" binario dei cantanti. Secondo me è riduttivo. E quindi tutto il ragionamento per me è un po' falsato ab origine.
Maugham ha scritto:Penso che un passaggio, anche temporaneo, dei cantanti di tecnica e stile declamatorio in ruoli prettamente vocalistici sia sotto certi aspetti più "semplice" che il contrario.
Con la conseguenza che i risultati, tutto sommato, alla fine mi sembrano meno disastrosi.
La ragione secondo me sta principalmente nel fatto che il repertorio operistico più noto e più popolare è prettamente vocalistico.
Maugham ha scritto:Nè vedo un forum come un luogo per dimostrare le mie capacità nel...ribaltare il pensiero del povero Celletti.
Di cui ho stima e ammirazione assoluta.
Ovvero se la tecnica di canto atta ad affrontare certi ruoli declamatori sia una tappa successiva nello studio del canto oppure parta da basi diametralmente opposte.
Ovvero, dal momento che per te non esiste una demarcazione netta tra le due tipologie di repertorio non esiste nemmeno una differenza tra le due tecniche?
MatMarazzi ha scritto:Per altro, mi pare che gli esempi fatti in questo thread (bello e vivace, e che preso la tangente rispetto al grande McNeil ) non siano molto calzanti, in quanto nè Domingo, nè la Nilsson, nè la Flagstad, nè Terfel (pur nelle loro differenze e i diversi "sottogruppi" a cui appartengono) hanno formazione da vocalisti.
Tucidide ha scritto:Di Stefano cos'era? Un vocalista?
Di conseguenza, anche i ruoli stessi sono di difficile collocazione, visto che possono essere affrontati da cantanti anche distantissimi l'uno dall'altro per tecnica e sensibilità.
Terfel in effetti non è un vocalista tout court.
Domingo cos'è? Bella domanda!
Ma la Nilsson e la Flagstad erano assimilabili alle vocaliste.
MatMarazzi ha scritto:Ho appena fatto, nel Wanderer, un simpaticissimo corso sui cantanti di oggi, che ho replicato in ben tre città, e che a ottobre porterò anche a Pordenone e Belluno. In realtà ho parlato moltissimo anche dei cantanti di "ieri", perché era indispensabile affinché gli iscritti - molto spesso curiosi e inesperti - comprendessero bene le differenze fra le scuole principali di canto classico da me individuate nel 900: i vocalisti, i declamatori, i coloristi.
Le prime tre lezioni sono servite a questo.
L'ultima l'ho tenuta come esercitazione. Sono rimasto estasiato... Riconoscevano la matrice di ogni voce e questo vale anche per quei casi di apparenti "ibridazioni", come Di Stefano.
Avevano imparato a riconoscere i suoni!
Ma la Nilsson e la Flagstad erano assimilabili alle vocaliste.
Umpf... ma Tuc!!!!
cosa dici??
Tucidide ha scritto:Mi sanno un po' di scolastico, anzi, di bignamino.
Quando spiego ad un mio allievo la differenza fra gerundio e gerundivo, e vedo che me li sa riconoscere al primo colpo, non sai quanto sono soddisfatto: "cupido condendae urbis: gerundivo"; "cupido condendi urbem: gerundio". BRAVO!!!
MatMarazzi ha scritto:Tu sei soddisfatto per questo?
Be', quando da "studente povero" davo lezioni di latino e greco, queste cose non mi davano alcuna soddisfazione.
MatMarazzi ha scritto:Io dicevo cose, giuste o sbagliate, che nessuno ha mai scritto.
La reazione dell'uditorio era solo una prova del nove che avevo ragione.
Se non ci fosse differenza di suono, loro non avrebbero mai potuto accorgersene.
...
riprova che, molto ma molto più in piccolo, hanno dato a me i miei "scolari" quando riconoscevano semplicemente dalla prima nota una scuola vocale da un'altra.
Tucidide ha scritto:Quando ti si presenta una
Ma questo non impedisce che si possa trovare questa tesi discutibile, pur riconoscendola valida formalmente (e non sostanzialmente).
Se capiterà l'occasione, mi farà piacere approfondire questo aspetto.
Maugham ha scritto::cry:
Anche lui andato.
WSM
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