Ruggero Raimondi

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Ruggero Raimondi

Messaggioda giovanni » gio 27 nov 2008, 22:40

Salve a tutti! Ho visto che fino ad adesso non è stato mai aperto un post su questo cantante: Ruggero Raimondi. Voi cosa ne pensate? Questa sezione si chiama baritoni e bassi. La domanda che sorge spontanea è : è un baritono o un basso? Non mi piace molto fare delle classificazioni, ma secondo me ha una voce troppo chiara per essere basso, ma forse anche per essere baritono. E poi, secondo me, manca assolutamente di drammaticità: se si paragona il suo Filippo II a quello di Ghiaurov o di Christoff, il Filippo II di Raimondi mi sembra quasi comico. Proprio questa sera sto iniziando ad ascoltare I vespri siciliani nell'edizione di Levine: ma ha una voce chiarissima in alcuni punti!!!!!!! Voi cosa ne pensate? E in particolare io mi chiedo (ma forse mi sbaglio) come mai è diventato così famoso?

Saluti a tutti

P.s. Grazie a questo forum ho inziato ad apprezzare cantanti/opere/autori che prima odiavo. Magari è la volta buona che inizio ad amare anche questo cantante!!!!!!!!
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Re: Ruggero Raimondi

Messaggioda pbagnoli » ven 28 nov 2008, 20:14

Credo che il discorso su RR sia molto complesso.
E' un personaggio.
E' riuscito a fare leva su quella che - almeno una volta - era una prorompente fisicità che riusciva anche e soprattutto a far leva sui cuori (e non solo) femminili. Quando scrivevo sul Forum di Operaclick, c'era sempre un nutrito gruppo di signore e signorine che lo amavano alla follia per la sensualità che profondeva a piene mani nelle sue performances. Se pensi alle sue comparsate in opere cinematografiche - Don Giovanni di Losey, Carmen di Rosi e Tosca di non mi ricordo più chi - la fisicità di RR è sempre stata esuberante. E molto ben usata, peraltro.
Il cantante.
Be', inizialmente i ruoli erano da basso e sembrava voler ricalcare un modo di cantare alla francese, un po' tipo Pol Plançon quando faceva il Tamburmaggiore del Caid; rispetto a Plançon, peraltro, non aveva quell'estensione grave che gli permetteva di affrontare un ruolo come Sarastro. Col tempo la voce ha perso specificità e lui si è calato in ruoli baritonali, il più significativo dei quali - non fosse altro che per la frequenza con cui l'ha proposto - è Scarpia.
Non l'ho mai trovato veramente appassionante - mio gusto personale - ma sono disposto ad ammetterne il ruolo nel panorama lirico degli ultimi vent'anni.
Simpaticissimo il suo Varlaam, cantato in russo... alla russa!
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Re: Ruggero Raimondi

Messaggioda Tucidide » ven 28 nov 2008, 20:58

pbagnoli ha scritto:Simpaticissimo il suo Varlaam, cantato in russo... alla russa!

Verissimo! La ballata è gustosissima. :D
Io, che pur non annovero RR fra i miei preferiti, credo che risultati molto suggestivi li abbia raggiunti cantando piano, soffuso, sussurrando.
Certamente, come dice Pietro, è nell'esteriorità guascona e sensuale di Escamillo, Varlaam, Don Giovanni che questo cantante ha trovato alcuni dei suoi ruoli più celebri. Tuttavia, io ho un debole per le sue rese di personaggi come il Padre Guardiano, libero una volta tanto dall'ipoteca manzoniana, dal perenne parallelismo con Fra Cristoforo, dalla grandiosità un filino caricaturale dei bassoni, e Filippo II, re insolitamente debole e complessato. Mi manca il suo Boris Godunov, di cui ho sentito dire mirabilia.
Lo stesso Scarpia di RR è personalissimo, e trova quella sensualità innegabile proprio in virtù del canto sfumato e sottovoce.

pbagnoli ha scritto:Tosca di non mi ricordo più chi

Intendi la nota "Tosca nei luoghi e nelle ore di Tosca", con la Malfitano e Domingo, regia di Patroni Griffi? C'è anche il film di pochi anni fa con Alagna e la Gheorghiu, diretto da Benoit Jacquot.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Ruggero Raimondi

Messaggioda giovanni » sab 29 nov 2008, 14:22

Perdonatemi, allora, se faccio un'altra domanda.
Qualcuno di voi lo ha mai sentito dal vivo? Se sì, che impressione dava, in teatro, dal vivo?
A volte purtoppo alcuni artisti vengono penalizzati dal disco, e dai vostri commenti mi sembra, quindi, che potremmo essere in questo caso. Ditemi, se sbaglio?
Ammetto una mia grave mancanza: purtoppo i film-opera di cui parlate li ho visti solo in parte: non amo molto i film-opera per vari motivi!

Saluti
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Re: Ruggero Raimondi

Messaggioda marco » sab 29 nov 2008, 17:06

io l'ho sentito tante volte, la voce correva, soprattutto negli acuti, che erano squillantissimi, proprio da baritono, scenicamente non passava certo inosservato, anche se gli si poteva rimproverare un istrionismo un pò di maniera, che si è accentuato molto in questi ultimi anni accanto al naturale declino vocale
il suo personaggio più riuscito è per me Boris, in cui l'ho ammirato in più occasioni, la prima volta addirittura in italiano, la scena della morte era addirittura impressionante, fra l'altro la tessitura medio-acuta gli calzava a pennello e gli consentiva di dar fondo a tutte le sue capacità
non l'ho mai sentito come Don Giovanni (in disco mi piace molto), non era male come Filippo 2° (anche se ne ho sentiti altri altrettanto autorevoli e altri cantati meglio)
Marco
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Re: Ruggero Raimondi

Messaggioda pbagnoli » sab 29 nov 2008, 19:23

giovanni ha scritto:Perdonatemi, allora, se faccio un'altra domanda.
Qualcuno di voi lo ha mai sentito dal vivo? ...purtoppo i film-opera di cui parlate li ho visti solo in parte: non amo molto i film-opera per vari motivi!

Sì, l'ho sentito qualche volta dal vivo: la voce arrivava molto bene e la presenza in teatro era assolutamente rilevante.
I film d'opera che ho citato erano solo per l'aspetto...visivo del nostro RR!
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Re: Ruggero Raimondi

Messaggioda dottorcajus » lun 08 dic 2008, 4:25

Fra le varie ricordo lo splendido Don Chisciotte genovese. Opera suggestiva interpretazione notevole.
Molto divertente anche in Italiana in Algeri, magari anche grazie alla spassosa regia di Ponnelle.
Roberto
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Re: Ruggero Raimondi

Messaggioda stecca » sab 10 gen 2009, 0:48

A me piaceva tantissimo.
A teatro ho sentito lo trepitoso Viaggio a Reims, un Basilio straordinario dal Barbiere ed un Escamillo da sogno in Carmen.
In disco trovo sensazionale tutto il suo Verdi sia giovane che maturo con eccellenza di Inquisitore, e in video mi piace un sacco nelle Nozze di Abbado.
Se sul cantante qualcuno può notare qualche imperfezione come Artista direi che è tra i più grandi del dopoguerra.
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