VGobbi ha scritto:MatMarazzi ha scritto:Naturalmente voglio un commento del Mefistofele pigoroviano, oltre dell'integrale (ben due) lasciati da Neri. Tu Mat che ne pensi?
Ho sentito una sola volta Neri nel Mefistofele.
Me lo fece ascoltare un ragazzo di Ferrara, grande ammiratore di Neri.
Non mi dispiacque, lo ammetto. La voce era tonante e il gusto più sorvegliato di quel che temessi.
Ma continua a sembrarmi un modo un po' troppo domestico di interpretare la concentrazione del male.
Ho la sensazione che Neri, come altri famosi bassi, non si renda conto della portata culturale e antropologica di un ruolo come Mefistofele, specie nell'opera di Boito.
Ecco perché, nonostante sia in minoranza, io stravedo per il "fischio" di Chaliapine.
E' cantato "strano", non ci sono i gravi, la pronuncia è assurda, ok... eppure...
Eppure si avverte qualcosa di immenso agitarsi dietro di lui, qualcosa di imperscrutabile, che si avrebbe paura a guardare negli occhi.
Io torno a dire che non si dovrebbe cantare un ruolo semplicemente perché "si hanno tutte le note".
Venendo a Pigorov, conoscevo già la registrazione (me l'avevi procurata tu).
Lo trovo poderoso vocalmente, splendidamente e sinistramente accompagnato (ha ragionissimo Luca), ma forse più spettacolare che terrorizzante.
Però si tratta comunque di una registrazione elettrizzante, almeno per me.
Grazie Vit.
Salutoni
Mat