Mattia Morro

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Mattia Morro

Messaggioda pbagnoli » ven 09 nov 2007, 16:50

Scusate, ma avete ascoltato questo grandissimo baritono presente nella sezione audio?
Roberto Marcocci ci ha fornito i brani di questo cantante: credo che dovremmo ringraziarlo perché si tratta di una delle più spettacolari voci di baritono che io abbia mai sentito.
A parte il fatto che è fonogenicissima, la ricchezza di armonici è veramente spettacolare; oltre a tutto canta piuttosto "aperto" (vedi aria della Favorita).
Anche i passaggi di coloratura sono fluidi ed eleganti (O vin discaccia la tristezza).
A me piace tantissimo: vorrei che anche voi commentaste questi brani così belli
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Re: Mattia Morro

Messaggioda VGobbi » sab 10 nov 2007, 0:49

Mi sono ascoltato tre brani che mi piacevano di piu'. Uno era la serenata del Don Giovanni, il monologo del Rigoletto ed il famosissimo quanto difficilissimo "Brindisi" dell'Amleto.

La serenata, a mio modesto parere, e' cantata un po' velocemente e sembra penalizzare la bella grana baritonale del cantante, impedendo di spiegare la sua voce a tutto campo. In questo senso, il paragone con un Siepi direi quasi impietoso.

Il "Pari siamo" ci da' testimonianza, per quel che poco che ci ha lasciato, di un Rigoletto decisamente importante. Senso della parola, nessuna forzatura, spiegamento di mezzi notevoli e possesso di una tessitura decisamente ampia ed omogenea, anche se in alcuni punti decisamente gigione per la tenuta dei fiati eccessiva.

Infine il bellissimo "Brindisi". Purtroppo l'aver conosciuto l'interpretazione lasciata da Titta Ruffo, rende inadeguati tutti gli altri cantanti che vi sono cimentati. Di conseguenza il discorso lo si deve intraprendere, lasciando fuori dalla cerchia Ruffo. Ed allora, tutto sommato, il Morro si fa valere assai, seppur qualche spezzatura di fiato compromette in alcuni frangenti la romanza.

Contento Bagnolo del mio commento (ueh, pure la rima mi e' uscita! :shock: ) ?
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Messaggioda pbagnoli » sab 10 nov 2007, 0:55

Sì, sono contento del tuo cimento.
Ma sei andato un po' a rilento!

Da diversi giorni io avea pubblicato
questi brani che Roberto mi ha mandato!

Io aspettava indarno il vostro giudizio
ma aspettando mi veniva l'itterizio (NDR: licenza poetica).

Il Morro è un baritono assai valente:
a confronto Gobbi esce triste e perdente!
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Messaggioda MatMarazzi » sab 10 nov 2007, 1:12

La metrica!!!! Dov'è la metrica....
I tuoi endecasillabi sono tutti zoppi!
Povero grande verso di Dante!

Ma sei andato un po' a rilento!
è un decasillabo!!!!

In compenso ti sono scappate dodici sillabe in ben quattro versi:

Da diversi giorni io avea pubblicato
questi brani che Roberto mi ha mandato!

ma aspettando mi veniva l'itterizio
a confronto Gobbi esce triste e perdente!

In quest'ultimo caso vorrei proporre
"Tito Gobbi al confronto esce perdente"
(le sillabe sono giuste e il contenuto non cambia)! ;)

Salutoni
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Messaggioda pbagnoli » sab 10 nov 2007, 7:12

MatMarazzi ha scritto:La metrica!!!! Dov'è la metrica....
I tuoi endecasillabi sono tutti zoppi!
Povero grande verso di Dante!


Hai ragione...
Purtroppo ho dovuto fare in fretta perché sono di guardia in ospedale.
Data la situazione, spero che un po' di licenza poetica me la concederai.
Non potresti considerare il tutto alla stregua di un trimetro giambico scazonte?

Comunque, ritorniamo al topic.
Cosa ne dici di Morro?
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Messaggioda VGobbi » sab 10 nov 2007, 13:41

MatMarazzi ha scritto:In quest'ultimo caso vorrei proporre
"Tito Gobbi al confronto esce perdente"
(le sillabe sono giuste e il contenuto non cambia)! ;)

:evil:

Quando ci vediamo, caro Marazzo, faremo i conti.

Ora veniamo al Bagnolo. Tu ti lamenti del mio ritardo, ma alla fine son stato l'unico oltre il primo a commentare gli ascolti proposti.
Secondo. Che mi dici dei miei pareri? Naturalmente non sei d'accordo con me? :roll:

E naturalmente la mia domanda e' estesa anche agli altri forumisti, in particolare a Marcocci, profondo conoscitore dei cantanti d'epoca.
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Messaggioda MatMarazzi » sab 10 nov 2007, 15:16

pbagnoli ha scritto:Comunque, ritorniamo al topic.
Cosa ne dici di Morro?


Che anche io ne sono rimasto impressionato!
Intanto dalla sobrietà del gusto, poi dalla sensibilità di fraseggio, infine dalla bellezza degli acuti (nonostante mi sembrino un po' duri).
Come interprete mi pare più adatto alle parti nobili e solenni che a quelle giovanili ed esuberanti.
Sono perfettamente d'accordo con Vittorio sulle perplessità nell'Amleto, personaggio che non si può (almeno a mio gusto) cantare con quella nobilità paterna e rilassata.
Ruffo (che era un grandissimo) ha volto il personaggio verso un'ansia febbrile e muscolare probabilmente discutibile (dal punto di vista dei francesi) ma grandiosa.

Il Don Giovanni...
Anche qui ha ragione Vit, ma è vero che - da allora a oggi - il personaggio è evoluto in modo spettacolare.
Il tono carezzevole, allusivo, abbanondato, smaccatamente sessuale e intarsiato di sussurri "aperti" che oggi siamo abituati ad associare a questa pagina, all'epoca sarebbe stato impensabile.

Invece la FAvorita e la Maria di Rohan sono assolutamente strepitose.
Il ritmo è solido ma incalzante, la dizione nettissima, la nobiltà dolorosa mi comunica persino un senso di inquietudine.
Anche il Rigoletto sarebbe stupendo (come emozione contenuta e bellezza di suoni) se non fosse che il baritono, forse preoccupato di occupare tutte e due le facciate, la esegue davvero troppo lento.

Bellissima anche la Marta (a proposito, Rob, chi canta con lui?)
E quella deliziosa arietta in spagnolo nominata "Olvido" che cosa sarebbe?

Salutoni e grazie dei questa scoperta
Matteo
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Messaggioda dottorcajus » sab 10 nov 2007, 18:50

Nell'aria della Marta canta con il tenore Gino Giovanelli Gotti, cantante senese di nobilissima famiglia del quale spero di riuscire a recuperare un libriccino con i suoi dati biografici.

La cancion de Olvido credo sia una romanza spagnola e non un pezzo chiuso di una qualche Zarzuela.

Concordo con voi sulla qualità di questo a voi ignoto cantante. Rimase penalizzato non poco dalla contemporanea presenza di molti baritoni di altissimo livello presenti sulle scene nei suoi anni.
Roberto
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