VGobbi ha scritto:Questa affermazione mi spiazza non poco ... potresti essere piu' esaustivo, come di solito sai fare?
Galeffi, Tagliabue, Mc Neil, Bruson ... non mi pare che siano dei "declamatori a voci spiegata" ... anzi! Dei grandi vocalisti, che piu' di altri, hanno esaltato la vocalita' verdiana ... fermo restando che non era, non e' e non sara' l'unica via interpretativa per affrontare Verdi.
Forse sono stato un po' "veloce" perché era un argomento che avevamo già a lungo trattato: la vicenda interpretativa del baritono verdiano lungo il '900.
Provo a sintetizzare.
In pratica nel '900 per il baritono verdiano sono state battute tutte le strade:
- la più antica: quella del baritono vocalista (da Battistini fino a Bruson, passando per gli americani Tibbett, Warren, Mc Neal, o i tedeschi come Schlussnus),
- la più recente, del baritono "colorista" (inaugurata da Fischer Dieskau dopo la guerra e oggi proseguita da Hampson & C)
- la più larghissimamente diffusa fin dai primi del 900 e ancora oggi la più praticata, quella del baritono "declamatore" (e qui non saprei nemmeno chi citare, tanto sono numerosi gli esempi: gli Italiani da Ruffo a Cappuccilli, passando per Gobbi e Bastianini; il "Baryton Verdi" dei Francesi; i declamatori tedeschi, americani, inlgesi; i baritoni russi... anche oggi i Lucic, i Gagnidze, gli Hendrics, i Tezier, i Dobber, tutti declamatori sono).
In base ai miei gusti, i più lontani dal mio modello verdiano sono i declamatori, benché siano i più richiesti in tutto il mondo da almeno un secolo.
I vocalisti - meno numerosi e non sempre capiti nemmeno dal pubblico - mi sembrano i più vicini alla scrittura, ma il loro canto mi pare troppo aulicizzante per il pubblico odierno e spesso drammaturgicamente fuorviante.
I coloristi, gli eredi di Fischer Dieskau, sono quelli che secondo me possono consegnarci i personaggi migliori, specialmente oggi.
Però la loro avanzata in Verdi è ancora cauta: non tutti ne accettano le sonorità innovative.
Questi sono i miei gusti; per la maggioranza del pubblico, invece, il vero "baritono verdiano" è quello declamatorio, non fosse altro che perché lo si è sentito più spesso.
Questo spiega, secondo me, perché Nucci - pur non essendo eccellente cantante, nè eccellente attore, nè disponendo di un timbro di bellezza particolare - goda di tanti favori. Perchè il suo è il tipo di declamato che moltissimi associano ai baritoni di Verdi.
Io almeno la vedo così.
Salutoni,
Mat