Tucidide ha scritto:ho un debole per i baritoni "vecchia scuola" alle prese con i personaggi "nobili".
Non rinuncerei mai ad un Terfel Don Giovanni, ad un Hvorostovskij Onegin, ad un Hampson Macbeth, ma per ruoli come Carlo, il baritono grand seigneur continua a sembrarmi la soluzione interpretativa più convincente.
Premetto che fai bene ad avere un debole per gli antichi baritoni "Grand Seigneur", che però sono ormai una memoria lontanissima di un passato che non c'è più. Se affermi che non hai ancora trovato un'alternativa valida a certi ruoli "aristocratici" verdiani, ti posso dare volentieri ragione.
Ma se dici che il loro modello (per quanto insuperato) sia oggi applicabile a tali personaggi, allora non mi trovo più altrettanto consenziente.
Il baritono "nobile" di matrice battistiniana non ha ai giorni d'oggi più nulla da dire.
E persino i grandi baritoni verdiani del dopoguerra (da Warren a Bruson) si sono ultimamente fatti fregare le parti più tipiche del repertorio verdiano dai baritoni coloristi (gli Hampson appunto, ma anche i keenlyside, gli Schovus)
Una ragione ci sarà...
Proprio Hampson, che tu citi come grande Macbeth (eppure anche Macbeth un tempo era considerato ruolo da Grands Seigneurs: lo cantava Battistini, non Ruffo), ha cantato di recente al Met un elettrizzante Carlo V dell'Ernani.
La vocalità, è ovvio, non è quella giusta (quindi nemmeno io direi che si può considerare, in assoluto, la risposta moderna a questo tipo di personaggi) eppure lo preferisco mille volte a qualsiasi Carlo di un Bruson (il più recente erede dei Grands Signeurs) che in questa parte risulta inerte, incoerente, piedistalloso e fondamentalmente inutile.
Almeno con Hampson e il suo canto moderno e colorato vengono fuori dimensioni del personaggio vive e brillanti (ad esempio il fatto che non è affatto un modello di nobiltà e splendore, bensì un simpatico cialtrone, un giovinastro viziato che abusa del suo potere per insolentire i vassalli e spassarsela con le loro mogli (e che prende coscenza di chi è e di cosa il mondo si aspetta da lui, solo quando si accorge che stanno per farlo fuori).
Ricapitolando è vero che oggi manca la chiave giusta per questi personaggi (chiave che ai loro tempi avevano trovato i "segneurs" protonovecenteschi); ma che il modello di questi ultimi potrebbe essere valido ancora oggi non direi.
Salutoni
Mat