Nadja Michael

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Nadja Michael

Messaggioda MatMarazzi » mer 09 mag 2007, 12:18

Chi ha sentito la cantante in oggetto alla Scala nella Salome?
Purtroppo nella mia recita c'era la Gustafson.
Mi interessa la Michael anche in rapporto al discorso vocalisti-declamatori.
L'anno prossimo infatti dovri ascoltarla in Medea e non so cosa attendermi.

Saluti
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Messaggioda pbagnoli » mer 09 mag 2007, 14:54

Non so cosa risponderti.
Dal vivo non l'ho mai ascoltata. In disco l'ho sentita nel Don Carlo come Eboli (se non ricordo male c'era la Tamar che faceva Elisabetta), quindi era ancora nella fase mezzosopranile della sua carriera.
Chi l'ha vista ed ascoltata alla Scala come Salome l'ha trovata affascinante.
Io non l'ho ascoltata, ma sono aprioristicamente perplesso
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Messaggioda Alberich » mer 09 mag 2007, 18:17

Ha riscosso un grandissimo successo, ma a mio avviso il must della serata era Struckmann (per quanto la voce sia abbastanza appesantita rispetto ai primi '90) che svettava in maniera perentoria sul tessuto musicale tutt'altro che leggero.
La Michael ha una bella voce, è una brava attrice ed è un'interprete attenta. Tuttavia la sua esecuzione mi ha lasciato perplesso (in prospettiva, non per la serata in sè), perchè comunque l'origine mezzosopranile si sente e la voce è senz'altro solida, ma non onnipotente: mi da l'idea di voler strafare. Intuire come possa cantare Medea mi risulta impossibile, come Salomè ha offerto una grande prova.
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Messaggioda MatMarazzi » gio 10 mag 2007, 11:47

Alberich ha scritto:Intuire come possa cantare Medea mi risulta impossibile, come Salomè ha offerto una grande prova.


Grazie ragazzi delle delucidazioni.
Tra l'altro il problema della storia interpretativa di Medea è molto affascinante.
E' un secolo che sbagliamo (facendone una sorella di Elektra o, se va bene, di Norma) e continuiamo a sbagliare.
Sarebbe arrivato il momento di mettere da parte la lunghissima impostura discendente dalla revisione di Lachner e tornare alla vera voce di Medea di Cherubini.

Non posso credere che in pieno 2000 si affidino ancora queste opere a gente come la Denoke (che per inciso adoro) o a mezzosoprani convertiti in declamatrici straussiane, personalità a parte.

che ne dite?
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Re:

Messaggioda MatMarazzi » mer 29 ott 2008, 11:09

Credo si possa riaprire questo vecchissimo thread, perché il caso Michael è sempre più all'onore delle cronache.
Personalmente non l'ho ancora vista in scena: in compenso ho visto due video della sua Salome (quello di Milano e quello recentissimo di Londra con la regia di McVicar) e buona parte della sua Eboli viennese.

Mi sono fatto un'idea abbastanza chiara.
Come declamatrice mi pare si ispiri tecnicamente alla stirpe delle americane post-Stratas (in particolare Ewing e Malfitano), ma con un registro grave ben altrimenti corposo, il ché è normale essendo un ex mezzosoprano.
Il sol bemolle grave di Salome risulta di estrema facilità.
E' priva di agilità (il velo di Eboli) ma gli acuti lanciati di forza sono perentori.
Ha uno strano, suggestivo modo di smorzare (un po' intubato, come la Denoke) ma quando è in alto l'operazione non le riesce... e spesso le sue mezzevoci sono calanti.
La sua forza sta nell'articolazione declamatoria, nell'evidenza poderosa della parola, nella varietà dei colori.
In questo terreno è un'autentica fuoriclasse, che merita tutto il successo che sta avendo.
In più è interprete di un'umanità talmente calorosa e di un'energia talmente impetuosa e moderna da sconvolgere l'ascoltatore.
Ciò che riesce a tirar fuori da Eboli (complice anche il registucolo ;) , che lavora molto su di lei) è sorprendente.

Recentemente si è lanciata in Lady Macbeth, Medea e lo capisco... questi sono i ruoli ideali per una torcia come lei, ma temo un po' che il suo modesto vocalismo possa metterla in difficoltà.
Personalmente è in Kundry che - per me - la si deve aspettare.

Io non vedo l'ora di poterla ammirare dal vivo.
Altre esperienze o sensazioni?

Salutoni,
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Re: Re:

Messaggioda pbagnoli » mer 29 ott 2008, 22:41

MatMarazzi ha scritto: Io non vedo l'ora di poterla ammirare dal vivo.
Altre esperienze o sensazioni?

Salutoni,
Mat

No, purtroppo.
Sarebbe stato troppo pretendere di vederla a Milano come Eboli, invece della Zajick...
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(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Nadja Michael

Messaggioda Luca » mer 29 ott 2008, 22:47

Mah, io ho anche un video della Tosca, con un'aberrante regia, data a Bregenz lo scorso anno: la trovo buona come presenza scenica, un pò meno come resa di canto. In Carmen La Michael va bene, ma Tosca e addirittura Medea (oltre che Salome) mi paiono un pò rischiose. Potrebbe invece funzionare bene come Ortrud.

Saluti, Luca.
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Re: Re:

Messaggioda Maugham » mer 29 ott 2008, 22:57

pbagnoli ha scritto:Sarebbe stato troppo pretendere di vederla a Milano come Eboli, invece della Zajick...


Anch'io la penso come te.
Non so però se la sua Eboli cosi ipersofisticata, così senza vocione, così poco tonante nel "Don fatale", ma così fragile, così malinconica e per questo così "pericolosa", avrebbe potuto trovare lo spazio giusto per farsi apprezzare in un Sant'Ambrogio verdiano.
Non so se Baraunschweig ne saprebbe tra l'altro sfruttare al massimo le grandi doti sceniche.
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Re: Nadja Michael

Messaggioda Maugham » mer 29 ott 2008, 23:02

Luca ha scritto: (oltre che Salome) mi paiono un pò rischiose.


Perchè?
Io l'ho vista dal vivo alla Scala in Salome e in video nell'edizione "pasoliniana" di MacVicar dal Covent Garden.
Ti assicuro che in ambedue i casi è stata una grande Salome.
Il finale scaligero poi era sensazionale.
Non riuscivi a staccarle gli occhi di dosso. :shock:
Certo che, da adesso a giugno, ha in programma Tosca, Aida, Marietta, le due del Tannhausuer, Salome.... :shock:
Vedremo....

Ciao
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Re: Nadja Michael

Messaggioda Teo » gio 30 ott 2008, 10:26

Luca ha scritto:Mah, io ho anche un video della Tosca, con un'aberrante regia, data a Bregenz lo scorso anno: la trovo buona come presenza scenica, un pò meno come resa di canto.


Posseggo pure io quel video e sinceramente credo proprio che la Michael con Tosca vocalmente parlando, centri davvero poco.
Così come in Tosca, anche nella sua Eboli, per quanto ho potuto vedere nei video presenti su youtube, mi sembra sempre in costante affanno.
Spinge continuamente (suoni forzati e pieni di aria), è sempre in debito di ossigeno (ovvero fiati cortissimi), e gli acuti risultano spesso suoni fissi.
Come Carmen l'ho trovata più a suo agio, mentre la sua Salome ancora non l'ho ascoltata, ma non stento a credere che possa trovarsi altrettanto bene.
L'interprete comunque è interessante, sia scenicamente che musicalmente parlando, mentre per quanto concerne la sua vocalità e il modo (tecnico), con cui la gestisce, a dirla tutta, non desta in me un certo entusiasmo... :roll:
Personalmente, non farei carte false per andarla a vedere...però...
Salutissimi.

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Re: Nadja Michael

Messaggioda Pruun » gio 30 ott 2008, 10:54

Ancora al di qua della carriera internazionale che sta facedo adesso (era, infatti, il 2000) ascoltai Nadja Michael a Macerata come Amneris di Aida: molti problemi vocali e un'esecuzione sicuramente non perfetta, ma ricordo un'Amneris travolgente e di grandissimo impatto, davvero splendida e anche un'ottima musicista! In scena, poi, era una tigre: sensualissima e bellissima!!
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Re: Nadja Michael

Messaggioda Maugham » gio 30 ott 2008, 11:04

Teo ha scritto:anche nella sua Eboli, per quanto ho potuto vedere nei video presenti su youtube, mi sembra sempre in costante affanno.
Spinge continuamente (suoni forzati e pieni di aria), è sempre in debito di ossigeno (ovvero fiati cortissimi), e gli acuti risultano spesso suoni fissi.


Credimi Teo, la sua Eboli (se ti riferisci a quella viennese con la regia di Konwitschny) non può essere vista a spezzoni.
Se ce la fai recupera il DvD e guardalo tutto d'un fiato.
E' l'edizione francese ipercompleta e quindi dura più del Parsifal... :D
Ma ne vale la pena.
Se non altro proprio per la Michael che affronta Eboli da un'ottica totalmente diversa da quella a cui, almeno io, ero stato abituato.
Ciao
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Re: Nadja Michael

Messaggioda Calaf » ven 31 ott 2008, 0:28

Vista e ascoltata come Amneris ed Eboli a Genova e Cassandre (Les Troyens) a Firenze. Personalità sicuramente fuori dal comune, ma la resa vocale, soprattutto come Eboli, mi lasciò perplesso e non solo nei passaggi di agilità della Canzone del velo. Tra acuti facili anche se un po' spinti e grave innaturale e forzato, i centri apparivano opachi e poco a fuoco e il legato problematico. Più di recente ho ascoltato, un po' distrattamente devo dire, la sua Salome scaligera e mi è parso che le cose funzionassero meglio. A breve vedrò il DVD del Don Carlos viennese.
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Re: Nadja Michael

Messaggioda MatMarazzi » ven 31 ott 2008, 1:05

Calaf ha scritto:Vista e ascoltata come Eboli a Genova e Cassandre (Les Troyens) a Firenze.


O rimembranze! :)
Pensa che anche io vidi quei Troyens di Vick, ma non a Firenze.
Li vidi a Monaco alla loro nascita e quella fu l'unica volta in vita mia in cui uno spettacolo di Vick mi parve bello! :)
Non ricordavo che la Michael fosse stata Cassandre nella ripresa fiorentina; certo mi pare una grande scelta!
Cassandre è adattissima - per il suo furore visionario e le peculiarità della scrittura - a cantanti rotte alla grande declamazione.

A Monaco non avevo lei, ma non posso lamentarmi.
In scena c'era una coppia di regine: Waltraut Meier come Didone, Deborah Polaski come Cassandre.
La Meier fu sconvolgente: contro ogni aspettativa, risultò la miglior Didone che avessi ascoltato.
Invece la Polaski fu una delusione: maestosa e matronale come da tradizione, senza guizzi o intuizioni.
Credo che la Michael a Firenze si sia collocata su un'altro pianeta.


grave innaturale e forzato,

Questo mi sorprende un po'!
Dalle incisioni anzi il suo registro grave appare saldo e corposo.
Non sono tante le Salome che si inabissano al sol bemolle con tanta nonchalance.

i centri apparivano opachi e poco a fuoco e il legato problematico.

Forse questa sensazione potrebbe essere stata acuita dal fatto che il repertorio in cui l'hai sentita solleciterebbe un tipo di sonorità - per lo meno sulla base della tradizione - precluse a chi fa la scelta del colorismo; in particolare - anche tu hai qualche annetto sulle spalle! :) - ricorderai che sulle grandi espressioniste americane che hanno preceduto la Michael (Stratas, Ewing, Malfitano, Farley, Ciesinski...) si sono dette le stesse perplessità.

In generale non è il tipo di cantante a cui penserei per i ruoli italiani.
E' con Kundry - vedrai - che tutti grideranno al miracolo.
Però, anche nel repertorio italiano, se devo rinunciare a qualche suono tradizionale per avere in cambio letture teatralmente e musicalmente potenti, sai bene che non mi tiro indietro: ;)
...è per questa ragione che non cambierei nessuna Suor Angelica documentata da disco con quella di Teresa Stratas.

Sono curioso di conoscere la tua opinione sulla Eboli viennese. Non credo che cambierai idea sul fronte vocale, ma credo che dovrai riconoscere che ne esce qualcosa di talmente suggestivo e convincente da autorizzarci a considerarla l'Eboli di questi anni.

Un salutone,
Matteo
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Re: Nadja Michael

Messaggioda Calaf » ven 31 ott 2008, 1:28

Sono in parte d'accordo con te, Matteo. Nel repertorio italiano funziona meno bene, infatti mi ha convinto di più come Salome e come Cassandre, che come Eboli o Amneris. Ma non si tratta di essere abituati a "suoni tradizionali" o non solo comunque; in Don Carlo a Genova ci furono momenti in cui a forza di spingere rischiò molto e sfiorò il disastro alla fine della sezione centrale di "O don fatale", oltre che arrivare stremata alla fine. Può essere stata una serataccia...fu anche contestata. Comunque è passato qualche anno, non la sento in teatro dal 2002 e può essere cambiato qualcosa.
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