Elizabeth Connell

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Elizabeth Connell

Messaggioda walpurgys » dom 13 gen 2008, 14:27

Ero molto curioso di ascoltare questa cantante e mi sono documentato sia a livello biografico sia a livello canoro.
Elizabeth Connell negli anni 80-90 si è distinta in un repertorio dapprima mezzosopranile e successivamente sopranile vastissimo e non ben definito.
Si era specializzata in Verdi e Wagner, ma non disdegnava Donizetti, Strauss, Rossini, Beethoven, Weber, etc…
L’onnivoro repertorio ha nuociuto (e non poco!) alla sua linea di canto e per un periodo è stata “inserita” nella famigerata schiera delle “Nuove Callas” e credo che un pò ci abbia anche creduto…
Ha cantato in tutti i massimi teatri del modo Bayreuth compreso, collaborando con i migliori direttori sulla piazza e tutt’oggi continua a cantare alcuni suoi cavalli di battaglia.
Ho voluto ascoltarla in quelle che le sue biografie su internet indicano come opere di elezione, e quindi:

I Lombardi alla prima crociata (Giselda, Scala, Fulton)
Olandese Volante (Senta, Bayreuth, Sinopoli)
Lohengrin (Ortrud, Scala, Abbado)
Tristan und Isolde (Isolde, Madrid, Barenboim)
Poliuto (Paolina, Roma, Koenig)
Elektra (Elektra, Berlino, Boder e Chrisothemis, Orange, Janowski)
Siegfried (Brunnhilde, Berlino, Janowski)

Gli unici ruoli in cui mi ha davvero convinto sono stati Isolde, Elektra (in parte), Brunnhilde e Paolina (nonostante l’usura e gli acuti strazianti).
In Giselda, parte come si sa micidiale (a parte un cast terribile), Chrisothemis, Senta ed Ortrud la voce traballa, l’acuto è avventuroso e fisso (cerca di salvarsi prendendoli “dal basso”, ma si schiaccia pericolosamente oppure emette aria, i pianissimi sono seghettati, nell’opera verdiana non credo capisca bene cosa stia cantando, perché è monotona e disinteressata.
Nei personaggi wagneriani è grottesca, in Ortrud addirittura comica e di certo non l’aiuta un cast tra i peggiori assemblati secondo me ed una direzione che fa le prove della bellissima incisione degli anni 90.
Eppure evidentemente negli anni 2000 ha avuto una seconda giovinezza vocale:
in Isolde è sicura, lussureggiante, dolcissima, l’acuto sempre problematico eppure non è fastidioso, il timbro è chiaro, non bello, ma espressivo e drammatico, il volume è notevolissimo e controllato.
In Elektra e Brunnhilde nonostante qualche asprezza nel registro centrale e negli acuti, riesce a costruire due personaggi malinconici e romantici.
In Elektra non compone una figura tragica o epica, ma rassegnata, angosciata e sola, però non si addentra molto nel personaggio limitandosi ad emettere le note; Brunnhilde invece è materna e affrontata in punta di piedi, esprime bene la nascente umanità, per poi scatenarsi nel finale in cui prende le note con spavalderia e forza.
Paolina è il ruolo cerniera tra i disastri suddetti e la nuova vocalità;
certe fissità in alto, sgradevolezze nei centri, certe durezze nella coloratura nell’89 sono ancora evidenti, eppure riesce a costruire un personaggio molto femminile, sensibile e viscerale con un fraseggio espressivo e mobilissimo per questo risulta credibile nonostante gli evidenti difetti.

Voi che ne pensate?
La avete ascoltata?

Cari saluti
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Messaggioda pbagnoli » dom 13 gen 2008, 19:58

Ricordo un suo Lombardi di un bel po' di anni fa, se non sbaglio alla Scala.
Cantante problematica, ma temperamentosa; e comunque interessante.
Non fra quelle che ho ascoltato maggiormente, per cui non saprei cos'altro dire...
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Messaggioda MatMarazzi » dom 27 gen 2008, 2:41

L'ho sentita spesso, ricordo (1986) un Vascello Fantasma a Trieste in cui le parlai dopo la recita.
...Ero un ragazzino (ino?) di 16 anni: le chiesi quando ci avrebbe dato un'Isolde!
Mi ha guardato sorridente e ha detto (facendo il gesto con le dita di entrambe le mani): "dieci anni".
Ha tenuto fede alla promessa.


Successivamente l'ho ascoltata alla Scala in Oberon (naturalmente tutti i cellettiani - allora davvero numerosi e perniciosi - dissero peste e corna, e invece fu bravissimia). Poi alcuni anni dopo in Crisotemide dell'Elektra, a fianco della Jones e della Rysanek.

Nella seconda metà degli anni 80 si parlava moltissimo di lei.
La si ritrovava ovunque: alla Scala, a Bayreuth, al Met.
Le facevano fare tutto: Lady Macbeth, Norma, Fiordiligi.
Fu un errore: se non si fosse giocata la credibilità in questi ruoli belcantistici per cui non aveva alcun titolo, la seconda parte della sua carriera non sarebbe stata così in ombra.
Per me era una valida e coraggiosa artista.

Salutoni
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Messaggioda Luca » dom 27 gen 2008, 10:50

Le facevano fare tutto: Lady Macbeth, Norma, Fiordiligi.
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Anche Ortrud ! Non l'ho mai sentita dal vivo, però la sua Christodemis - segnalata da Matteo - rivela chiarezza di idee interpretative e buona voce !

Salutoni, Luca.
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Messaggioda stecca » lun 28 gen 2008, 0:05

Sentita dal vivo alla Scala nei Lombardi....terrificante !!!!
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Messaggioda MatMarazzi » lun 28 gen 2008, 0:26

Luca ha scritto:Anche Ortrud ! Non l'ho mai sentita dal vivo, però la sua Christodemis - segnalata da Matteo - rivela chiarezza di idee interpretative e buona voce !


Proprio così, Luca.
Una vera, brillante personalità e un'ottima voce, squillante e ben gestita.
Fra l'altro, quello che mi sorprese in Chrisotemis fu che gestì la parte in modo spiritoso, facendone quasi un ruolo comico... una bamboccia viziata, goffa e pasticciona.
Era deliziosa, ma soprattutto originalissima.
Di solito, le interpreti di Strauss si prendono così tremendamente sul serio...

Mi viene in mente che inaugurò uno stagione al San Carlo di Napoli, con Lady Macbeth diretta da Muti. Sarebbe interessante ascoltarne la registrazione.

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Messaggioda Luca » lun 28 gen 2008, 20:43

una bamboccia viziata, goffa e pasticciona.
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Era anche aiutata da un vestito in stile mongolfiera, goffo e ingombrante ben in antitesi con la scabra veste della Jones quale Elektra e dell'allucinata Rysanek che, con anelli, ciondoli e anellini vari, sembrava un negozio di bigiotteria.

Salutoni, Luca.
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Re: Elizabeth Connell

Messaggioda Riccardo » gio 23 feb 2012, 19:13

Ich habe eine italienische Technik von meiner Mutter bekommen.
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