MatMarazzi ha scritto:Io poi, pur essendo consapevole dei limiti vocalistici di cui sopra, sarei curioso di sentirle tentare almeno un'Anna Bolena, in chiave lirica, giovane, smarrita.
Bene, ecco che senza che tu te ne sia accorto un soprano italiano ti ha fatto un'Anna Bolena proprio in questa chiave al Filarmonico di Verona lo scorso aprile:
chiave lirica - La Devia ha OVVIAMENTE impostato la sua lettura in chiave lirica, avendo una voce assolutamente non torrenziale e dal baricentro piuttosto acuto alle prese con un ruolo che più centrale non si può come quello di Bolena. Così il "Giudici ad Anna" era quello di una ragazza smarrita, non quello di una regina insidiata; la regalità dell'entrata era quella di una piccola esaltata in camicia da notte, isterica e insicura, riflessa in un fraseggio teso, insicuro, tremante...
giovane - il timbro della Devia è la giovinezza personificata. Sfido chiunque (anche te Mat, che ne sei detrattore ) a non riconoscere che, dal Giovedì Grasso del 1971 ad oggi esso non sia rimasto praticamente identico, salvo la correzione di alcune sonorità chiocce nel registro centrale... l'unico difetto, peraltro, in un'organizzazione tecnica di prim'ordine. Alle prese con "Al dolce guidami" questa voce eternamente giovane ha fatto comprendere, almeno a me e anche grazie al formidabile momento scenico (Anna che si accarezza i capelli tagliati prima della decapitazione... e ce ne vuole a rendere formidabile un momento scenico che la parrucca faceva virare pericolosamente verso l'effetto Carrà... ), tutto il rimpianto di una ragazza prematuramente cresciuta e invecchiata e corrotta nell'anima...
Credo che si sarebbe potuto essere anche più coraggiosi nel proporre, nel duetto del 1 atto, la versione Grisi che rende meglio questo aspetto, ma poi è da vedere cosa avrebbe retto Meli... che era Percy, che ha una bellissima voce, che per mio conto ha fatto bene ad approcciare questo ruolo ma che, nondimeno, o si mette a posto definitivamente o non ne parleremo più... ma questa è un'altra storia...
Chi più smarrita della Devia? Entrava in camicia da notte... al termine della canzone di Smeton si rannicchiava accanto al trono e il "Come innocente giovane" diventava il rimpianto infinito di una ragazza costretta in un ruolo più grande di lei... una donna talmente smarrita da sfogarsi in dispetti assolutamente infantili verso la Seymour, psicologicamente torturata durante la cabaletta...
Io lo so cosa ti infastidisce della Devia: la mancanza di un carisma che brilli di luce propria, che non abbia bisogno del grande direttore e/o del grande regista per esplicarsi... eppure quando trova uno dei due (mica vero sempre, poi, al Pirata non c'era nessuno dei due e fu grandissima comunque) e riesce a lavorare sul fraseggio e sull'interpretazione (fermo restando il canto, ovunque non meno che perfetto, tanto che dubito che la simpatica Annina Netrebko possa eguagliarla nonostante i quasi trent'anni i meno) io la trovo non meno che travolgente...
Mi limito ad Anna Bolena, per il momento, ma possiamo proseguire come volete.
Salutoni "deviati"