Mariella Devia

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Mariella Devia

Messaggioda Pruun » mar 04 dic 2007, 12:15

MatMarazzi ha scritto:Io poi, pur essendo consapevole dei limiti vocalistici di cui sopra, sarei curioso di sentirle tentare almeno un'Anna Bolena, in chiave lirica, giovane, smarrita.


Bene, ecco che senza che tu te ne sia accorto :wink: un soprano italiano ti ha fatto un'Anna Bolena proprio in questa chiave al Filarmonico di Verona lo scorso aprile:

:arrow: chiave lirica - La Devia ha OVVIAMENTE impostato la sua lettura in chiave lirica, avendo una voce assolutamente non torrenziale e dal baricentro piuttosto acuto alle prese con un ruolo che più centrale non si può come quello di Bolena. Così il "Giudici ad Anna" era quello di una ragazza smarrita, non quello di una regina insidiata; la regalità dell'entrata era quella di una piccola esaltata in camicia da notte, isterica e insicura, riflessa in un fraseggio teso, insicuro, tremante...

:arrow: giovane - il timbro della Devia è la giovinezza personificata. Sfido chiunque (anche te Mat, che ne sei detrattore 8) ) a non riconoscere che, dal Giovedì Grasso del 1971 ad oggi esso non sia rimasto praticamente identico, salvo la correzione di alcune sonorità chiocce nel registro centrale... l'unico difetto, peraltro, in un'organizzazione tecnica di prim'ordine. Alle prese con "Al dolce guidami" questa voce eternamente giovane ha fatto comprendere, almeno a me e anche grazie al formidabile momento scenico (Anna che si accarezza i capelli tagliati prima della decapitazione... e ce ne vuole a rendere formidabile un momento scenico che la parrucca faceva virare pericolosamente verso l'effetto Carrà... 8) ), tutto il rimpianto di una ragazza prematuramente cresciuta e invecchiata e corrotta nell'anima...
Credo che si sarebbe potuto essere anche più coraggiosi nel proporre, nel duetto del 1 atto, la versione Grisi che rende meglio questo aspetto, ma poi è da vedere cosa avrebbe retto Meli... :roll: che era Percy, che ha una bellissima voce, che per mio conto ha fatto bene ad approcciare questo ruolo ma che, nondimeno, o si mette a posto definitivamente o non ne parleremo più... ma questa è un'altra storia...

:arrow: Chi più smarrita della Devia? Entrava in camicia da notte... al termine della canzone di Smeton si rannicchiava accanto al trono e il "Come innocente giovane" diventava il rimpianto infinito di una ragazza costretta in un ruolo più grande di lei... una donna talmente smarrita da sfogarsi in dispetti assolutamente infantili verso la Seymour, psicologicamente torturata durante la cabaletta...

Io lo so cosa ti infastidisce della Devia: la mancanza di un carisma che brilli di luce propria, che non abbia bisogno del grande direttore e/o del grande regista per esplicarsi... eppure quando trova uno dei due (mica vero sempre, poi, al Pirata non c'era nessuno dei due e fu grandissima comunque) e riesce a lavorare sul fraseggio e sull'interpretazione (fermo restando il canto, ovunque non meno che perfetto, tanto che dubito che la simpatica Annina Netrebko possa eguagliarla nonostante i quasi trent'anni i meno) io la trovo non meno che travolgente...

Mi limito ad Anna Bolena, per il momento, ma possiamo proseguire come volete.
Salutoni "deviati" 8) 8) 8) :twisted: :twisted: :twisted:
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Messaggioda Freniano » mar 04 dic 2007, 12:35

Concordo in toto: Mariella Devia è, senza il minimo dubbio, la più grande cantante in attività. E la questione della sua passività interpretativa, spesso vera, va affrontata di volta in volta: in Anna Bolena, al debutto, dal vivo, praticamente senza tagli (e con un direttore osceno), fu strepitosa.
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Messaggioda pbagnoli » mar 04 dic 2007, 13:53

Non l'ho mai sentita in Bolena, ma a teatro l'ho sentita in altre cose e sempre con la stessa sensazione.
Mi spiace, ma non riesco ad accodarmi ad un giudizio di merito così importante, né oggi né mai.
Sono rimasto angosciato da come ha tirato via Violetta ( di cui ho anche la registrazione: è nello stipetto che a casa mia è noto come "La piccola bottega degli orrori" ).
Sono rimasto annichilito da come ha buttato al macero un "Regnava nel silenzio" di qualche anno fa, interpretato ( ? ) con una sciatteria francamente imbarazzante.
Questa cantante di cui parlo non ha nemmeno un'oncia del pathos, del vissuto, della tragica allure che dovrebbe avere Anna.
Ma sono disposto a persuadermi del contrario, per cui se hai a disposizione una registrazione da partecipar(mi)ci... 8)
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Messaggioda walpurgys » mer 05 dic 2007, 14:16

Ho riascoltato ieri la registrazione della ''Maria Stuarda'' romana del 2006...l'unico difetto che le posso trovare è forse la voce un tantino leggera...alla fine lo speaker legge un messaggio di un ascoltatore che definisce la Signora ''Una Cattedrale di suoni'' ed il pubblico le tributa una ovazione infinita e la stessa orchestra l'applaude in piedi...
La sua interpretazione, per me, è assolutamente carismatica;
non c'è freddezza, ma tanta commozione, tanta partecipazione, tanta personalità.
La voce è immacolata, perfetta, proiettata con coraggio e spavalderia, le agilità sono rifinite, i sovracuti competono con l'orchestra, il ''Figlia impura di Bolena..'' (il mio pezzo preferito :D :D :D ) pieno di rancore e con vocali e consonanti aggredite con forza e concluso in modo netto senza compiacimenti sonori.
Nelle scene finali si sdoppia in due;
la dolente regina e martire rassegnata e serena mista ad una virago orgogliosa e combattiva.
Per me qui c'è intelligenza, carisma e sopratutto l'artista!
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Messaggioda pbagnoli » mer 05 dic 2007, 14:33

walpurgys ha scritto: Per me qui c'è intelligenza, carisma e sopratutto l'artista!

:roll:
Non voglio contraddirti, ma per me non e' affatto cosi'.
Non c'ero a Roma, quindi il mio parere e' ovviamente falsato dal fatto che mi devo basare solo su una registrazione, ma non c'e' un solo momento in cui sia a mio gusto memorabile.
Mariella Devia non ha a mio modesto parere nulla, ma proprio nulla di cio' che dovrebbe avere una specialista dei ruoli Ronzi de Begnis; d'altra parte, sulla carta, non l'avrebbe avuto nemmeno la Caballe' che pure ne ha fatto un must personale, quindi cedo le armi di fronte ad un fenomeno squisitamente italiano e che in Italia, evidentemente, riesce a raccogliere ancora orde di fans paghi di quello che lei riesce ad offrire.
Se mi chiedi se tutto cio' sia sufficiente ad esaurire un personaggio cosi' complesso, la mia risposta non puo' che essere no; oltre a tutto mi sembra anche psicologicamente lontana le mille miglia dagli abissi di disperazione che ci sono nei grandi personaggi donizettiani in genere, e nei Ronzi in particolare.
Se mi chiedi se puo' supplire il carisma della grande artista, la mia risposta e' "solo in parte": a mio gusto non ci riusci' nemmeno la Sutherland, figuriamoci la Devia...
E, per concludere, se la domanda successiva dovesse essere sulla (a mio discutibile parere) reale statura artistica di questa "cattedrale di suoni", cederei la mano... 8)
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Messaggioda PQYD » mer 05 dic 2007, 14:53

pbagnoli ha scritto:
walpurgys ha scritto: Per me qui c'è intelligenza, carisma e sopratutto l'artista!

:roll:
Non voglio contraddirti, ma per me non e' affatto cosi'.
Non c'ero a Roma, quindi il mio parere e' ovviamente falsato dal fatto che mi devo basare solo su una registrazione, ma non c'e' un solo momento in cui sia a mio gusto memorabile.
Mariella Devia non ha a mio modesto parere nulla, ma proprio nulla di cio' che dovrebbe avere una specialista dei ruoli Ronzi de Begnis; d'altra parte, sulla carta, non l'avrebbe avuto nemmeno la Caballe' che pure ne ha fatto un must personale, quindi cedo le armi di fronte ad un fenomeno squisitamente italiano e che in Italia, evidentemente, riesce a raccogliere ancora orde di fans paghi di quello che lei riesce ad offrire.
Se mi chiedi se tutto cio' sia sufficiente ad esaurire un personaggio cosi' complesso, la mia risposta non puo' che essere no; oltre a tutto mi sembra anche psicologicamente lontana le mille miglia dagli abissi di disperazione che ci sono nei grandi personaggi donizettiani in genere, e nei Ronzi in particolare.
Se mi chiedi se puo' supplire il carisma della grande artista, la mia risposta e' "solo in parte": a mio gusto non ci riusci' nemmeno la Sutherland, figuriamoci la Devia...
E, per concludere, se la domanda successiva dovesse essere sulla (a mio discutibile parere) reale statura artistica di questa "cattedrale di suoni", cederei la mano... 8)


La locuzione "fenomeno squisitamente italiano" riferita a Donna Mariella spero sia un'allusione al modello della scuola italiana, perché la signora (che canta quasi esclusivamente in Italia per sua scelta, opinabile quanto si vuole ma sua) ha raccolto e seguita a raccogliere trionfi anche all'estero.

Quanto agli abissi di disperazione, immagino quelli (squisitamente extradiegetici) che una Netrebko potrebbe esplorare nel ruolo.

Ma dato che la voce, la tecnica e altre schiocchezzuole contano sempre meno, a quanto pare, perché non affidare la parte di Stuarda a Sienna Miller?

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Messaggioda pbagnoli » mer 05 dic 2007, 15:49

Ho dovuto fare un certo sforzo per capire chi fosse Sienna Miller (peraltro niente male).
Ma lo sforzo maggiore e' stato trovare traccia della Devia al'estero. Ho fatto un po' di fatica, ma sono riuscito a trovare la bellezza di un thread a lei dedicato sul forum di Opera Data-Base, che sono felice di linkare a uso e consumo di quelli che, come PQYD, sono convinti che stiamo parlando di un fenomeno internazionale.
Lo troverete qui http://odb-opera.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=4015.
Se vi sembra un po' pochino, sara' solo perche' - anche se si tratta di uno dei piu' importanti forum operistici a livello internazionale - trattasi pur sempre di forum francese, quindi influenzato probabilmente dal solito sciovinismo che impedisce ai nostri cugini di Oltralpe di apprezzare la grandezza internazionale di una cantante che sceglie di non andare all'estero, ma di limitare le sue partecipazioni a Verona e altri politeama estivi.
Su discorsi squisitamente notologici non mi addentro: non ho competenze adeguate per disquisire di forcelle delle quali, peraltro, non mi puo' fregar di meno, specie in rapporto alla resa globale del personaggio (comprensiva, cioe', anche del canto, ma non esclusivamente) che, per quanto mi riguarda, e' il vero ubi consistam di qualunque performance operistica.

Siamo sempre li', PQYD: a te interessano esclusivamente cose di cui a me frega solo marginalmente e comunque solo nell'ambito di altre caratteristiche che, evidentemente, per te non rivestono interesse veruno.
Pazienza, per quanto mi riguarda.
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Messaggioda Pruun » mer 05 dic 2007, 16:07

Senza polemica sia chiaro, ché non mi interessa la polemica sterile, ma la carriera della Devia dimostra che all'estero ha cantato, eccome se ha cantato! (fermo restando che io non giudico un cantante solo per la risonanza che ha all'estero. Lo giudico per come canta e quello che fa quando lavora, in qualunque parte lavori... allora Fisichella lo dovremmo buttare nel BIIIIIIIp... eppure è tra i più grandi tenori del dopoguerra, uno dei pochi, almeno, con una tecnica saldissima)

Nella sua ultima parte di carriera la Devia ha scelto di cantare in Italia: se ascoltiamo la Lakmé di New York, il ratto dal Serraglio del Met e la Lucia di Tokyo (rispettivamente 1982, 1990 e 2004... anno +, anno -... i puristi mi correggeranno) sentiamo però ovazioni scroscianti e a Tokyo ha stuoli di fans adoranti.
Da notare che la Devia, almeno fino alla famosa Adelaide di Borgogna di Martina Franca del 1984, era molto più osannata all'estero che in patria e proprio quell'Adelaide la lanciò anche nel Bel Paese.

Mò, che non piaccia mi va bene: chissene... e mica siamo fatti tutti con lo stampino, no? :D Però questi sono i fatti: finché mi dici che non ti piace perché non rende i ruoli Ronzi ci sto e mi sta bene. Discutiamone. Ognuno resterà con la sua opinione, magari, ma ne avremo parlato.
Però dire che siccome sceglie di cantare in Italia allora, automaticamente, non ci interessa... beh, non lo condivido... tutto qua. :wink:
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Messaggioda PQYD » mer 05 dic 2007, 17:14

pbagnoli ha scritto:Ho dovuto fare un certo sforzo per capire chi fosse Sienna Miller (peraltro niente male).
Ma lo sforzo maggiore e' stato trovare traccia della Devia al'estero. Ho fatto un po' di fatica, ma sono riuscito a trovare la bellezza di un thread a lei dedicato sul forum di Opera Data-Base, che sono felice di linkare a uso e consumo di quelli che, come PQYD, sono convinti che stiamo parlando di un fenomeno internazionale.
Lo troverete qui http://odb-opera.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=4015.
Se vi sembra un po' pochino, sara' solo perche' - anche se si tratta di uno dei piu' importanti forum operistici a livello internazionale - trattasi pur sempre di forum francese, quindi influenzato probabilmente dal solito sciovinismo che impedisce ai nostri cugini di Oltralpe di apprezzare la grandezza internazionale di una cantante che sceglie di non andare all'estero, ma di limitare le sue partecipazioni a Verona e altri politeama estivi.
Su discorsi squisitamente notologici non mi addentro: non ho competenze adeguate per disquisire di forcelle delle quali, peraltro, non mi puo' fregar di meno, specie in rapporto alla resa globale del personaggio (comprensiva, cioe', anche del canto, ma non esclusivamente) che, per quanto mi riguarda, e' il vero ubi consistam di qualunque performance operistica.

Siamo sempre li', PQYD: a te interessano esclusivamente cose di cui a me frega solo marginalmente e comunque solo nell'ambito di altre caratteristiche che, evidentemente, per te non rivestono interesse veruno.
Pazienza, per quanto mi riguarda.


Beh Bagnoli carissimo, forse se della Devia si discute poco... è perché c'è poco da discutere! in senso buono, s'intende :D penso che siamo tutti d'accordo sul sommo magistero tecnico e sulla personalità interpretativa non certo travolgente. Inoltre, trovo singolare che si misuri l'importanza di un cantante a base di 3d sui fori, internazionali o no...

Su un'altra cosa hai perfettamente ragione: all'opera ci interessano cose diverse. E viva Iddio :lol:
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Messaggioda stecca » mer 05 dic 2007, 19:45

Beh...però proprio qui ho letto di gran peana su Leyla Gencer e Magda Olivero cantanti che non è che abbiano molto fatto all'estero eh....parlo di molto quindi non citatemi quelle solite 2 o 3 recite d'oltreamerica note e stranote....
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Messaggioda walpurgys » mer 05 dic 2007, 19:59

74 presenze al Met in 5 opere (Rigoletto, Lucia di Lammermoor, Ratto dal Serraglio, Falstaff, Cosi' fan Tutte) dal 79 al 94, più vari concerti ed un galà mozartiano nel 2006.
In più si è esibita (anche recentemente) in teatri esteri come Amsterdam, Bacellona, Chicago, Madrid, Londra, Tokio, Monaco, Parigi, New York, Aix-en-Provence...
Bhè, alla Signora piacerà l'Italia, ma i suoi bei viaggetti se li è abbondantemente fatti e testimoniano che non è solo nel suo paese che ha fans e carriera 8) :wink: !

Per carità, rispetto totalmente i tuoi gusti ci mancherebbe! :)
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Messaggioda dottorcajus » mer 05 dic 2007, 21:18

Io c'ero a Verona per la Bolena.
Ammiro molto la Devia come cantante e ritengo sicuramente che debba essere presa ad esempio per la continuità e la qualità del suo canto. Ma a Verona, senza aver a disposizione passaggi di grande acrobazia tecnica dove mettere in luce le sue qualità, non ha offerto una prova particolarmente convincente. Come in altre occasioni trovai un interprete inerte che cantò tutto benissimo senza ricorrere a trucchi ed artifici ma senza riuscire ad uscire da una visione eternamente intima, quasi distaccata.
Tanto l'ho ammirata in Puritani, Flauto Magico e simili tanto mi annoia ogni qualvolta canti un personaggio più complesso che non si spenda solo in qualità ed abilità tecnica.
Roberto
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Messaggioda teo.emme » mer 05 dic 2007, 21:33

Ma scusate..posso fare una timida domanda? CHISSENEFREGA se canta o non canta all'estero? Da quando, per giudicare la bravura di una cantante, si deve guardare ai luoghi dove canta? E se questo è il metro, come la mettiamo coi vostri tanti beniamini/e dai nomi improbabili che mai hanno messo il piede fuori dalla Santa Madre Russia? Perchè quello che per costoro è una scelta per la Devia dovrebbe essere una costrizione dovuta allo scarso successo? O forse alla Devia non le si perdona il fatto di essere esponente di quella Scuola Italiana di canto che voi tanto detestate e denigrate? Francamente non capisco la vostra crociata anti-Devia... Mi sembra un preconcetto bello e buono!
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Messaggioda teo.emme » mer 05 dic 2007, 21:41

pbagnoli ha scritto: Su discorsi squisitamente notologici non mi addentro: non ho competenze adeguate per disquisire di forcelle delle quali peraltro, non mi puo' fregar di meno, specie in rapporto alla resa globale del personaggio (comprensiva, cioe', anche del canto, ma non esclusivamente) che, per quanto mi riguarda, e' il vero ubi consistam di qualunque performance operistica.


Ah beh...che stupidi che siamo a pensare che in un'opera lirica il canto e la musica siano fondamentali.. Pensa che avevo scambiato l'opera per musica. Errore imperdonabile. Del resto credevo che in un forum d'opera si parlasse proprio di questo. Evidentemente sbaglio. Come pure sbaglio al ristorante (quando stupidamente giudico un cibo dal sapore) o a teatro (quando giudico lo spettacolo dalla recitazione). Prima o poi dovrò imparare qual'è la vera verità...... :lol: :lol: :lol:

Ps: con questi concetti non lamentiamoci poi per le porcherie che si sentono in giro (stile Borgia della Theodossiu)....
teo.emme
 

Messaggioda pbagnoli » mer 05 dic 2007, 23:16

Oh, ma che palle ragazzi!
Mi sembra di parlare con un mucchio di bambini dell'asilo.
Ribadiamo - e per l'ultima volta, giuro, perché c'è un limite a tutto - quanto segue (e cito alla rinfusa):
:arrow: Mariella Devia ha un grande magistero tecnico. Non eccezionale, ma sicuramente grande, che le permette di offrire prestazioni tecnicamente splendide
:arrow: l'opera è un genere teatrale, che è fatto di canto e recitazione. Non solo di canto o solo di recitazione, ma di entrambe le componenti
:arrow: la Scuola Italiana non è l'unica realtà possibile, ma neanche un concetto da rinnegare. E' uno dei tanti modi di cantare, e nemmeno buono per tutti gli usi
:arrow: pensare che Italia caput mundi nel mondo dell'opera è una prospettiva oggigiorno sempre più miope
:arrow: questo sito ha una prospettiva un po' particolare, che può piacere oppure no, ma che è scritta a chiare lettere sin dal primo editoriale scritto dal sottoscritto: in questo sito CE NE SBATTIAMO (lo scrivo bello in grande in modo che sia chiaro a tutti, compresi coloro che fanno finta di non capire) di tutti quegli aspetti che sono miele per chi pensa che il canto d'opera si esaurisca nel rispetto delle forcelle. Con ciò, non vogliamo dire che chi rispetta le forcelle fa un peccato mortale: ma il rispetto delle forcelle deve essere parte integrante di una resa globale del personaggio e della sua verità drammatica. Altrimenti detto: se Mariella Devia mi fa tutte le forcelle, ma mi partecipa il personaggio come una pera di Romagna IGP, per me semplicemente non esiste!
Questa prospettiva, che per me è chiara come l'acqua di fonte e perfettamente espressa sin dal primo apparire di questo sito, evidentemente è un problema troppo difficile da capire per i soliti personaggi che si stracciano le vesti ogni volta che si tocca una forcella.
Siete contenti così? Benissimo!
E' la vostra opinione e per me è sacra!
Ma se chiedete un parere dovete essere pronti anche a sorbirvi qualche criticuccia per la vostra beniamina che - per carità! - sarà anche una cattedrale di suoni ( e comunque non sempre, lasciatevelo dire!... ), ma che è espressiva come un transetto e partecipe come un presbiterio.
Non vi va bene?
Pace: non so cosa farci.
Adesso è tutto definitivamente chiaro, oppure siamo ancora qui a chiederci il rapporto reciproco fra canto e resa globale del personaggio e a dire "eh, ma cavolo, in un'opera il canto è importante"?

Io, per parte mia, con questo post ritengo definitivamente chiuso l'argomento: ormai il pensiero di questo sito sul tema del rapporto fra canto e interpretazione dovrebbe essere definitivamente acquisito. Se così non è, ragazzi, sono problemi vostri
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