Cristina Deutekom

[Luca]

Cari amici,

apro una discussione su questa famosa cantante. L'idea mi è venuta dopo aver riascoltato alcune sue registrazioni. Molto attiva nel campo mozartiano, la Deutekom ha frequentato molto anche quello italiano, arrivando anche a ruoli abbastanza distanti dal salisburghese, quali, ad esempio, il primo Verdi (Lombardi, Attila) fino a Turandot. Io l'ho udita dal vivo qui a Roma alla metà degli anni '70 in Lucia; mi piacque poco a dire la verità: era "passatella" in carriera, però mostrava quel registro acuto che sappiamo come anche quel particolare sistema di vocalizzazione che era un pò il suo tratto distintivo.
Che ne pensate di lei e soprattutto del suo virtuosismo ?

Salutoni a tutti.
Luca.

[pbagnoli]

Caso curioso.
Tecnica - mi sembra - di primissimo ordine, registro acuto d'acciaio ma tendenza ad una vocalizzazione piuttosto fantasiosa che qualcuno ha paragonato allo yodel.
A me sembra molto brava e me la ascolto sempre volentieri anche se, tendenzialmente, dopo un po' la trovo stucchevole.
Devo dire però di averla sinora ascoltata solo in Mozart e ambiti limitrofi e non mai come Odabella che, invece, pare facesse benissimo

[Luca]

Beh, di Odabella esiste l'incisione in studio, ma sarebbe interessante ascoltarla anche come Abigaille che fece a Firenze con Muti. Io ho una compilation in cui figura anche come Medea di Cherubini (oltre che Alcina di Haendel e Turandot di Puccini con un pessimo C. Bini), anche se il ruolo le va stretto specie per ragioni interpretative.

Saluti, Luca.

[pbagnoli]

oltre che Alcina di Haendel e Turandot di Puccini con un pessimo C. Bini
Saluti, Luca.

MITICO CARLO BINI!
Mai dimenticato protagonista di spedizioni punitive!
Uno di quei tenori di cui si suole sottolineare la "generosità"!
Quanti "Pagliacci" avrà fatto nella sua vita?

Non ce l'ho con lui, sia ben chiaro; ma è un po' l'archetipo prototipo di quei personaggi che costituiscono il più puro sottobosco del provincialismo all'italiana.
Non dico che non ci vogliano personaggi del suo stampo.
Penso però che sia necessario superarli. E con ciò mi riallaccio al preambolo alla recensione di Matteo sullo spettacolo di Glyndebourne e sul nostro snobismo...

[Scarpia]

In Mozart la conosco in quella fantastica incisione del Flauto con Solti per la Decca, dove credo si collochi tra le piu' grandi ad aver affrontato la parte. In Verdi la conosco nei Lombardi (live cn Bergonzi), Nabucco (con Muti), Attila (studio). Delle tre quella che mi ricordo meglio è Abigaille, a mio avviso molto interessante e da conoscere. Nn fosse per il censurabile Nimsgern, sarebbe davvero un bel live... Invece in studio cm Odabella dimostra una sicurezza impressionante. Ho una Lucia (cn Pavarotti) e l'Armida veneziana, ma di queste reg. nn mi ricordo praticamente nulla...

[Luca]

Aggiungo due cose sulla Deutekom. La prima in relazione a quanto dice Scarpia sulla sua Abigaille che è sostanzialmente valida ma che, a mio avviso, non ha quella disinvoltura per affrontare il famoso salto di "O fatal sdegno" (II atto). Ne ho sentiti di migliori, anche la stessa Suliotis (che non è il mio ideale), tanto nell'ed. DECCA quanto nel live scaligero del '66, se la cava meglio (per non parlare del prodigio napoletano della Callas). In secondo luogo, il particolare sistema di vocalizzazione della Deutekom molto interessante in certi ruoli (Regina della Notte, Costanza, ecc) mi pare ostacolare ritmi e tempi in altri ruoli. Ho ascoltato ad esempio l'incisione del finale di Sonnambula e l'ho trovato piuttosto discutibile e alieno dalla cantabilità e fluidità tutte italiane di Bellini.
Ma forse sono solo miei pensieri....

Salutoni domenicali, Luca.

[MatMarazzi]

il particolare sistema di vocalizzazione della Deutekom molto interessante in certi ruoli (Regina della Notte, Costanza, ecc) mi pare ostacolare ritmi e tempi in altri ruoli. Ho ascoltato ad esempio l'incisione del finale di Sonnambula e l'ho trovato piuttosto discutibile e alieno dalla cantabilità e fluidità tutte italiane di Bellini.
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Sono perfettamente d'accordo.
In fondo una cantante non storica, ma molto, molto interessante.
Condivido l'ammirazione di Scarpia per la sua Abigaille fiorentina.
Hai ragione tu quando affermi che nelle note gravi la voce perdeva di risonanza. In compenso quando si catapultava in alto (e Abigaille lo deve fare spesso) il suono acquisiva vibrazioni talmente lucenti e metalliche da lasciare di stucco.
Secondo me, la sua Abigaille esprimeva benissimo il lato satanico e surreale della parte.

Anche io ho la compilation che hai tu e condivido tutto quello che scrivi.
in particolare la sua Medea è una delusione, specialmente perché a livello vocale è spaventosamente a suo agio. E' talmente in forma, che risulta ancora più irritante tutta quell'inerzia espressiva.
Io possiedo anche la sua Leonora del Trovatore: idem con patate.
Vocalmente è un paradiso (filature, agilità... tutto a posto), interpretativamente inesistente.

Secondo me aveva bisogno di ruoli astratti e tendenzialmente satanici.
Mi avrebbe convinto (credo) in Semiramide.

Un salutone
Matteo

[MatMarazzi]

oltre che Alcina di Haendel e Turandot di Puccini con un pessimo C. Bini
Saluti, Luca.

MITICO CARLO BINI!
Mai dimenticato protagonista di spedizioni punitive!
snobismo...

Uno delle spedizioni del terrore nella mia vita fu un Pipistrello negli anni '80 (ovviamente in italiano) al ...Festival dell'operetta di Trieste.
Il cast metteva insieme: Zilio, Mazzuccato, Bini e Cosotti...
Una roba da Dario Argento...
Avrebbero dovuto vietarla ai minori di 18 anni.

Però devo dire che le due donne da ..."vecchie" (si fa per dire) hanno rivelato sorprendenti risorse.
La Mazzuccato mi piacque come Despina a Ferrara e la Zilio mi è parsa fantastica come Zita del Gianni Schicchi a Londra... nello spettacolo fantasmagorico di Richard Jones e al fianco di Bryn Terfel.

Salutoni
Matteo

[Riccardo]

oltre che Alcina di Haendel e Turandot di Puccini con un pessimo C. Bini
Saluti, Luca.

MITICO CARLO BINI!
Mai dimenticato protagonista di spedizioni punitive!
snobismo...

Uno delle spedizioni del terrore nella mia vita fu un Pipistrello negli anni '80 (ovviamente in italiano) al ...Festival dell'operetta di Trieste.
Il cast metteva insieme: Zilio, Mazzuccato, Bini e Cosotti...
Una roba da Dario Argento...
Avrebbero dovuto vietarla ai minori di 18 anni.

Però devo dire che le due donne da ..."vecchie" (si fa per dire) hanno rivelato sorprendenti risorse.
La Mazzuccato mi piacque come Despina a Ferrara e la Zilio mi è parsa fantastica come Zita del Gianni Schicchi a Londra... nello spettacolo fantasmagorico di Richard Jones e al fianco di Bryn Terfel.

Salutoni
Matteo

Concordo sulla bravura recente di Mazzucato e Zilio!

[Pruun]

Lo confesso, ho un debole per Cristina Deutekom.
Concordo sull'agilità quantomeno "personale" (ieri sentivo la sua Armida da Venezia e alla fine di "D'amore al dolce impero" sembra che attacchi un computer per le agilità) ma... che voce sana!
Consiglio, se posso, l'ascolto del suo album Regina, inciso a sessanta e rotti anni con i tre finali Tudor: l'agilità ormai è ga-ga flebile, i fiati non più enormi... ma la voce è saldissima e sana.
Quando ascolto la Deutekom mi viene sempre in mente che doveva essere una ragazza piena di salute
Conosco anche la sua Abigaille fiorentina e, devo dire, a me piace molto proprio per quella lucentezza che esprime davvero il lato luciferino e quasi sovrannaturale della parte: poi, è vero che in basso non ha la stessa sicurezza ma, mi chiedo, quante Abigaille abbiamo avuto così sicure sia in alto che in basso?
Ghena Dimitrova, certo, la Callas, ovvio e, per chi gradisce, anche la Suliotis finché è durata (ed è interessante la Scotto in disco, almeno per me), ma la sfrontata sfacciataggine del soprano olandese in una parte che ormai si è abituati a sentire eseguita con prudenza per me ha ancora un fascino molto forte.
E del suo Bianca e Fernando genovese che ne pensate?

[MatMarazzi]

[quote="Pruun (Gabriel)"E del suo Bianca e Fernando genovese che ne pensate?[/quote]

Purtroppo non lo conosco. com'é?
Per quanto riguarda Abigail, credo che il mio ideale del ruolo, almeno fra le interpreti moderne, sia Julia Varady.

Salutoni
Matteo

[Pruun]

Purtroppo non lo conosco. com'é?

Molto bello, a mio avviso. Sta su OperaShare
Salutoni anche a te
G.

[Belcantismo]

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