Opera Disc

Noto con incredibile sorpresa che non abiamo mai dedicato un po' di chiacchiere su Giovanna Casolla, vero "miracolo" vocale degli ultimi, cantante dalla carriera lunghissima e dalla voce a dir poco torrenziale ed estremamente "sana" in grado anche ora superati i 70 anni di farsi apprezzare per potenza, intensità e incisività di fraseggio.
Ovviamente poco amata dalla critica perchè persona estremamente schietta e diretta (e diciamolo pure, trattata con certa puzza sotto il naso che solo noi italiani riusciamo ad avere in alcuni casi) e non molto rappresentata a livello discografico perchè indubbiamente dotata di voce poco "fonogenica", è però cantante in grado di risolvere e risollevare qualunque serata con estrema sicurezza. Il pubblico invece ha sempre dimostrato di amarla.
Ne abbiamo recentemente avuto prova a Firenze nel disgraziato Don Carlo - giunta quasi senza prove a sostituire l'indisposta Eboli - o a Genova nel suo cavallo di battaglia, Turandot.

Voi che ne pensate?

Ascoltiamo alcuni suoi pezzi "forti"

L'ho vista alcune volte molti anni fa, di sicuro in una di quelle tipiche Fanciulle "Casolla-Carroli-Giacomini", e forse in una Tosca in Arena (ma per la quest'ultima posso sbagliare, erano davvero molti anni fa, parlo di anni 80!).
Onestamente, mi ha sempre infastidita la sufficienza con cui ne ho spesso sentito parlare (a cominciare da quella trasmissione che adesso la incensa come Eboli), e che la relega a una sorta di sottobosco provinciale, roba di tradizione in senso non proprio complimentoso.
Magari non avrà una presenza magnetica, non sarà glamorous, non avrà una voce indimenticabile e immediatamente riconoscibile, ma per usare la solita frase fatta mi sembra una solidissima professionista, preparata, non pretenziosa, una che non ti fa rimpiangere il prezzo del biglietto insomma.

Fra le esibizioni della Casolla cui ho avuto occasione di assistere ancora nella prima parte della sua carriera, negli anni '80, mi è rimasta indimenticabile la Silvana della Fiamma (e qualche anno prima aveva cantato, sempre a Trieste, anche nella Campana sommersa dello stesso Respighi). Un ruolo risolto con incisività drammatica , con plasticità di accenti ma anche con un filo di esotismo ben adatto alla complessità di un ruolo "bizantino". Ecco, credo che avrebbe fatto bene ad insistere su un filone un po' sommerso del '900 italiano più oscuro e tormentato (so che ha interpretato anche Cassandra del Gnecchi, in tempi più recenti) e forse avrebbe potuto configurarsi come una reincarnazione, alla lontana, di quella Clara Petrella che negli anni '50 e '60 passava dalla rude drammaticità di certe eroine veriste all'aulicità di quelle di Pizzetti.
Comunque, a mio avviso, qualcosa di più che una solida professionista!

Un saluto a tutti,
Fabrizio

Anzitutto non posso inviare il più caloroso bentornato Fadecas.

Sulla Casolla, vi confesso non ho mai avuto modo di poterla sentire. Ringrazio Flipperin per l'occasione e la solita generosità di proposte riguardo gli ascolti.

DocFlipperino ha scritto:Ne abbiamo recentemente avuto prova a Firenze nel disgraziato Don Carlo - giunta quasi senza prove a sostituire l'indisposta Eboli -

Oddio in quel Don Carlo sarebbe potuto entrare chiunque senza prove e sarebbe andato bene data l'inutilità della regia (e comunque aveva cantato Eboli il mese prima a Genova, quindi era fresca fresca)
Io l'ho sentita dal vivo solo una volta come Santuzza 2 o 3 anni fa qui a Firenze. Devo dire che non mi è rimasta molto impressa.

Ascoltata diverse volte. Voce immensa, interprete molto interessante. Peccato sia stata relegata ai soliti ruoli del grande repertorio. L´amico Fabrizio invece suggeriva delle potenzialità ben più interessanti...

DM