Anita Rachvelishvili

[pbagnoli]

Questa ragazza è brava VERA!

[Luca]

Grazie della proposta, Pietro: è un modo anche per dar spazio anche ad un'opera un pò negletta sul nostro forum e che, se realizzata bene, può evidenziare tutti i suoi pregi (a me piace un sacco!!). La Rachvelishvili - protagonista di molte edizioni di Carmen, fra cui quella scaligera della Dante anni orsono - è brava, indubbiamente e ben abbigliata farebbe anche un figurone in un eventuale allestimento dell'Adriana (anche perché Maurizio che oscilla tra le 2 donne dovrebbe averle belle entrambi). La voce è brunita ma estesa forse più in alto che in basso e la dizione è valida. A tratti per l'emissione ricorda un pò la Obratzsova.

Saluti, Luca.

[pbagnoli]

A tratti per l'emissione ricorda un pò la Obratzsova.

Dici?
A me sembra che la Obraztsova indugiasse maggiormente in emissioni poitrinées che - alla lunga - potevano suonare un po' sgradevoli.
Lei invece mi sembra molto, molto migliorata dalla Carmen della Scala che l'aveva (furbescamente, quanto meno da parte di Barenboim e Emma Dante) rivelata al pubblico: il mezzo vocale mi sembra nettamente più saldo, il registro acuto più lucente e i colori molto più definiti e luminosi.
Avrebbe però bisogno di... uno stilista! Qualcuno che ne curi un po' il look: così sembra Marisa Laurito in un film di Bellavista

[DottorMalatesta]

A tratti per l'emissione ricorda un pò la Obratzsova.

Dici?
A me sembra che la Obraztsova indugiasse maggiormente in emissioni poitrinées che - alla lunga - potevano suonare un po' sgradevoli.
Lei invece mi sembra molto, molto migliorata dalla Carmen della Scala che l'aveva (furbescamente, quanto meno da parte di Barenboim e Emma Dante) rivelata al pubblico: il mezzo vocale mi sembra nettamente più saldo, il registro acuto più lucente e i colori molto più definiti e luminosi.
Avrebbe però bisogno di... uno stilista! Qualcuno che ne curi un po' il look: così sembra Marisa Laurito in un film di Bellavista

Concordo in toto con Pietro.
Ma non capisco bene a cosa ti riferisci scrivendo della rivelazione "furbesca"scaligera...

Ciao!
DM

[Luca]

Ciò che dici è vero, Pietro, circa la Obraztsova che - a tratti - aveva un pò rispolverato i modi veristi 1920-'50, però io parlavo di "ricorda" non ho istaurato un rapporto di uguaglianza. Qualche piccola apertura di suono si avverte anche qui. Circa l'aspetto fisico è chiaro che ognuno se lo gestisce come vuoli, con i giovani di oggi, poi......

Saluti, Luca.

[pbagnoli]

Concordo in toto con Pietro.
Ma non capisco bene a cosa ti riferisci scrivendo della rivelazione "furbesca"scaligera...

Ne parlammo a suo tempo: mettere una "deb" in un ruolo come Carmen in un'inaugurazione alla Scala faceva simpatia e garantiva serenità nel bilancio quanto meno alla voce "protagonista", già che c'era il problema dei rischi connessi con la regia presunta trasgressiva di Emma Dante.
Fu una furbata, non diversa da quella di Muti che - anni prima - aveva riproposto "Traviata" mettendo in scena un cast di giovani semisconosciuti.
A suo tempo lodammo la buona (anzi: ottima) volontà della Rachvelishvili, ma ne sottolineammo le problematiche:

Applausi convinti anche per le intenzioni della giovane Anita Rachvelishvili: è dotata di un bel mezzo di ottimo colore, canta e colora con gusto, si sforza di stare bene in scena, è un bel progetto di cantante: di più per il momento onestamente non si può dire. Eravamo tutti ragionevolmente convinti che avrebbe cantato bene: nessuno si aspettava che Barenboim rischiasse un fallimento su questo fronte; ma ha confermato in pieno le perplessità di tutti quanto all’opportunità di rischiarla in un primo cast di un’inaugurazione scaligera alle prese con un ruolo come Carmen. Un’operazione del genere avrebbe avuto un senso ben preciso se Baremboim avesse avuto fra le mani un vero fenomeno, uno di quelli che fanno il botto: ci ha proposto invece una ragazza simpatica che canta bene, il che è un po’ poco per un’occasione del genere.

[DottorMalatesta]

Grazie del chiarimento!

Intervento volutamente OT (Cosí risveglio Enrico ):
come hai ricordato, quella era una Carmen dei "debuttanti" (Rachvelishvili come Carmen e Dante alla regia). A Bayreuth nel 1976 anche Chereau aveva firmato la sua prima regia d´opera (in realtá la terza: prima di quella l´allievo di Strehler aveva fatto Italiana in Algeri e un´altra che non ricordo). A differenza della Dante, si é dimostrato peró un debuttante piú promettente...

Ciao!
DM

[VGobbi]

Brava ma senza personalità.

[pbagnoli]

Brava ma senza personalità.

Non potrei essere meno d'accordo con te. Anzi, mi sembra che il brano proposto grondi personalità e forza espressiva

[Luca]

Se in un personaggio come la Bouillon ci metti più "personalità" diventa una megera avvelenatrice in salsa verista.
Saluti, Luca.

[VGobbi]

Brava ma senza personalità.

Non potrei essere meno d'accordo con te. Anzi, mi sembra che il brano proposto grondi personalità e forza espressiva

Non mi meraviglio ...

[pbagnoli]

Brava ma senza personalità.

Non potrei essere meno d'accordo con te. Anzi, mi sembra che il brano proposto grondi personalità e forza espressiva

Non mi meraviglio ...

Be', Vittorio, io sono d'accordo con Luca.
Le abbiamo sentite le barbierate e le cossottate, in questo bellissimo brano.
Soprattutto la seconda, veramente agghiacciante con suo toupet grigio (vedi video della Scala con la Freni) a sparare bordate che veramente ti ricordano la megera contro cui Charles Aznavour diceva "---qu'a rien pour inspirer l'amour".
La Principessa di Bouillon è una donna affascinante (se no sarebbe difficile immaginarla amante di un uomo famoso e prestigioso come il Principe di Sassonia), bella, innamorata, gelosa.
Cosa dovrebbe fare? Strapparsi i capelli? Lacerarsi le mutande?
A me sembra che la Rachvelishvili riesca a partecipare le sue emozioni con un fraseggio vibrante e composto, severo e appassionato, affranto e innamorato, sospettoso ma ricco di tenerezza nell'invocazione alla "vagabonda stella d'oriente"; e, rispetto alle gigionate oscene e poitrinées di molte Bouillon che l'hanno preceduta (di quelle del passato salvo praticamente solo la Simionato), non fa ricorso a mezzucci tipo note uterine.

Ma adesso, tanto per stare sul pratico, vorrei che raccontassi a tutti noi in che cosa ravvisi - in questa esecuzione - la mancanza di personalità

[Luca]

Pietro, la Simionato era una signora per compostezza! Di tanti ruoli che ha inciso ce n'è uno che tuttora è di un'agghiacciante bellezza: la Zia Principessa, ruolo piccolo si sa ma maestoso nella resa che ne ha dato questa nostra cantante. Tornando ad Adriana, nelle due testimonianze che abbiamo della sua Bouillon (l'incisione DECCA del '61 con la Tebaldi - e l'inascoltabile Del Monaco - e il 'live' di Napoli con la Olivero del '59) appare molto efficace e, se non brilla per sensualità, avvolge il suo personaggio in un velo di mistero grazie anche a certi fraseggi chiaroscurati davvero notevoli. Questo significa personalità e va oltre il 'voce - voce - voce' di cui molti ancor oggi sono attratti con superficialità....

Salutoni, Luca.

[VGobbi]

Io la trovo ordinaria, nei mezzi vocali e nelle sue espressioni del viso. La personalita' e' una cosa che si possiede, direi un dono della natura. L'Anna e' brava, non fa sentire cose malvagie ... ma se in un brano "voluttuoso" come "Acerba volutta'" resta fredda ed impassibile, in cui non trasmette nulla e dove sembra che gli importi assai poco di Maurizio di Sassonia ... beh ... io mille volte la Barbieri (voce atipica ma che voce ... e non mi riferisco solo al tonnellaggio vocale, caro Luca!!!). Mentre sulla Cossotto concordo in toto con voi!!!

[Luca]

Ma la Barbieri era un concentrato di volgarità (anche nel parlare, le ho sentito fare certi discorsi...) alimentato proprio dal fuorviante tormentone 'voce - voce - voce', qualunque cosa cantasse.... Il video dell'Adriana con la Pobbe è davvero quanto di più lontano dalla signorilità che si addice ad una principessa, la vocalità poi è di grande sguaiataggine.
La Barbieri sì - nei modi vocali oltre che attoriali - si sarebbe strappata, come dice Pietro, le mutande.

Saluti, Luca.