Leonie Rysanek

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Leonie Rysanek

Messaggioda Luca » ven 12 ago 2011, 15:23

Guardando l'insieme i threads sulle nostre signore non ne compare alcuno sulla Rysanek (al di là delle preferenze personali). Vorrei aprire una discussione che mi è suggerita da un intervento molto interessante di Matteo sulla Rysanek in cui insieme abbiamo sforato nel thread su Del Monaco, oltre alla recente recensione di Nabucco in cui la cantante tedesca è Abigaille. Riporto il testo e rispondo a lui ma, chiaramente, invito anche altri ad allargare il discorso con le proprie considerazioni su questa cantante. Matteo mi faceva notare che:
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Tu che sei un conoscitore di Lohengrin, quante Ortrud secondo te riescono a far scoppiare l'applauso dopo "Entweihte Götter" come la Rysanek (che pure aveva già 62 anni ed era in palese difficoltà vocale).
Non dico che stia bene (in quel momento e su quella musica) sentire il pubblico che applaude fragorosamente, però è un fatto!
E non sto neanche dicendo che la Rysanek sia in questo caso perfetta (lo dico perché mi aspetto che tu, Luca, farai subito notare che quell'acuto è calante, quell'altro è duro... ecc... ecc...).
Semplicemente mi chiedo quante siano le Ortrud che, in Wagner e in una parte di "seconda donna" possano esaltare il pubblico in questo modo....
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La mia risposta è questa: conosco quel video perché ce l'ho ed effettivamente la Rysanek si fa valere nonostante gli 'acciacchi vocali' (non solo lì), però credo che un'altra che avrebbe strappato l'applauso poteva essere la Jones. Del resto questo è un 'pezzo' che di per sé strappa applausi (molti live che ho ci presentano questo fatto, compresa la Nicolai da Napoli con la Tebaldi; del resto la Klose nel '38 - si legge ne Le grandi voci di Celletti - suscitò un'ovazione proprio dopo quest'invettiva vocale) e a me è capitato a Firenze di assistere al Lohengrin in cui Luana De Vol (Ortrud) se l'è beccato anche lei.
Per l'oggi forse penserei alla Meier.

Saluti a tutti.
Luca.
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Re: Leonie Rysanek

Messaggioda VGobbi » ven 12 ago 2011, 23:40

La Rysanek la adoro, specie se affronta il repertorio tedesco ... Wagner e Strauss su tutti ... ma amo moltissimo la sua Desdemona ed in misura ancor maggiore la sua Lady verdiana, nonostante mostri qualche palese limite nella scena del brindisi.

Volevo invece, riportare una frase di Mat, in cui non sono d'accordo :

MatMarazzi ha scritto:E' chiaro che nella Kostelnicka io preferivo la sobrietà analitica e ...psicoanalitica della Silja (una che, al contrario, non eccedeva mai ed evitata le zampate con tutte le sue forze, una che lavorava solo di cesello). E tuttavia il monologo del II atto come lo faceva la Rysanek era puro "thriller".

Davvero la sua Kostelnicka, mi riferisco al brano che ho postato, lo affrontava come una bomba atomica? Con forza esplosiva travolgente? Non e' forse che ti confondi con l'interpretazione della Varnay?

In questo filmato, io vedo una Kostelnicka vittima sacrificale, sottomessa e non per questo meno sconvolgente :
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Leonie Rysanek

Messaggioda MatMarazzi » sab 13 ago 2011, 1:08

VGobbi ha scritto:Davvero la sua Kostelnicka, mi riferisco al brano che ho postato, lo affrontava come una bomba atomica? Con forza esplosiva travolgente? Non e' forse che ti confondi con l'interpretazione della Varnay?


Be' Vit,
secondo me hai frainteso il concetto (lo dimostra il fatto che hai citato la Varnay).
Io non ho detto che la Rysanek è una Kostelnicka cattiva. :) ...mentre la Silja è buona! :)
Io detto che la Rysanek è una che ama l'enfasi, tanto da dare a certi momenti la forza di un'eruzione vulcanica!
Una può anche vedersi "vittima" in Kostelncikca (anche se non credo affatto che la Rysanek puntasse a questo) ma questo non c'entra nulla col grado di forza, di magniloquenza, di enfasi che metterà nel sottlineare la sua disperazione.
Proprio il monologo dell'infanticidio (che tu hai postato) è bellissimo, eppure... è ben dura affermare che sia contenuto, sobrio, introspettivo... :)
O che la Rysanek non ne sottolini il climax e la parte finale in modo fragoroso.
Anzi... Tra acuti assordanti, urla e strabuzzare d'occhi ... siamo al limite del Grand Guignol.
E' straordinaria, intendiamoci, spettacolare! Una performance elettrizzante, e non di meno è a un film del terrore che stiamo assistendo.
Sinceramente Vit... se per te non è enfasi questa, non so più cosa lo sia...


E ora veniamo a Luca e alla questione dell'applauso dopo l'invocazione di Ortrud.
Ovviamente, Luca, io parlavo dei tempi moderni.
Non mi riferivo certo agli anni 30... allora applaudire su Wagner, anche in corso d'atto, era normale.
Ai giorni nostri non è più così; è una prassi che si è completamente (e forse giustamente) persa.

Io, ad esempio, ho visto il Lohengrin dal vivo già otto volte (se non ricordo male) per non parlare delle decine di live (ovviamente recenti) che ho ascoltato per radio o scaricato da internet.
Mai una volta (tranne appunto nel caso della Rysanek) ho sentito applaudire l'invocazione.
Quindi puoi credermi: non è affatto una cosa abituale.
E che la Rysanek se lo sia aggiudicato è, oggi come oggi, una conquista di tutto rispetto.

Visto che citi la grande Meier, io l'ho sentita in questo ruolo a Parigi, Vienna e Berlino (per non parlare dei live da Milano e Baden Baden) e mai una volta ha strappato l'applauso.
Ma nemmeno la Jones e la Silja.
Nemmeno la Schuchter e la Polanski.
Nemmeno la Herltizius, che pure l'anno scorso a Bayreuth fu in questa pagina semplicemente sensazionale.
Oggi infatti, nessuno oserebbe interrompere la musica di Wagner per applaudire qualcuno.
Persino gli incredibili "In fernem Land" di Kauffman non sono stati applauditi in corso d'atto...
E anche nel Lohengrin della Rysanek, nessun altro oltre a lei riesce a strappare l'applauso, anche dopo pezzi ben più celebri del suo.


Proprio per questo sono allibito da quello che scrivi sulla DeVol (tutt'altro che un star, per altro dura sugli acuti e di modesta personalità)
Pensare che abbia strappato l'applasuo...lei! E l'abbia strappato oggi!!! e per giunta a un pubblico italiano notoriamente intimidito da Wagner... mi pare un cosa semplicemente incredibile.
Se lo dici tu sarà senz'altro vero, ...ma tu sei proprio sicuro di ricordare bene?
Per curiosità proverò a ripescare la registrazione: dovrebbe essere anche su Operashare.

Un salutone,
Mat
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Re: Leonie Rysanek

Messaggioda Luca » sab 13 ago 2011, 8:37

Se lo dici tu sarà senz'altro vero, ...ma tu sei proprio sicuro di ricordare bene?
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Caro Matteo,

era l'edizione di Ronconi a Firenze alla fine degli anni '90: dirigeva Julia Jones, e il cast era R. Lloyd (Re), H. Welker (Telram.), E. Magee (Elsa), L. De Vol (Ortr.) e R. Wagenfuhrer (protagonista). Brutta la scenografia e la regia, ma tutto sommato pregevole la resa esecutiva generale.
Grazie dei tuoi preziosi chiarimenti, ma mi pareva opportuno riservare uno spazio alla Rysanek: tra le tante cantanti non aveva un suo posto nel forum.

Saluti, Luca.
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Re: Leonie Rysanek

Messaggioda Luca » ven 19 ago 2011, 19:15

Torno ancora sulla Rysanek riprendendo una frase di M. Marazzi riportata nel thread su Del Monaco, circa la presenza della cantante tedesca nell'edizione del '52 ('live' ad Aix en Provence diretta da Hans Rosbaud, con Rehfuss - protagonista; Cortis - Leporello; Rysanek - Elvira; Martinis - Anna; Simoneau - Ottavio; Alaire- Zerlina; Coda - Masetto e Arié - Commendatore). In quell'occasione Matteo faceva presente che:
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Per inciso, il taglio di "Mi tradì" non è affatto dovuto a una scelta della cantante, ma all'adesione alla versione di Vienna (che infatti non prevedeva l'aria).
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E' vero, ma faccio notare che l'edizione di Vienna (1788) ha 3 brani assenti a Praga (1787): Dalla sua pace, Mi tradì e la scena Leporello-Zerlina. Nell'edizione presa in considerazione solo il Mi tradì è assente e nel fascicoletto del cofanetto si legge:
"Mi tradì quell'alma ingrata was not performed because Rosbaud did not Rysanek to sing it for unknown reasons".

Ergo ... a quale conclusione arrivare ? La Rysanek e il direttore si sono messi d'accordo per non farla?

Saluti, Luca.
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Re: Leonie Rysanek

Messaggioda MatMarazzi » dom 21 ago 2011, 13:26

Luca ha scritto:E' vero, ma faccio notare che l'edizione di Vienna (1788) ha 3 brani assenti a Praga (1787): Dalla sua pace, Mi tradì e la scena Leporello-Zerlina. Nell'edizione presa in considerazione solo il Mi tradì è assente e nel fascicoletto del cofanetto si legge:
"Mi tradì quell'alma ingrata was not performed because Rosbaud did not Rysanek to sing it for unknown reasons".

Ergo ... a quale conclusione arrivare ? La Rysanek e il direttore si sono messi d'accordo per non farla?

Saluti, Luca.


Attenzione Luca.
C'è un po' di confusione, dovuta a una svista che ho commesso nel thread a cui ti riferisci.
Ho scritto per sbaglio che il taglio (allora molto diffuso in area germanica) dell'aria di Elvira "Mi tradì" era dovuto
all'adesione alla versione di Vienna (che infatti non prevedeva l'aria)


Ovviamente volevo dire "di Praga", dato che, come è noto, è proprio per Vienna che Mozart aggiunse i tre brani che anche tu hai citato.
Rosbaud (come anche Swarowsky, tanto per fare un esempio) aderisce alla predilezione che i tedeschi-post-romantici di quegli anni avevano per la versione di Praga ritenuta più "autentica" (ossia, per loro, più romantica).
Infatti, a differenza di quanto dici, non solo in questa incisione di Rosbaud manca il "Mi tradì" ma anche il duetto Leporello-Zerlina.
In pratica l'unica aggiunta viennese che sorpavvive in Rosbaud è "Dalla sua pace" (brano senza vocalizzi e gradito a orecchie filo-romantiche).
Più in là si spingono tanto Schröder (1948) e Swarowsky (1950), campioni del Don Giovanni alla tedesca, che fanno gli stessi tagli di Rosbaud (Swarkowsky, più estremistico, sopprime addirittura la prima aria di Ottavio).

Ricapitolando, se il booklet del tuo disco dice che la Rysanek non canta "Mi tradì" per unknown reasons è semplicemente perché chi l'ha scritto non conosce la storia dell'interpretazione di Don Giovanni e la prassi tedesca negli anni 40.
Era per loro prassi abituale tagliare quell'aria di Elvira, che si riteneva un omaggio corrivo di Mozart al pubblico viennese e ai capricci di una primadonna.
Ed è solo per questa ragione che la Rysanek (come la Konetzni e la Hüni-Mihacsek, le altre Elvire germaniche di quegli anni documentate dal disco) non la esegue.

Salutoni,
Mat
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