Ghena Dimitrova

Della serie "io c'ero".
Sono commosso di trovare su Youtube il video della più indimenticabile performance che abbia sentito dal vivo con Ghena Dimitrova: il Macbeth del 1982 all'Arena di Verona (il mio primo Macbeth).
Il Sonnambulismo è spettacolare, perché è come vedere un capodoglio che fa le acrobazie di un delfino.
La voce smisurata e immensa era piegata in assottigliamenti che sarebbero parsi fantastici già in un soprano leggero.
Non è tanto strepitosa l'aria (fraseggi un po' pesanti, espressioni scontate) ma il modo in cui la Dimitrova la chiude, con un re bemolle che è un vero filo di voce, messo lì a galleggiare nell'arena.
Purtroppo quella fu l'ultima volta che la Dimitrova si permise una simile acrobazia: nei successivi Macbeth cominciò a tagliare il re bemolle e anche nel Nabucco alla Scala evitò l'ascesa al do sopracuto filato nella cadenza del cantabile.
D'altronde non si può mantenere a lungo questi filati paradisiaci se si cede all'illusione che l'arte consista nell'assomigliare a una tromba del giudizio.
Peccato, perché qui era semplicemente fantastica.
Salutoni,
Mat
Sono commosso di trovare su Youtube il video della più indimenticabile performance che abbia sentito dal vivo con Ghena Dimitrova: il Macbeth del 1982 all'Arena di Verona (il mio primo Macbeth).
Il Sonnambulismo è spettacolare, perché è come vedere un capodoglio che fa le acrobazie di un delfino.
La voce smisurata e immensa era piegata in assottigliamenti che sarebbero parsi fantastici già in un soprano leggero.
Non è tanto strepitosa l'aria (fraseggi un po' pesanti, espressioni scontate) ma il modo in cui la Dimitrova la chiude, con un re bemolle che è un vero filo di voce, messo lì a galleggiare nell'arena.
Purtroppo quella fu l'ultima volta che la Dimitrova si permise una simile acrobazia: nei successivi Macbeth cominciò a tagliare il re bemolle e anche nel Nabucco alla Scala evitò l'ascesa al do sopracuto filato nella cadenza del cantabile.
D'altronde non si può mantenere a lungo questi filati paradisiaci se si cede all'illusione che l'arte consista nell'assomigliare a una tromba del giudizio.
Peccato, perché qui era semplicemente fantastica.
Salutoni,
Mat