Pagina 1 di 1

Ghena Dimitrova

MessaggioInviato: lun 30 ago 2010, 15:58
da MatMarazzi
Della serie "io c'ero".
Sono commosso di trovare su Youtube il video della più indimenticabile performance che abbia sentito dal vivo con Ghena Dimitrova: il Macbeth del 1982 all'Arena di Verona (il mio primo Macbeth).

Il Sonnambulismo è spettacolare, perché è come vedere un capodoglio che fa le acrobazie di un delfino.
La voce smisurata e immensa era piegata in assottigliamenti che sarebbero parsi fantastici già in un soprano leggero.
Non è tanto strepitosa l'aria (fraseggi un po' pesanti, espressioni scontate) ma il modo in cui la Dimitrova la chiude, con un re bemolle che è un vero filo di voce, messo lì a galleggiare nell'arena.

Purtroppo quella fu l'ultima volta che la Dimitrova si permise una simile acrobazia: nei successivi Macbeth cominciò a tagliare il re bemolle e anche nel Nabucco alla Scala evitò l'ascesa al do sopracuto filato nella cadenza del cantabile.
D'altronde non si può mantenere a lungo questi filati paradisiaci se si cede all'illusione che l'arte consista nell'assomigliare a una tromba del giudizio.
Peccato, perché qui era semplicemente fantastica.



Salutoni,
Mat

Re: Ghena Dimitrova

MessaggioInviato: mar 31 ago 2010, 16:06
da marco
c'ero anch'io a quel macbeth, oltre al sonnambulismo ricordo l'entrata Ambizioso spirto, altro che amplificazione, sembrava la tromba del giudizio, le gradinate tremavano, che voce straordinaria

Ghena Dimitrova

MessaggioInviato: ven 15 apr 2011, 19:07
da pbagnoli
Un ricordo di questa grande cantante.
Inizio da uno dei suoi ruoli-feticcio: Turandot. La ascoltai nel 1983 alla Scala e, quando la vidi, non c'era il Placidone indisposto bensì Martinucci, che ribadì colpo su colpo alle sciabolate sonore della Ghena. Non la conoscevamo ancora, ma ricordo ancora benissimo l'impressione (ero in platea) di venir schiacciato contro lo schienale della poltrona dalle ondate di suono che arrivavano. Non era una lama come - per dire - la Nilsson o Gwyneth Jones: no, era un tornado e metteva i brividi. Oggi sappiamo che forse, per questo ruolo, ci vuole qualcosa di più, ma lei era talmente sovrumana che sembrava perfetta e ci stava anche bene nella pacchianissima produzione di Zeffirelli (mai, però, quanto quella del Met):


Questo è un altro dei suoi grandi ruoli, anche se qui non la amo particolarmente. Qui veramente il suo vocione, che si espande pieno di armonici, mi sembra un po' "troppo" per le esigenze di un ruolo che meriterebbe maggiori ripiegamenti malinconici. Detto questo, niente da dire sulla qualità della voce e sul modo di usarla; io però sto con altre interpreti. Sì, anche la tanto (oggi) disprezzata Milanov:


Negli spazi aperti la voce di Ghena si espandeva in modo eccezionale. Qui siamo a Orange, in un ruolo che la rese famosa: Abigaille. La sentii alla Scala anche in questa parte e fu favolosa, anche se proprio il personaggio di Abigaille fu oggetto della prima vera discussione che ebbi con il Grasso Messere, che sosteneva la necessità di avere una voce più leggera, agile e scattante per superare le terribili correnti ascensionali del primo Verdi. Non gli diedi ragione, più per tigna che per altro, anche se devo dire che sentire la Varady in questa parte mi aprì altri orizzonti insospettati. Ad ogni buon conto, e nonostante qualche slittamento di intonazione (càpita, eh?...), per me è una grandissima Abigaille:


Altro ruolo spesso affidato a cantanti "sbagliate", come per esempio mezzosoprani. Qui Ghena ha una tinta felpata e minacciosa che, secondo il mio personalissimo gusto, è meravigliosa; ma non disdegna di ricorrere a eccellenti smorzature che non hanno sempre fatto parte del suo bagaglio espressivo, visto che il più spesso ha proposto i cannoneggiamenti. Comunque grandissima:


Altro Verdi giovanile. Certo, adesso Matteo vi dirà che la più bella incisione di Santo di patria è quella di un vecchio recital della Sutherland, ma questa è Odabella, non ce n'è. Grandissima Ghena.

Re: Ghena Dimitrova

MessaggioInviato: ven 15 apr 2011, 21:01
da Rodrigo
Beh il Santo di Patria della Sutherland è un must, ma la Dimitrova seppellisce letteralmente la Studer dell'edizione con Ramey diretta da Muti. Per me è l'anello debole di quel cast.
Saluti

Re: Ghena Dimitrova

MessaggioInviato: mar 19 apr 2011, 22:30
da Milady
Grazie Pietrone.
Tanti critici di palato fino ma fino fino mia imperitura " damnatio memoriae "su di loro,anzi, "su tutti il mio furore", - stroncarono impietosamente il "vocione" della Dimitrova : tuoni e fulmini ad es. sul suo Macbeth , da Vienna ,se non vado errata, che riuscii a captare fortunosamente su Rai3 in un paesino di montagna, sulla sua Abigaille e così via. Io ricordo una ottima Gioconda nel teatro della mia città : un torrente di voce , acuti sicuri,ma anche tante bellissime smorzature. La critica, in altri casi ad dir poco benevola ,"lasciva" e faziosa in maniera stucchevole , e stata una vera Arpagona con la grande Dimitrova.
Grazie ancora Pietrone!

Re: Ghena Dimitrova

MessaggioInviato: mer 20 apr 2011, 18:41
da Luca
Io l'ho udita molte volte dal vivo e in almeno 3 Turandot diverse ed ho avuto la fortuna di conoscerla di persona: figura imponente, voce nel parlare piuttosto scura, ma molto gentile. Alla fine concluse la chiacchierata dicendo: "Turandot la fa, chi la può fare". La voce era davvero torrenziale: più che la Turandot, però ricordo una Forza del Destino qui a Roma in cui tutta la parte finale del "Pace pace mio Dio" è stata da terremoto sonoro. Dirigeva Oren in modo molto infuocato, ma la Dimitrova tenne testa al magma sonoro.
Poi l'ho udita in Gioconda, Santuzza oltre che nelle ciate Turandot. Un'edizione mi colpì particolarmente data alle Terme di Caracalla (vecchia sede non quella di ora brutta e minimalista) con lei c'erano Martinucci e la Longhi. Il personaggio era di estrema forza!

Saluti, Luca.

Re: Ghena Dimitrova

MessaggioInviato: gio 21 apr 2011, 11:06
da vitus
Che voce! E direi, almeno dalle interviste, che bella persona. La sua Turandot è un paradigma, al pari (con le differenze già segnalate con la Nilsson e la Jones). La ricordo, io all'epoca giovinetto alle prime armi da melomane, in un concerto all'aperto a Taranto con il concittadino Martinucci (coppia collaudatissima la loro). Quella sera fecero scintille. Lui giocava in casa ma davvero, come detto da pbagnoli, replicava con onore alla sonora collega. Come lei poche, giova ribadirlo, in ruoli improbi dove ci vuole la voce innanzittutto e poi anche il resto. Saluti.

Re: Ghena Dimitrova

MessaggioInviato: mar 06 mag 2014, 22:24
da flipperinodoc
oggi avresti compiuto gli anni.....
e avremmo brindato come facevi con la mama quando ero un giovane studente.....
mi piace ricordarti così
auguri Ghena


(scusate il ricordo così personale......)
marco