Cecilia Gasdia

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Cecilia Gasdia

Messaggioda Rodrigo » sab 23 gen 2010, 14:50

E' "esplosa" giovanissima, ha cantato un po' di tutto, ha inciso parecchio (purtroppo sotto la bacchetta di un figuro come Scimone :evil: ) e poi è stata (mi pare) dimenticata molto in fretta.
Ieri ascoltavo il suo "D'amore al dolce impero" e, pur pensando subito (sai che fantasia!): "Non è la Callas" ho concluso che, sì, il materiale è piccolo, il timbro è carino ma non eccezionale, però, però... funziona!
Da qui l'invito ai forumisti di tentare un bilancio di questo soprano coraggioso (e forse un po' scriteriato) nelle scelte di repertorio e, in una certa misura, interprete ineludibile per la storia dei famosi anni '80.
Saluti.
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Bertarido » dom 24 gen 2010, 20:47

Sono contento che sia stato aperto questo 3d, occasione per parlare di un'artista che ha segnato il canto italiano tra gli anni Ottanta e i primi Novanta. Non nascondo una particolare predilezione per quest'artista che imparai a conoscere dal conscorso Callas del ..., 1980? dove vinse il primo premio cantando il finale della Bolena (il concorso era trasmesso in diretta dalla RAI!!!!). Quello che al primo ascolto veniva fuori subito era il materiale vocale poverissimo ma utilizzato in modo da farne uscire tutto il potenziale espressivo: la voce era sicuramente piccola, di limitato spessore e dall'acuto macchinoso ... però faceva uscire il personaggio. Ho amato moltissimo Gasdia in tutti i ruoli Rossiniani da lei affrontati successivamente, in particolare Anna nel Maometto II di cui rimane anche il video con la sua memorabile morte su ripida scalinata con caduta all'indietro ai piedi di un Remey!. Eccezionale la Zelmira di Roma con accanto Blake e Merrit ascoltata dal vivo. Quello che vorrei mettere in risalto di questa cantante è quella che io chiamo "intelligenza musicale", vale a dire capacità di cogliere perfettamente il senso della frase con tutti gli accenti lì dove sono necessari, dominio perfetto dell'agogica, uso accorto del "rubato": un esempio di tutto questo è l'intepretazione della Gasdia di "son pochi fiori" dall'Amico Fritz,accompagnata dal pianoforte, in cui la nostra può ben rivaleggiare con altre blasonatissime interpreti, Muzio in primis (su yt si trova anche una fastosissima versione Tebaldi), e dove tutti gli elementi prima accennati risecono a conferire al pezzo una spontaneità eccezionale ma che cela un controllo tecnico e un magistero espressivo di prim'ordine. Queste sono qualità che a parer mio fanno grande un interprete in questo caso assai poco dotata naturalmente (anche se un pò corta bellissima è la sua Sonnambula). E' probabile che col tempo i limiti vocali (ma non tecnici) abbiano preso il sopravvento: l'ho vista recentemente, irriconoscibile vocalmente, in uno squallido concerto di Natale sulla RAi: sic Transit . Comunque chapeau ad una grande.
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Milady » dom 24 gen 2010, 21:37

Carissimi amici,
cercherò di parlare serenamente di Cecilia Gasdia, mettendo quindi nel dimenticatoio la sua straziante esecuzione - di nome e di fatto- di "Casta Diva" ,come prefazione al concerto della vigilia di Natale dal Petruzzelli, con ,a seguire, una periclitante esecuzione (c.s.) di "Over the rainbow", eseguita , sin dall'inizio , alzando il registro di varie note , con acuti fuori ordinanza e senza tener conto del fatto che il prosieguo, in salita , se si parte in salita diventa proibitivo : tutto ballava. ( come è stato osservato,è letteralmente esplosa giovanissima, nell'"Anna Bolena",in occasione di una défaillance scaligera della Caballè-.
E si è cimentata poi ,coraggiosamente quanto spericolatamente, in opere poco o per nulla adatte alla sua organizzazione vocale.
L'ho ascoltata dal vivo quando era alle prime armi in un concerto in una piccola sala della mia città : intelligentissima e convincente ; poi nel "Benvenuto Cellini"- brava anche col pancione- e infine nella "Sonnambula" (diretta da Gavazzeni) . Ascoltarla allora fu una pena: tutte le agilità spianate, tagli a volontà, e lei in palese difficoltà anche se erava mo in una sala abbastanza ridotta. Comunque se si faceva tabula rasa delle varie debolezze, si capiva che la Gasdia aveva una chiara idea di Amina , anche sul piano scenico e tutta giocata su una nota amara e dolente..
Inoltre l' ho sentita anche alla radio e alla TV.
Mi aveva entusiasmato in un concerto trasmesso via radio, sempre ai suoi esordi, dove aveva cantato benissimo arie settecentesche , mi pare, da Torino, ma non sono sicura.
Ovviamente questa esplosione, senza la regolamentare e sofferta gavetta- necessaria , lo so per farsi le ossa e irrobustirsi la voce - suscitò intorno a lei una montagna di invidie, non le si perdonò niente.
Che abbia fatto scelte sbagliate con i relativi danni arrecati alla sua voce è un dato incontrovertibile , ma in molti altri casi ho visto molta più comprensione e maggiore benevolenza..
Credo che abbia fatto qualche peccato di orgoglio nelle interviste: non ho letto nulla in tal senso, ma le insopportabili chiacchiere degli habitués suonavano la grancassa su questo tasto.
E non le giovò l'essere subito presa in grandissima e speciale considerazione dai grandi Direttori del'epoca , per primo "il Maestro".
Fu stroncata senza pietà da Rodolfo Celletti , non solo nella prima Bibbia dei melomani, ma anche in un altro volume - che non riesco a ritrovare e, di cui, di conseguenza, non riesco a ricordare il titolo.
In questo volumetto, tra gli altri contributi, ricordo un saggio in cui, Celletti , con molto spirito ( e con la sua formidabile competenza anche sui cantanti che non hanno lasciato nessuna sia pur umbratile testimonianza ) ,vestiva i panni di un ascoltatore che aveva assistito alle liti,agli affairs de coulissess di celebri primedonne ottocentesche.
Comunque ,qualunque cosa escogitasse la Gasdia , kaputt : secondum Celletti non sarebbe mai diventata un grande cantante .
Certamente la sua voce non era di quelle memorabili ed è stato troppo messo alla frusta uno strumento delicato , ma il fraseggio e l'intelligenza c'erano eccome.
Non mi sento quindi di associarmi alla durissima sentenza di condanna emanata da Celletti ( ed epigoni) ,anche se . sono io la prima a riconoscere che la Gasdia si è rovinata con le sue stesse mani, mettendo in repertorio ed eseguendo troppe opere , soprattutto troppe di quelle ostiche ed esiziali per la sua voce.
Però l'unghiata di una notevole personalità e di una intelligenza singolarmente penetrante io la percepivo.
Mi dispiace davvero che non abbia saputo gestire il suo patrimonio vocale con la debita cura.
Ha sbagliato ed ha pagato con gli interessi.
Per quanto mi riguarda, pur con certe limitazioni, onore al merito .
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Pruun » lun 25 gen 2010, 12:46

Tempo fa scrissi che ogni volta che sentivo la Gasdia mi dicevo "è fuori parte ma mi convince" tanto che ad oggi non saprei dire quali parti sarebbero state adatte a lei (forse Adina e Amina, ho una bella Sonnambula con lei) però... però l'interprete se era in serata era addirittura travolgente e, alla fine, chissene...
sentire, per credere, la Zelmira romana con Blake e il Maometto II di Pesaro (il secondo)... per me a tutt'oggi le sue prove migliori.
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda marco » lun 25 gen 2010, 13:42

scaricatevi il Mosè in Egitto del ROF 1983 e scoprirerete una versione dei ruoli Colbran, per me la più intrigante dei tempi moderni
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Bertarido » lun 25 gen 2010, 15:12

marco ha scritto:scaricatevi il Mosè in Egitto del ROF 1983 e scoprirerete una versione dei ruoli Colbran, per me la più intrigante dei tempi moderni


del tutto daccordo, e assai più convincente in questi ruoli dell'odierna Di Donato. Ripeto poi che la Zelmira di Roma, che ho ascoltato dal vivo, è l'esecuzione più riuscita di quest'opera, anche grazie agli altri interpreti superlativi (si può scaricare da os e il finale anche su yt).
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Maugham » lun 25 gen 2010, 18:01

Milady ha scritto: Fu stroncata senza pietà da Rodolfo Celletti , non solo nella prima Bibbia dei melomani, ma anche in un altro volume - che non riesco a ritrovare e, di cui, di conseguenza, non riesco a ricordare il titolo.
In questo volumetto, tra gli altri contributi, ricordo un saggio in cui, Celletti , con molto spirito ( e con la sua formidabile competenza anche sui cantanti che non hanno lasciato nessuna sia pur umbratile testimonianza ) ,vestiva i panni di un ascoltatore che aveva assistito alle liti,agli affairs de coulissess di celebri primedonne ottocentesche.


"Memorie di un ascoltatore" - Edito dal Saggiatore.
Senza dubbio il libro più bello di Celletti. Spietato, nostalgico, istrione e provocatorio. L'ho comprato più di vent'anni fa. E adesso che mi ci fai pensare è il libro che ho letto più volte nella mia vita dopo "La città del Re lebbroso" di Emilio Salgari. :shock: Le pagine su Tosca e Lucia sono altissima letteratura. Quelle di Salgari no; ma ad altissimo voltaggio emozionale.
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Luca » lun 25 gen 2010, 18:34

E' una cantante che non mi ha mai convinto e che definirei cinerea e lamentosa. Ho di lei diverse cose in CD (compresa la sua Rondine che, per me, è agli antipodi della Moffo nel timbro e nell'interpretazione) e l'ho anche ascoltata dal vivo qualche anno fa in un'esecuzione della Petite Messe Solennelle di Rossini in una grande chiesa romana (S. Maria sopra Minerva, dove nel '70 - ed esistono frammenti del video - Abbado diresse il Requiem con la Scotto, Pavarotti, la Horne e Ghiaurov). La Gasdia lì mi è parsa esagitata nei modi e nemmeno tanto in forma. Ha avuto coraggio nelle scelte (fino ad arrivare a Tosca!) modi discreti, ma anche generici (la stessa Armida non è malvagia, ma non mi dice nulla di nuovo in quanto a tratteggio del personaggio e capacità virtuosistiche) e notorietà di cui francamente mi sfuggono le ragioni. Sarò censurato: non mi pare una cantante capitale.

Saluti, Luca.
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda stecca » lun 25 gen 2010, 23:14

Cecilia Gasdia ha avuto un grande pregio grazie ad una notevole intelligenza e musicalità ovvero quello di riuscire ad affermarsi come cantante lirica ai massimi livelli sostanzialmente senza avere....voce, ne darete atto non è da pochi, anzi direi che è un unicum un pò come diventare un grande calciatore senza un piede o un grande avvocato senza la parola...anche la Gencer di suo non aveva una gran voce ma al confronto di quella della Gasdia era una Dimitrova...quindi chapeau
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Tucidide » mar 26 gen 2010, 0:21

Pruun ha scritto:Tempo fa scrissi che ogni volta che sentivo la Gasdia mi dicevo "è fuori parte ma mi convince" tanto che ad oggi non saprei dire quali parti sarebbero state adatte a lei (forse Adina e Amina, ho una bella Sonnambula con lei) però... però l'interprete se era in serata era addirittura travolgente e, alla fine, chissene...
sentire, per credere, la Zelmira romana con Blake e il Maometto II di Pesaro (il secondo)... per me a tutt'oggi le sue prove migliori.
Con tutti i suoi difetti credo che un posto nella storia nessuno possa negarglielo!

Direi che sono d'accordo con ogni parola. :D Aggiungerei la poeticissima Corinna del Viaggio a Reims di Pesaro.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Milady » mer 27 gen 2010, 16:30

Giustissimo Tuc e grazie Bertarido!
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda pbagnoli » gio 28 gen 2010, 12:57

Bertarido ha scritto:
marco ha scritto:scaricatevi il Mosè in Egitto del ROF 1983 e scoprirerete una versione dei ruoli Colbran, per me la più intrigante dei tempi moderni


del tutto daccordo, e assai più convincente in questi ruoli dell'odierna Di Donato

Quanto a questo specifico aspetto, mi permetto garbatamente di dissentire: i ruoli Colbran proposti in disco da DiDonato sono 'na cosa grande.
Potremmo anche teoricamente avere il nostro punto di vista in home su questa intrigante questione, ma colui che si è proposto spontaneamente per questa bisogna ci farà avere il tutto, se va bene, fra un anno o due :cry:
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Tucidide » gio 28 gen 2010, 13:04

pbagnoli ha scritto:
Bertarido ha scritto:
marco ha scritto:scaricatevi il Mosè in Egitto del ROF 1983 e scoprirerete una versione dei ruoli Colbran, per me la più intrigante dei tempi moderni


del tutto daccordo, e assai più convincente in questi ruoli dell'odierna Di Donato

Quanto a questo specifico aspetto, mi permetto garbatamente di dissentire: i ruoli Colbran proposti in disco da DiDonato sono 'na cosa grande.
Potremmo anche teoricamente avere il nostro punto di vista in home su questa intrigante questione, ma colui che si è proposto spontaneamente per questa bisogna ci farà avere il tutto, se va bene, fra un anno o due :cry:

La recensione di Colui arriverà sicuramente prima del CD medesimo, da me acquistato su eBay quasi un mese fa, che ancora (poco) fiduciosamente sto attendendo... : Fuck You :
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Bertarido » gio 28 gen 2010, 15:44

pbagnoli ha scritto:La recensione di Colui arriverà sicuramente prima del CD medesimo, da me acquistato su eBay quasi un mese fa, che ancora (poco) fiduciosamente sto attendendo...

Mi interessa molto il vostro parere su questo cd che ho avuota la fortuna di acquistare a New York quindici giorni fa. Premetto, come ho già avuto modo di esprimere più volte, che sono un grande fan della nostra texana che mi fologorò nell'Alcina viterbese. Quindi è con le aspettative migliori mi sono accinto all'ascolto della sua ultima fatica. Al termine dell'ascolto però ho dovuto constatare un vago senso di noia di cui ancora non chiarisco bene la ragione ma sui cui mi riprometto di riflettere. Per quanto riguarda l'argomento di questo 3d comprendo del tutto il senso di "insofferenza" manifestato da Bagnoli nei confronti di tutto ciò che è ritenuto "intoccabile" o "indiscutibile" e ti parla uno che sta alla Joan come quasi, ma solo quasi, Stecca sta alla Monsi; però mi pare che adesso nella categoria degli "intoccabili" sia pervenuta anche la stessa Dessay ... mi sbaglio?
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Re: Cecilia Gasdia

Messaggioda Bertarido » gio 28 gen 2010, 16:16

Scusatemi!!!!!!!!!!!!! :oops: :oops: :oops: ma ho postato il mio intervento nel 3d sbagliato; come avrete capito quello giusto è dedicato alla Joan
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