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Hildegard Behrens

MessaggioInviato: mer 19 ago 2009, 8:40
da Maugham

Re: Hildegar Behrens

MessaggioInviato: mer 19 ago 2009, 9:52
da marco
Mi dispiace tanto, la voce più incredibile che ha avuto modo di sentire nel repertorio wagneriano: non scorderò mai la scena del risveglio nel Sigfried che cantò a Bologna ormai 20 anni fa

Re: Hildegard Behrens

MessaggioInviato: gio 20 ago 2009, 11:53
da MatMarazzi
marco ha scritto:Mi dispiace tanto, la voce più incredibile che ha avuto modo di sentire nel repertorio wagneriano: non scorderò mai la scena del risveglio nel Sigfried che cantò a Bologna ormai 20 anni fa


Ci sto pensando da giorni, ma ho la sensazione (per strano che sia) di non averla mai sentita dal vivo...
Secondo te, Marco, a Bologna cantò solo nel Siegfried? Perché io di quell'allestimento Chailly-Pieralli vidi solo Rheingold e Walkuere, ma non mi pare che ci fosse lei come Bruennhilde della Walkiria e non saprei nemmeno dove andare a verificiare...

Un'altra grande artista che nel ventennio Mutiano alla Scala non si vide particamente mai.

Salutoni,
Mat

Re: Hildegard Behrens

MessaggioInviato: gio 20 ago 2009, 13:24
da marco
MatMarazzi ha scritto:Ci sto pensando da giorni, ma ho la sensazione (per strano che sia) di non averla mai sentita dal vivo...
Secondo te, Marco, a Bologna cantò solo nel Siegfried? Perché io di quell'allestimento Chailly-Pieralli vidi solo Rheingold e Walkuere, ma non mi pare che ci fosse lei come Bruennhilde della Walkiria e non saprei nemmeno dove andare a verificiare...
Salutoni,
Mat


sì cantò solo nel Siegfried, in Walkiria c'era la Altmeyer, mentre nel Crepuscolo la povera Sabine Hass (altra grande cantante scomparsa già da qualche anno e che ascoltai anni fa anche come Imperatrice e Crisotemide)

Re: Hildegard Behrens

MessaggioInviato: gio 20 ago 2009, 14:03
da pbagnoli
MatMarazzi ha scritto: Ci sto pensando da giorni, ma ho la sensazione (per strano che sia) di non averla mai sentita dal vivo...
Un'altra grande artista che nel ventennio Mutiano alla Scala non si vide particamente mai.

Salutoni,
Mat

A me sembrava di ricordare che mi avessi raccontato di una sua Kostelnicka non so dove, cui avevi presenziato.
O ricordo male io?

Per me il primo approccio fu la Salome di Karajan: lì il connubio fra la sua interpretazione e il velluto di HvK mi fece "vedere" la più incredibile Salome della mia prima vita di ascoltatore. Anni dopo mi ricredetti ascoltando Sinopoli con la Studer, ma stiamo parlando dei veri Grandi Capolavori del disco.
La sua Isolde fu violentata da una direzione tremenda come quella di Bernstein, per me la più perniciosa di tutta la storia esecutiva di questo capolavoro; e dalla presenza di Hoffman, veramente calamitoso.
Della sua Brunnhilde ho, ovviamente, disco e DVD dell'incisione di Levine. Da vedersi è strepitosa, bravissima; da sentirsi molto meno, secondo me. Il ruolo le stava molto largo, anche più rispetto alla Evans di Barenboim: lei era affaticatissima, però davvero brava.
La sua registrazione di Elektra (con Ozawa, se non ricordo male) fu strana: una DeVol se la mangiava anche a colazione, ma il fraseggio nervoso e frastagliato era interessante e mascherava le carenze vocali nella declamazione drammatica che in ruoli così si percepiscono.
Poi c'è la famosa Tosca del Met, quella barocchissima con la regia di Zeffirelli e la presenza magnetica di Cornell McNeil come Scarpia.
In tutto una gran brava cantante che ci mancherà molto; non sapevo che avesse già 72 anni, credevo fosse più giovane. E ha ragione Matteo: ringraziamo il futuro direttore musicale di Roma per avercene privato nel suo periodo migliore. In compenso ci siamo sentiti la Huffstodt: vuoi mettere?...

Re: Hildegard Behrens

MessaggioInviato: gio 20 ago 2009, 14:22
da MatMarazzi
pbagnoli ha scritto: A me sembrava di ricordare che mi avessi raccontato di una sua Kostelnicka non so dove, cui avevi presenziato.
O ricordo male io?

No, ma ho la registrazione della sua Jenufa nella Salisburgo di Mortier, 2001, quella diretta da Gardiner.
Avrebbe dovuto esserci la Silja, ma Dohnanji - negli anni del divorzio - mise la condizione che se cantava la sua ex-moglie, lui se ne sarebbe andato dal Festival. E a Salisburgo era sicuramente più gradito Doch della Silja (che non vi cantava più dai tempi del Wozzeck con Boehm, 1971).
Così chiamarono la Behrens che comunque rappresentava un debutto interessantissimo.
In realtà non pare sia stata sensazionale in questa parte, che riprese solo una volta in Francia (credo a Toulouse).
Io ho la registrazione audio fatta da un amico direttamente a Salisburgo: da quel che si coglie, devo confermare che nel 2001 la Behrens era già affaticata vocalmente, e non dà più l'idea di riuscire a reggere un ruolo tanto pesante, acuto e faticoso.

non sapevo che avesse già 72 anni, credevo fosse più giovane

Dovette affrontare una lunga, lunga gavetta. Praticamente come la nilsson è arrivata alla gloria sui 40 anni, mantenendosi però in auge molto a lungo.
Sicchè pareva di una generazione più giovane.
Ricordo ancora che la prima volta che, da ragazzo, andai a Parigi con mio padre, ho incontrato in un negozio di dischi un gruppo di persone che discuteva animatamente sull'Elektra della Behrens (il cui debutto era avvenuto all'Opéra pochi giorni prima).
Ne difendevano il professionismo e la facilità vocale, ma l'accusavano anche di essere inerte e superficiale. Dicevano che sembrava aver scritto in faccia "così vi ho dimostrato che la posso fare anche io" e che non aveva lontanamente la "verità" e la forza dimostrate, diversi anni prima, dalla Jones.
In effetti, rispetto alla Behrens, la Jones sembrava di buoni dieci anni più vecchia, mentre erano coetanee.

Salutoni,
Mat

Re: Hildegard Behrens

MessaggioInviato: gio 20 ago 2009, 16:13
da Tucidide
Mi dispiace moltissimo.
A parte la sua citata Salome con Karajan, anch'io amo molto la sua Elektra in disco: ci saranno problemi vocali, ma l'interpretazione sempre sul filo del rasoio è sconvolgente, perfettamente inserita in quel thriller psicologico evocato dalla lucida direzione di Ozawa.
Sulla sua Isolde nel famoso disco diretto da Bernstein, devo dire che come Pietro trovo catastrofico Hoffman, ma molto affascinante, seppure poco teatrale, Bernstein. In effetti si tratta di una direzione che s'intuisce nata non per il palcoscenico ma per la sala da concerto, e questo può senza dubbio dispiacere, ma musicalmente la trovo assai personale.

Re: Hildegard Behrens

MessaggioInviato: ven 21 ago 2009, 0:16
da VGobbi
Questo soprano l'ascoltai la prima volta nel video famosissimo "Wozzeck" diretto da Abbado. Da allora una Marie cosi' "vocalista" in quella parte non l'avevo mai sentita ... cosi' musicale, che poco si attagliava alla musica espressionista del compositore. Insomma una Marie "diversa" dal solito, quanto storica come lo sono quella di una Silja o di una Meier, per citare le piu' famose.

Ascoltata poi splendidamente nell'Isolde (e qui concordo con Tucidide. Il Tristan di Bernstein sara' anche solo un prodotto discografico, ma la sua direzione mi attizza parecchio, nonostante la calamita' del Tristan di Hofmann).

Vista la Brunhilde, altro video nel Ring integrale del Met, in un altro dei suoi ruoli principali. Insomma, senza ombra di dubbio, una colonna portante dell'opera lirica. Poi sminuire la sua Brunhilde a scapito della Evans, francamente mi sembra eccessivo e non parlo tanto di vocalita', quanto di personalita'.

Re: Hildegard Behrens

MessaggioInviato: ven 21 ago 2009, 0:36
da Luca
Non so se sia leggenda metropolitana, ma la Behrens sarebbe dovuta essere la prevista Turandot di Karajan dell'edizione DGG che tutti conosciamo, ma che poi abbandonò per dissapori con il direttore austriaco che si rivolse alla Freni. Sappiamo che poi purtroppo quell'edizione uscì ugualmente con altra protagonista che sappiamo :shock: .

Comunque grande artista che non ho mai però udito dal vivo. Conosco la sua Tosca e Salome e la famosa Elettra dell'Idomeneo del Met in cui Pavarotti canta la versione abbreviata di "Fuor del mar".


Salutoni, Luca.