Tucidide ha scritto:non ti sembra che in un soprano come lei, dalla voce definita da te piccolina, la carenza di squillo e lucentezza (che oltretutto mi stupisce, dato che in disco sembra squillante dal sol in su) sia elemento di non poca importanza?
Ebbene no, Tucidide, la lucentezza non mi sembra un elemento di importanza vitale.
Nemmeno la Gencer aveva voce squillante (semmai vellutata) eppure cantava Norma e Lady Macbeth.
Il punto è che la voce della Netrebko è oggettivamente bella e che a teatro si impone.
Dicendo che non è squillante intendevo solo cercare di far capire come risulta a chi non l'ha sentita a teatro.
Ci sono voci squillanti che però sono timbricamente brutte.
E ci sono voci timbricamente belle che però non sono squillanti.
Nemmeno Jessy Normann (da me sentita a teatro) aveva voce squillante.
Eppure è una delle voci più belle che abbia sentito dal vivo.
Se ho ben capito, Mat, la Netrebko è un lirico-leggero che però, rispetto ai lirici leggeri consueti, non ha squillo in alto, forse attutito dala ricerca di quei suoni vellutati nei centri (forse ottenuti da un'ingolatura dell'emissione in quel settore...).
Secondo me non è così.
A parte che io non amo le definizioni come "lirico-leggero" che non vogliono dire nulla, la Netrebko ha certo più corpo e rotondità di quelli che tu chiami lirico-leggero.
La voce non è grande ma pastosa, vellutata.
Quanto all'ingolatura...
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che devo dirti? Se ingolando si ottiene un canto così liquido e soave, viva l'ingolatura!
Inoltre, la mancanza di un'agilità sciolta non fa che aumentare i miei dubbi sulla cantante...
Certo, detto da uno che stravede per la Flagstad...
Chiosa spicciola sul volume: tu mi hai detto a Ferrara che la Fleming, ascoltata da te nell'enorme Bastiglia in Rusalka, risultava una voce grande, anche se poco squillante: io, ascoltata dal vivo, non l'ho trovata affatto voce grande, ma di medio calibro (anche se con molti armonici, dunque dà l'impressione di essere grande)... Tu ora mi dici che la Netrebko, al Met, risulta piccolina... Non vorrei che se la sentissi io, mi sembrasse una zanzara...
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Be' sai, Tucidide,
io quest'anno festeggio il ventisettesimo anno di frequentazioni operistiche dal vivo.
E da quel lontano 1981 ho avuto modo di sentire dal vivo voci come la Dimitrova (plurime volte), la Jones e altri pesi massimi.
Credo di saper distinguere molto bene tra una voce grande e una piccola.
Quando ti ho detto che la Fleming risultava grande non intendevo grande come un palazzo (mi sembrava abbastanza intuibile) ma importante, ossia corposa e voluminosa.
La Netrebko al Met si effonde splendidamente e come l'ho sentita io l'hanno sentita altre tremila persone che l'hanno applaudita freneticamente.
Il fatto poi che la sua voce non sia "grande" (ma cosa ci vuole per Julietta? la Flagstad...) non mi pare un difetto terrificante.
Sarà che io da molti anni ho superato l'idolatria per le voci "grosse così".
Salutoni
Matteo