In Tenebris ha scritto:La Scotto ha iniziato la carriera con una tecnica abbastanza ortodossa, eccetto qualche secchezza sugli estremi acuti. Purtroppo non ha corretto subito questo difetto e le imperfezioni tecniche, anche se infime, se non si risolvono subito non fanno che amplificarsi. In più la Scotto ad un certo punto della sua carriera ha accellerato il processo di disfacimento vocale lanciandosi in ruoli TROPPO immensi per le sue capacita da lirico leggero (Norma, Abigaille, lady Macbeth, Gioconda ecc..) che l'hanno obbligata a forzare oltremisura (un po' come la rana che vuole farsi grande come il bue e poi scoppia) diventando tutta uno stridore, con una voce che risultava in zona di passaggio oscillante e aspra ed acuti che erano vere urla laceranti. Sarà anche un modello di fraseggio ma per me il suo non è canto, ma uno strazio per le orecchie.
Condivido in piena il giudizio di In Tenebris ed aggiungo che la Scotto si è troppo spesso dimostrata artista di scarsa intelligenza. Un vero peccato, sulla carta avrebbe potuto raggiungere risultati degni. Invece ha preferito distruggere quel po' di buono che possedeva.