MatMarazzi ha scritto: E' sufficiente dominare la tecnica belcantistica per essere una grande Norma o una grande Bolena?
E' sufficiente dominare quella declamatoria per essere grandi interpreti di Wagner?
E' sufficiente dominare la tecnica jazzistica per essere una nuova Fitzgerald o una Holiday?
E' sufficiente saper applicare la sintassi italiana e le regoline facili facili della poetica tradizionale per essere Giacomo Leopardi?
Io penso di no! E in particolare penso di no in rapporto alla Devia.
E' per questo che se ne discute.
E mi piacerebbe che la discussione continuasse con correttezza e serietà di contributi.
Salutoni
Matteo
Bene. Potrei rispondere alle tue questioni così: forse non è sufficiente, ma è necessario partire da lì! Non è sufficiente dominare la tecnica belcantista per essere una grande Norma, ma è necessario avere anche quella, sennò Norma non la canti. Così come non puoi essere Giacomo Leopardi se fatichi a coniugare il congiuntivo...
Sull'espressione cabaletta-coccodè ribadisco il mio pensiero: mi sembra un modo assai triviale di porre la questione. Se però va bene così e ho sbagliato io a giudicarla poco appropriata me ne scuso, e da ora in avanti utilizzerò la parola "rutti" per indicare lo pseudo canto delle voste amate declamatrici.
Comunque lasciam perdere: è evidente che tu parti dal presupposto di aver sempre ragione e credi che gli altri non capiscano un beato tubo! Così è impossibile ogni discorso e confronto civile.
Continui a scrivere: parlatemi dei meriti della Devia! Ma se ogni volta che qualcuno ne indica, rispondete: di questo non me ne frega un tubo, di quest'altro non me ne importa niente, la tecnica non significa nulla, quell'altro ancora è solo un "coccodè"??? Come si fa a discutere così? Pensando che chiunque la pensi in modo differente sia un idiota che "non capisce" o "va fuori tema"??? Ritenendo tutte le argomentazioni "avversarie" non pertinenti???? A questo punto forniscici le obiezioni che gradisci sentirti fare! Suggeriscici gli argomenti! O meglio, fatti affermazioni e obiezioni, così non avrai neppure l'incomodo di interloquire con dei "poveri idioti"...
Vuoi sentirti dire che hai ragione??? Va bene: HAI RAGIONE, SEMPRE E COMUNQUE!