Agnes Baltsa

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Messaggioda MatMarazzi » lun 28 mag 2007, 13:59

Riccardo ha scritto: Quello della Baltsa non era un debutto perché l'aveva cantata già a Tokyo, come ha ricordato il caro Matteo, e ad Atene (in Spagna non mi risulta invece!).


Dunque, ho ricontrollato la recensione che avevo letto, è vero: erano recensioni da Atene e non dalla Spagna, quelle che citavo con la Baltsa "ossigenata".
Già che ci sono ti faccio io presente che il debutto non è avvenuto a Tokyo (che sarebbe stato ben poco lusinghiero: Tokyo è il refugium peccatorum di tutti i cantanti a fine carriera!).
Il debutto è avvenuto a Matsumoto, nel favoloso festival di Saito Kinen.
La Baltsa è ancora artista sufficientemente importante da saper scegliere i palcoscenici che contano! :)

Speriamo che esca il dvd di quell'Elektra (Ozawa-Carsen-Baltsa).

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Messaggioda Riccardo » lun 28 mag 2007, 15:19

MatMarazzi ha scritto:Il debutto è avvenuto a Matsumoto, nel favoloso festival di Saito Kinen.
La Baltsa è ancora artista sufficientemente importante da saper scegliere i palcoscenici che contano! :)
Speriamo che esca il dvd di quell'Elektra (Ozawa-Carsen-Baltsa).

Ero convinto che il Saito Kinen di Ozawa fosse a Tokyo, pardon! :wink:

Non so se uscirà quel dvd. Ultimamente vengono pubblicati un mucchio di spettacoli, ma di rado quelli che lo meriterebbero.
Tra l'altro Egisto era Merritt in quella produzione.
Ultima modifica di Riccardo il mar 29 mag 2007, 20:28, modificato 1 volta in totale.
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Re: Vale solo per alcuni?

Messaggioda Riccardo » lun 28 mag 2007, 15:40

VGobbi ha scritto: mi piacerebbe assai conoscere la Kostelnicka della Baltsa, a patto che l'abbia cantato in lingua originale, s'intende. Altro ruolo che mi piacerebbe assai sentirla e' quello di Ortrud.

Eh no, la Sagrestana è in tedesco. Ortrud è un debutto arenato, e dubito le verrà ancora voglia di provarci.
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Messaggioda dottorcajus » ven 01 giu 2007, 12:36

Ho avuto la ventura di ascoltare la Baltsa tanti anni fa e la trovai assolutamente fastidiosa. La cosa si è ripetuta ogni volta che la ho riascoltata in disco, per radio. Trovo insopportabile il cantante che ricorre ai trucchi per tentare di apparire quello che non è. Questa sgradevole sensazione l'ho avvertita ogni volta. Che sia un animale da palcoscenico non lo dubito ma, personalmente, ma mi è sempre apparsa eccessiva e caricata nel suo agire sul palcoscenico. Rappresenta un modello di artista che non mi interessa minimamente approfondire.
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Messaggioda MatMarazzi » lun 04 giu 2007, 15:22

Riccardo ha scritto:
VGobbi ha scritto: mi piacerebbe assai conoscere la Kostelnicka della Baltsa, a patto che l'abbia cantato in lingua originale, s'intende. Altro ruolo che mi piacerebbe assai sentirla e' quello di Ortrud.

Eh no, la Sagrestana è in tedesco. Ortrud è un debutto arenato, e dubito le verrà ancora voglia di provarci.


Dì la verita!
Ti stai rodendo dall'invidia per il fatto che ...un'altra debutterà nella Strega di Marzapane! :)
Ricordo ancora i tuoi malriposti entusiasmi, quando si vociferò che la Baltsa ci avrebbe provato! :)

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Messaggioda Riccardo » dom 01 lug 2007, 12:07

È arrivata...
Pare che nella stagione prossima di Firenze arriverà l'Elektra di Carsen dal Giappone, con Ozawa e, dopo credo 18 anni, il ritorno della Baltsa sulle scene italiane con Clitennestra. Proprio quel ruolo che le stanno chiedendo dappertutto e che lei nel 2005 disse avrebbe cantato solo una volta per sfizio e su insistente richiesta dell'amico Seiji...

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Messaggioda pbagnoli » dom 01 lug 2007, 17:41

Riccardo ha scritto:È arrivata...
Pare che nella stagione prossima di Firenze arriverà l'Elektra di Carsen dal Giappone, con Ozawa e, dopo credo 18 anni, il ritorno della Baltsa sulle scene italiane con Clitennestra

Da andarci in massa!
Credi che il Wanderer si attiverà?...
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Messaggioda MatMarazzi » ven 06 lug 2007, 11:28

pbagnoli ha scritto:Credi che il Wanderer si attiverà?...


Sì, si attiverà!
Ozawa, Carsen, Baltsa sono tre ragioni più che sufficienti.

In compenso è uscita la stagione di Londra e non si parla di alcun Hansel und Gretel.
Forse la Silja si riferiva alla stagione successiva... bah!

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classificazione tecnica di Agnes Baltsa

Messaggioda Riccardo » lun 13 set 2010, 16:42

MatMarazzi ha scritto:
A parte che il suo Componist è davvero travolgente (merito anche della perfetta adesione fra il baricentro vocale della giovane Baltsa e la tessitura del ruolo), secondo me tu non hai affatto bisogno di aiuto nel decifrare l'impostazione tecnica della Baltsa e le sue eventuali contaminazioni.
Comincia col dirci se, secondo te, esistono altri mezzosoprani (prima o dopo di lei) in qualche modo assimilabili alla Baltsa.
Cantanti per cui diresti "sì, lei appartiene a questa famiglia"!

Altre cantanti assimilabili in modo ragionevole non me ne vengono proprio in mente... Affinità di diverso tipo se ne trovano, ma addirittura una famiglia non riesco ad identificarla.
Diciamo che potendo ora avere una panoramica pressoché completa della carriera, devo dire che i successi maggiori li ha avuti nel repertorio forte delle declamatrici. Penso alle più recenti Clitennestra e Sagrestana o allo storico ritratto di Herodias (così simile all'ultima Clitennestra), Octavian e Komponist, così come a quel Wagner che avrebbe potuto cantare di più (Venus solo in disco e Parsifal).
Un contributo a volte interessante ma non sempre centrato ha potuto dare a Rossini e Mozart, pur frequentatissimi.
Bene Dalila e bene Amneris, che pure non si sa perché mai fece in teatro a vantaggio di una per lei più difficoltosa e vocalistica Eboli.
Coraggiosa ma decisamente poco a suo agio nel Profeta, molto meglio in Hérodiade, Werther e Troyens. Molto meglio nella sua - inizialmente - rivoluzionaria Santuzza e in Fedora.
Impresentabile mi è invece sempre sembrata in Bellini, nonostante sulla carta potesse averne il giusto stile: quella famigerata Adalgisa, unico ruolo in cui le stecche sui do l'aspettavano costantemente al varco. E quello scalcinato Romeo che le hanno sempre chiesto ma in cui pure venne massacrata alla Scala.

Nemmeno però possiamo parlarne come una declamatrice con tutte le carte in regola. I fraseggi talvolta fiacchi, l'ottava medioalta sempre impacciata perché costruita su presupposti diversi rispetto al coloristico registro mediograve, sono indizi di una vocalità non facilmente classificabile, frutto di varie contaminazioni.
Quello che posso dire con certezza, è che nelle parti declamatorie si è mediamente mossa molto meglio!
Ho volutamente tralasciato il ruolo per cui - volenti o nolenti - è rimasta più celebre, ma che inevitabilmente rientra nella categoria suddetta.

Sono curioso di sentire il parere tuo e di eventuali altri (se lo ritieni sposta pure la discussione nel thread adeguato).

Salutoni
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Re: classificazione tecnica di Agnes Baltsa

Messaggioda MatMarazzi » lun 13 set 2010, 18:57

Riccardo ha scritto:se lo ritieni sposta pure la discussione nel thread adeguato


fatto! :)

In sostanza tu affermi che i migliori risultati della Baltsa siano in ambito declamatorio (o assimilabile) e questo potrebbe indurci a ritenerla una declamatrice, almeno come formazione base.
Il ragionamento regge e infatti anche a me viene abbastanza spontaneo considerarla tale.
Il maggior successo ottenuto in paesi di lingua tedesca (più assuefatti al declamato di noi) conferma ulteriormente questa ipotesi.

Il fatto che in alcuni personaggi vocalistici (non tutti, come hai giustamente osservato) funzioni egregiamente, non è sufficiente a farcela considerare una vocalista: la sua Isabella funzionava, così come la sua Preziosilla (ma io non butto nemmeno Azucena, anzi).
Ma in fondo, per cosa funzionavano questi personaggi?
Non direi per la varietà dinamica, per la purezza della linea o per il virtuosismo (accettabile, ma non tanto di più). Tu che ne dici?
Personalmente, anche ascoltando la sua magnifica Leonora di Donizetti, io resto più affascinato dall'uso espressivo delle sonorità di petto, dal calore dell'esposizione, dall'umanità dell'accento (tutti pregi tipici dei maggiori declamatori) ma non vi riconosco quegli aspetti che una vera vocalista (una Cortez ad esempio) metterebbe in campo a contatto con questa scrittura.

Sentiamole a confronto:





La prima esaspera le contrapposizioni timbriche, apre nei gravi e comunica un'urgenza "sillabica", un calore emotivo che la seconda non possiede.
La seconda però tende il cantabile in una suggestiva intensità melodica, ricca di coerenze e tensioni interne. Mi pare che il fraseggio vocalistico (dinamico-ritmico, che fa correre la melodia) appartenga a Viorica, non ad Agnes.
Insomma io suggerirei che mentre la seconda è una signora vocalista, l'altra è una grande declamatrice che sa valorizzare - in virtù del suo talento - anche un brano non propriamente scritto per una tecnica come la sua.

Cosa ne pensi? Concordi?

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