Birgit Nilsson

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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda VGobbi » ven 11 lug 2008, 23:27

Maugham ha scritto:Caro VGobbi,
ti ringrazio per gli apprezzamenti, ma vorrei puntualizzare che la Nilsson (almeno nell'autobiografia) non ha mai affermato che:
non le importasse nulla di studiare il personaggio.
E non mi pare di averlo scritto nemmeno io.

Hai assolutamente ragione, mi sono espresso male, anche se il concetto che intendevo penso che sia stato chiaro a tutti : vocalita' a tutto spiano contrapposta ad un'interpretazione pari allo zero.

Non ho amato le sue Brunhilde (ma se salvassi, opterei senza ombra di dubbio per il live diretto da Bohm, dove la trovo molto piu' partecipe che nelle incisioni discografiche, in primis il sopravalutatissimo Ring soltiano). La sua Elektra e' poco credibile, cosi' come la sua Salome' o la sua Turandot (personaggi che necessitano di maggior sfumature di quanto ci possa regalare il soprano svedese). Non trovo invece inadeguata la sua lettura, o meglio il suo canto per il personaggio della Lady verdiana, anzi la Nillson ci regala un personaggio sadico e completamente dominatore, sfoggiando una sicurezza che ben si confa' alla situazione del momento. Secondo me, una grandissima Lady.
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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda Orbazzano » ven 26 set 2008, 1:51

Ripesco il thread sull'adorata Nilsson perchè in questi giorni ascolto continuamente il suo Ballo in Maschera dal Met nel 63 con Tucker, Merrill e Giaiotti diretto da Santi.

La sua Amelia mi ha letteralmente sconvolto...voi che ne pensate? Mi sembra forse il personaggio meglio riuscito tra i pochi del repertorio italiano della Nilsson.
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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda pbagnoli » ven 26 set 2008, 8:17

Orbazzano ha scritto:
La sua Amelia mi ha letteralmente sconvolto...voi che ne pensate?

Personalmente, tutto il bene possibile.
Se hai letto la recensione del "Ballo" ufficiale inciso per la Decca che ho fatto un po' di tempo fa, vedrai che ne parliamo molto bene.
So che Matteo non la pensa come me 8)
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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda MatMarazzi » ven 26 set 2008, 22:00

pbagnoli ha scritto:So che Matteo non la pensa come me 8)


Sinceramente non conosco l'edizione di cui parla Orbazzano.
Mi fondo solo sull'edizione Solti da te recensita...
Che smorzi e leghi lo so anche io. Ammirevole, ma...se penso alla voluttuosità indifesa di Amelia, ai suoi femminilissimi e sensuali turbamenti, a quei fremiti peccaminosi che fioriscono nottetempo nella sua anima di brava mogliettina, non riesco a riconoscermi in quel maciste in gonnella che era la Nilsson, per cui tutto è semplice e franco.
Quando Riccardo sogna di "respirare l'aura dei suoi sospiri", non posso fare a meno di pensare a che alito importante doveva avere la Nilsson.

Salutoni,
Mat
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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda pbagnoli » ven 26 set 2008, 23:12

MatMarazzi ha scritto: Quando Riccardo sogna di "respirare l'aura dei suoi sospiri", non posso fare a meno di pensare a che alito importante doveva avere la Nilsson.

Salutoni,
Mat

SEI UN DEMONIO!!!
Mi fai tornare in mente certi discorsi della nostra gioventù sui "recessi" anatomici della Caballé :D
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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda stecca » ven 22 gen 2010, 1:28

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gli enigmi sono tre, la morte è unaaaaaaaaaaaaaaa
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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda Milady » ven 22 gen 2010, 18:05

Carissimi amici,
la discussione su Birgit Nilsson è davvero molto piacevole e interessante, anche perché mi consente di ritornare a tempi lontani in cui "voce, voce, voce" era l'imperativo categorico vocale.
Sentivo favoleggiare , ad esempio. di antichi interpreti di Escamillo , che iniziavano la loro romanza di entrata già dal camerino o quasi ,col pubblico in visibilio, o di tenori in grado , grazie ai loro acuti ,di far tremare i lampadari.Cosa che accadeva in un flm con Mario Lanza che mandava in frantumi un bicchiere di cristallo sparando un acuto.
Erano amate soprattutto le voci potenti e torrenziali. Chi puntava invece sulle nuances , sui colori o sulle variazioni - in genere tagliate impietosamente, in barba a quanto scritto scritto nero su bianco dagli autori- era tacciato di cantarsi addosso o di inseguire la chimera dell'edonismo vocale , a tutto sfavore del realismo interpretativo o verità del personaggio che dir si voglia. Le soprano coloratura non erano considerate usignoli meccanici se disegnavano - anche dove non ci voleva e magari emessi tutti col medesimo stampino e per di più con scarsa musicalità - lunghi arabeschi vocali in zona acuta o acutissima a non finire e con fiati degni dei primati di Maiorca e di Cousteau. : l'importante era dimostrare che la voce c'era. e tanta .
er quanto mi riguarda , in quest'ultimo caso , passato il primo momento di stupore , mi annoiavo parecchio.
E , onestamente, dinanzi ad acuti o sovracuti , maschili o femminili , sicuri , baldanzosi e trascinanti, applaudivo con autentico entusiasmo, salvo poi restare come perplessa , perché, in moltissimi casi, mi accorgevo il personaggio non c'era.
Comunque sia l'atletismo vocale ,quando praticato commme il faut ossia con misura e buongusto, è un ingrediente- uno fra molti- che fa parte della fascinazione dei cantanti sul pubblico.
Non mi metto nei panni vetusti e polverosi della laudatrix temporis acti, amo anche la nuova vocalità, ma non vedo perché rinnegare giovanili pemchants, che appartengono ai miei trascorsi di ascoltatrice appassionata ,magari ingenua.Ma non mi vergogno a dire che le signore voci mi piacerebbero ancora , ovviamente accompagnate da un 'interpretrazione non di routine.
Uscita dal seminato torno in tema.
La Nilsson , voce poderosa ed emessa benissimo, capace di mezzevoci e filature, e forte di una tecnica a prova di bomba, rientra in questro contesto storico , che è durato molto di più di quanto non si pensi.
Non l'ho mai sentita dal vivo ma in disco o alla TV: valga per tutte la Turandot con Franco Corelli, che avrà pure ecceduto nei copi di glottide e nei portamenti, ma aveva quella meravigliosa voce bronzea alla quale, ascoltato dal vivo non solo si perdonava tutto , ma si richiedeva anche noi a gran voce il bis , perchè era anche un interprete di tutto rispettoppannaggio ( e pure un uomo bellissimo (E lo stesso discorso vale per Mario del Monaco in Otello ed Ernani, con buona pace del pur grande R. Celletti e dei postcellettiani).
Anche in Elektra, se si bada alla cronologia , la Nilsson ha nelle sue corde un monologo di tutto rispetto.
Che lei poi credesse che una perfetta emissione della voce coincidesse con una grande interpretazione , è certo il portato di un suo errore metodologico o dell' ego necessariamente ipertrofico di una grandissima star che ha lasciato il suo segno nella storia del teatro d'opera .E ,In questo caso, è il DNA della superstar a farla da padrone.
Per questo,Maugham e Vgobbi, non mi sento di condannare la sua Lady col pollice verso : c'è il tentativo - in gran parte non riuscito- di entrare nella psicologia del personaggio.
E la sua Amelia sul piano vocale , ma anche interperetativo, è un'ottima Amelia.
Giustamente la si vorrebbe più sottilmente sensuale e fragile, ma questo non si può richiedere alla pur grandissima Nilsson.
Mi chiedo anche quanto siano manovrabili in questo senso voci di grossa caratura come la sua.
Il mirabile fraseggio analitico della Callas o della Scotto , capaci di scavare in ogni più recondita piega dell'animo umano sono di pochissime cantanti.
E la (apparente ) naturalezza della Callas dell'aurea aetas - e non soio : anche quando la voce aveva imboccato il viale del tramonto lo scandaglio psicologico era ancora più sottile e penetrante- è solo e soltanto sua.
La stessa Scotto fornisce, sotto questo particolare aspetto , prove che hanno il sapore delle cose troppo pensate a tavolino.
Scusate il mio abbandono a lontani ricordi .
Con simpatia
Milady
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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda Luca » ven 22 gen 2010, 18:20

E la sua Amelia sul piano vocale , ma anche interperetativo, è un'ottima Amelia.
Giustamente la si vorrebbe più sottilmente sensuale e fragile, ma questo non si può richiedere alla pur grandissima Nilsson.
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Prendo spunto da quanto dice la nostra Milady e dico subito che la Nilsson a me piace immensamente per la sicurezza vocale sbalorditiva a tutte le altezze. Non so se conoscete l'aneddoto in cui la cantante svedese rispose con questa battuta "Ma io sono un uomo" riferendosi alla sua potenza vocale. Detto questo, la notazione di Milady può essere estesa anche alla verdiana Aida di cui la Nilsson ha lasciato il ruolo inciso. Non so che ne pensiate...
Circa poi il suo Wagner è da notare che uno dei suoi primi ruoli è stato Elsa (anche questo gode di documento sonoro) e se qualcuno le ha imputato certa freddezza ne merge un personaggio molto interessante specie dal confronto con la tenebrosa Varnay.
Non so però se la Nilsson sia una cantante da ridurre al famoso (e ormai antistorico) trittico voce-voce-voce...

Salutoni, Luca.
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Re: Birgit Nilsson

Messaggioda VGobbi » ven 22 gen 2010, 22:08

Milady ha scritto:Per questo,Maugham e Vgobbi, non mi sento di condannare la sua Lady col pollice verso : c'è il tentativo - in gran parte non riuscito- di entrare nella psicologia del personaggio.

Una piccolissima puntualizzazione. Se c'e' un ruolo che salvo della Nilsson, o meglio uno dei pochi ruoli in cui mi garba, e' proprio la Lady Macbeth verdiana.

Per il resto, ringrazio pubblicamente Milady per averci condiviso le sue impressioni, notazioni che sono sempre assai interessanti.
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